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Narni, autentico borgo dell’Italia centrale

Alla parola “Narni” ci salta subito in mente la celebre serie di romanzi di C. S. Lewis Le cronache di Narnia, o magari la sua trasposizione nella popolare saga cinematografica, ed è sempre molto divertente quando un narnese “fuori sede” si ritrova a dover convincere chi gli sta intorno che questo luogo esiste veramente. Una volta essere riuscito nell’impresa, il nostro eroe deve poi spiegare come è fatto, come ci si vive e cosa c’è di bello. Dunque, cosa andare a vedere in questa località apparentemente sospesa tra finzione e realtà?

Che cos’è Narni?

Narni è una piccola città abitata da circa 2500 persone, situata nell’estremo sud dell’Umbria e costeggiata dal fiume Nera, e ha una storia che si perde nella notte dei tempi: infatti, la sua fondazione è addirittura più antica di quella di Roma!

Certo, oggi è praticamente impossibile trovare “in natura” reperti e testimonianze di chi la abitò prima dei romani, che la conquistarono nel 299 a.C., ma il passato ci ha lasciato un bellissimo borgo che dal Medioevo ad oggi non è cambiato quasi di una virgola e che non manca certamente di luoghi autentici e di tesori nascosti.
La puoi raggiungere tranquillamente uscendo dall’autostrada A1 una volta giunto al casello di Orte o prendendo proprio l’uscita di Narni dalla E45 se vieni da nord-est; se arrivi in treno, ti basterà scendere alla stazione di Narni-Amelia.

Piccola curiosità: sebbene ne Le cronache di Narnia ci sia il leone come simbolo del mondo “narniano”, la città di Narni ha come emblema un grifone, che comunque ha la stessa posa del felino.

Cosa vedere a Narni?

Bisogna dire che sono tre le mete imperdibili e forse anche le più conosciute, ossia:

  • La Rocca di Albornoz, costruita nella seconda metà del XIV secolo dall’omonimo Cardinale per riaffermare il potere papale durante la Cattività Avignonese (1309-1377), ma anche per difendere la città sottostante dai non pochi assalti che ha subìto nel corso dei secoli;
  • Narni Sotterranea, un insieme di edifici posti sotto la chiesa sconsacrata di San Domenico (oggi Auditorium Bortolotti) e che comprendono una cisterna romana, una piccola chiesa del XII secolo, una cella carceraria e la Sala dei Tormenti, utilizzata dalla Santa Inquisizione fino alla metà del XIX secolo.
  • Il Ponte d’Augusto, o meglio, ciò che resta di esso, ossia un’enorme arcata. Questo rudere di epoca romana è il simbolo della città e si trova appena fuori dal centro storico. E’ stato protagonista di numerosi dipinti realizzati da svariati artisti che passavano di qui grazie al Grand Tour.

Non solo il “trittico” sopra citato

Insieme al trio appena citato, che oserei definire “classico”, ci sono vari edifici sacri e profani che meritano una visita. Di seguito vi elenco tre luoghi di preghiera che vale la pena visitare:

  • Il Duomo, dedicato al patrono della città, San Giovenale. Di origine medievale, il suo interno “nasconde” una gran varietà di stili architettonici e artistici: dal baldacchino seicentesco all’antico sacello dedicato ai santi Giovenale e Cassio;
  • La Chiesa di Santa Maria Impensole, considerata “la più narnese di tutte” dato il suo aspetto assai rustico e sobrio. La leggenda vuole che sia stata costruita sopra al tempio di Bacco, anche se di ciò non si hanno conferme;
  • La Chiesa di San Francesco, che non poteva assolutamente mancare essendo stata Narni uno dei tanti luoghi visitati dal santo. Al suo interno, che può sembrare spoglio in quanto molto spazioso, ci sono numerosi affreschi, in particolare sulle colonne.

Tra architettura religiosa e civile…

Dopo aver citato tre luoghi di culto, è il turno di altri tre luoghi “civili” che dovete assolutamente visitare di Narni:

  • Il Palazzo Eroli, sede del museo cittadino e della pinacoteca comunale, edificato dall’omonima famiglia nel Seicento. Se sei fortunato, può essere inclusa anche una visita alla piccola Cappella Eroli, il cui ingresso, però, si trova all’interno della Chiesa di San Francesco;
  • Il Palazzo dei Priori, conosciuto come “li Scolopi” perché vi si stanziò per un periodo l’Ordine dei Padri Scolopi. In realtà, è stato per tutto il Medioevo la sede, appunto, dei Priori della città, quando Narni era un Comune libero e indipendente dal potere pontificio. Qui trovi l’Infopoint della città e a volte anche delle mostre dai temi più disparati;
  • La cisterna romana del Lacus, che ospita un piccolo parco avventura ludico-didattico fatto di teleferiche e ponti tibetani. Il percorso è adatto ai bambini, o meglio, è stato ideato proprio per loro.

Altri suggerimenti

Altri luoghi d’interesse, la cui visita può risultare un po’ più complessa o comunque limitata al solo esterno, sono il Palazzo Sacripanti, oggi sede dell’Università (sede distaccata dell’UniPG), il vicino Beata Lucia, un tempo sede di un brefotrofio, l’ottocentesco Teatro Comunale e il Palazzo Comunale, dove risiedeva il Podestà.

Fonte foto: jarberesh (Azzurra L)

Tutto qui?

Sarebbe bello poter dire di sì, ma ci sono un paio di cose da tenere in considerazione: Narni non si limita al solo centro storico: infatti, la città ha anche una parte moderna, Narni Scalo. Ma soprattutto, Narni è anche un territorio comunale tutt’altro che piccolo, ed è costituito da un sacco di frazioni, alcune delle quali sono dei piccoli castelli medievali. I più suggestivi sono:
– Montoro
– Itieli
– Guadamello
– San Vito

Altri, invece, si trovano nei pressi di luoghi d’interesse davvero suggestivi, ma vale comunque la pena visitarli:
Taizzano, che si trova a pochi km dalla Chiesa di Santa Pudenziana, immersa nella campagna e dall’aspetto davvero suggestivo;
Sant’Urbano, nelle cui vicinanze si trova un convento francescano conosciuto come Santuario del Sacro Speco.
San Liberato, che si affaccia all’omonima oasi costituita da un lago artificiale che offre rifugio a numerose specie di uccelli migratori.

Se sei un amante delle camminate…

I dintorni di Narni vantano di un numero cospicuo di sentieri, alcuni dei quali sono:

  • Il percorso ciclopedonale delle Gole del Nera: comincia a Narni Scalo e termina a pochi passi da Nera Montoro, più precisamente a Le Mole, uno slargo fluviale dal colore particolare, che può variare dal turchese all’acquamarina. Durante la passeggiata incontrerai il piccolo borgo di Stifone, noto per essere vicino ad una location assolutamente instagrammabile, conosciuta come Miami.
  • Il sentiero per l’Abbazia di San Cassiano: un brevissimo tratto in salita il cui inizio coincide con quello delle Gole e che arriva a questo gioiello incastonato nella vegetazione, ben visibile dai giardini pubblici della città. Si tratta di un convento benedettino di ben mille anni, sorto per scopi difensivi.
  • Il tracciato per il Centro Geografico d’Italia: inizia in località Santa Lucia, a circa 1km da Narni, e che conduce, appunto, a quello che l’Istituto Geografico Militare considera il “centro geografico dell’Italia peninsulare”, indicato con un piccolo monumento.

I sentieri non finiscono qui: ce ne sono tantissimi altri, alcuni dei quali neanche segnalati. Per questo è bene non partire all’avventura senza aver preso le giuste precauzioni, specialmente se non si conoscono i luoghi!

Fonte foto: jarberesh (Azzurra L)

Oltre a visitare cose e a camminare, cosa si può fare a Narni?

Ovviamente si mangia! E si mangia anche bene.

Per una bella scorpacciata, avete ampia scelta: nel solo centro storico ci sono almeno 5 o 6 locali diversi! Certo, non è facile trovare una distinzione netta tra pietanze tipiche umbre e quelle propriamente narnesi, ma l’autenticità sta senza ombra di dubbio nei manfricoli alla narnese, ossia una pasta lunga fatta con acqua e farina e condita con una semplicissima salsa al pomodoro leggermente piccante, oppure con gli asparagi.

Il vino locale, accompagnato specialmente alle carni, è il ciliegiolo, un rosso dall’odore fruttato e dal sapore morbido. Attenzione agli antipasti, perché possono essere davvero, davvero abbondanti!

Oltre al cibo, la giostra…

Narni è famosa per un evento che la sta facendo conoscere a livello nazionale, ossia la Corsa all’Anello, una giostra equestre che le è valsa il gemellaggio con la città sarda di Osilo.

Conosciuta anche solo come “la festa a Narni”, ha una durata di tre settimane circa, durante le quali si divide in tre contrade, o Terzieri, che organizzano una serie di manifestazioni a tema medievale. Vengono aperte, poi, le Hostarie in cui gustare i prodotti tipici in un’atmosfera ancora più suggestiva.

La giostra consiste nell’acchiappare un anello con una lancia, che a seconda delle tornate diventa sempre più piccolo. Il cavaliere, che rappresenta una delle tre contrade, deve prenderne il più possibile per poter vincere.

Durante la festa ce ne sono ben due: la Corsa Storica, che si tiene nel centro storico solo il 3 di maggio, e la Corsa Moderna che si svolge in un campo apposito appena fuori dalla città nella seconda domenica dello stesso mese.

…e non solo

Visto il gran numero di frazioni, la Corsa all’Anello non è l’unico evento del territorio: oltre alle decine di sagre che animano i piccoli borghi durante l’estate, ci sono alcune manifestazioni piuttosto interessanti, come ad esempio la rassegna del film restaurato Narni. Le vie del Cinema a Narni Scalo, la Contesa delle Torri nei castelli di Guadamello e San Vito, la Festa di Sant’Egidio a Montoro, con spettacoli di falconeria, e l’Intussata di Itieli, una processione notturna con enormi fiaccole.

Fonte foto: jarberesh (Azzurra L)

Prima di tornare a casa…

Oltre al territorio narnese ci sono un sacco di posti da visitare. Un esempio può essere la Cascata delle Marmore, che dista dalla città circa 20km. Più o meno alla stessa distanza potete trovare i parchi archeologici di Carsulae e di Ocriculum. Non perderti neanche la città di Terni, che da Narni dista solo 12km, né le località circostanti di Amelia, San Gemini, Calvi dell’Umbria e Stroncone. Se vieni da nord, da qui con un treno diretto puoi arrivare a Roma in meno di un’ora!