Un antico giardino riportato in vita. Un passaggio segreto che rivela una sorprendente vista sul lago. Il giardino del Merlo, con la sua natura selvaggia, conduce i più curiosi in un percorso avvincente con vista sul lago di Como.
Storia di nascita e di rinascita
Si trova fra i paesi Dongo e Musso nell’Alto Lario. Dove un tempo sorgeva l’antico castello di Gian Giacomo Medici. Nasce da un’idea di Giovanni Manzi, nobile di Dongo che nel 1858, ispirato dai giardini liguri, ricavò un giardino sulle pendici del Sasso di Musso, con più di 120 specie di piante esotiche che divenne per anni richiamo per turisti italiani e stranieri.
Dopo la morte dell’ultima erede della nobile famiglia, nel dopoguerra, il giardino fu lasciato all’incuria e abbandonato per decenni. Al suo interno furono ricavate persino tre cave di marmo. Ma nel 2013 è stato riqualificato dalla Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio fino alla riapertura ufficiale al pubblico avvenuta nel 2018.
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Fra favola e realtà
Affacciato sul lago di Como, abbarbicato sulle pendici del Sasso di Musso. A differenza dei soliti parchi botanici dove la mano dell’uomo è indiscutibilmente evidente per donare armonia e precisione nella divisione degli spazi, il giardino del merlo si distribuisce in sentieri dove la natura selvatica appare protagonista. Arbusti, cespugli, piante tipiche mediterranee come fichi d’india troneggiano fra rocce e antiche mura, alternandosi ad una vasta varietà di vegetazione alpina. Presenti anche piante tropicali come palme e svariate vegetazione tipica locale, erompendo fra gallerie, cascate, scalette e passatoie, nonché grotte e terrazze.
Fonte foto: acchiappamappa
Un insieme che sembra abilmente architettare un ambiente magico e misterioso. Atmosfere che aleggiano in bilico fra quelle immaginarie delle foreste incantate di “Narnia” e quelle del “paese delle meraviglie“. E’ proprio questo che innesca il desiderio di avventura. La smania di attraversare i più svariati sentieri nascosti che, oltre a regalare una vista mozzafiato a picco sul lago, nascondono deliziosi angoli creati dalla natura incontrastata e rinvigorita dal clima favorevole. Ma non solo la natura regala reconditi tesori all’interno del Giardino del Merlo. All’interno del parco esiste un misterioso passaggio segreto.
Il passaggio segreto nel muro
Non esiste alcuna segnalazione, anzi, perfettamente mimetizzato tra rovi, vegetazione e incavi fra le rocce, il famoso passaggio segreto di cui tutti parlano è davvero difficile da scovare. Questo rende la ricerca difficoltosa ma ancor più eccitante. Il passaggio conduce alla casa nella roccia, mascherata dalla montagna e la sua vegetazione. Si pensa sia l’antica casa del custode del parco. E’ possibile accedervi solo attraverso questo passaggio. All’interno è rimasto tutto perfettamente intatto, e attraversando le piccole stanze districandosi fra sedie e vecchio mobilio impolverato è possibile godere del suggestivo panorama sul lago, circondati da un’atmosfera che emana profumo di fiaba.
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Dopo aver scoperto ogni angolo e tesoro che il parco cela, la passeggiata culmina in cima dove si trova la chiesetta di Sant’Eufenia dove, stanchi ma soddisfatti, ci si può concedere il meritato riposo e contemplare, in silenzio, la vista su quel paesaggio incantevole, dando vita a quei luoghi immaginati alla lettura di quei versi con cui Manzoni li ha delicatamente e magistralmente descritti.
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Sono una mamma felicemente impegnata e iperattiva. Ma questo non mi impedisce di dedicarmi alle mie grandi passioni. Sono una viaggiatrice ossessiva compulsiva. Viaggio in camper e la natura è il mio elemento. Amo la musica, i libri, il cinema. Sono una sportiva e lo sport è una delle mie più grandi passioni. La scrittura fa parte di me sin dai tempi dell’adolescenza, quando fra le pagine di un diario segreto era possibile scoprire la vera me con i sentimenti più profondi.
Il mio pensiero positivo? Mai abbandonare i propri sogni in un cassetto. Possiamo conservali con cura senza mai rinunciarvi. Tante volte mi sono fermata a riflettere e altrettante volte mi sono reinventata per partire con un nuovo progetto, una nuova sfida.
” nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”