Avete mai mangiato, o solamente “conosciuto”, il mandarino cinese? Conosciuto come kumquat o semplicemente come fortunella, è un frutto generalmente dalla forma ovale che si contraddistingue per il fatto che viene mangiato con la buccia, che si presenta liscia, lucida e sottile.
Originario, ovviamente, della Cina e a lungo prodotto nel continente asiatico, esso si presenta in sei principali varietà, catalogate e riconosciute in tutto il mondo. Di queste tipologie, la più diffusa è la Fortunella Japonica, il cui aspetto ricorda quello di una piccola arancia.
Le proprietà del mandarino cinese
Si tratta di un frutto ipocalorico, dunque un bonus per chi deve tenere sotto controllo il proprio apporto per qualsiasi motivo, ma allo stesso tempo è ricco di nutrienti e componenti importanti per il proprio organismo. Tra questi, troviamo:
- i sali minerali come il ferro, il manganese e il calcio. Può essere un aiuto per chi ha bisogno di integrarli;
- le vitamine di tipo A, C ed E, dalle proprietà antiossidanti che permettono la rigenerazione del tessuto cellulare, e che prevengono patologie come il diabete;
- gli antiossidanti veri e propri, come l’acido pantotenico, la riboflavina e l’acido folico;
- gli olii essenziali, che si concentrano in particolar modo sulla sua buccia, tra i quali annoveriamo il limonene, il pinene, il bergamotene e infine il cariofillene.
Queste caratteristiche rendono il mandarino cinese un frutto dalle notevoli proprietà terapeutiche, dal momento in cui si rivela utile per rinforzare e sostenere il sistema immunitario, per il corretto funzionamento delle vie respiratorie e dell’apparato digerente e per gli apporti benefici al sistema nervoso. Inoltre, non dimentichiamo anche che questo frutto svolge un’efficace azione antibatterica, antinfiammatoria e antimicrobica.
Ricette con il mandarino cinese
Questo frutto, nel continente originario, il kumquat viene impiegato come ingrediente per la preparazione del chutney, ossia una sorta di salsa agrodolce che ha la consistenza di una confettura.
In genere, i mandarini cinesi possono essere preparati come frutta sciroppata attraverso una cottura a base di acqua e zucchero, oppure consumati come frutta candita. Come le nostre arance e i limoni, possono essere adoperati per insaporire il pesce (e anche la carne, in realtà), che sia con il solo succo oppure aggiungendoli interi o a spicchi nel forno, è a vostra discrezione.
In altri casi, può essere un ottimo ingrediente per alcuni dolci, un po’ come la “torta di mele” o la “torta di arance”, o se siete amanti delle bevande alcoliche, sappiate che il mandarino cinese si presta molto bene anche nella preparazione di liquori: il procedimento è molto simile a quello del limoncello, ma vanno messi a bagno interi e con la buccia.
Classe 1996. Sono appassionata di molte cose, tra cui la fotografia.
Nasco in un borgo del Centro Italia e quando ne ho la possibilità faccio dei piccoli viaggi (o gite fuori porta, come preferite) nei luoghi più disparati della mia terra, ossia proprio l’Italia Centrale.
Quella di Hermesmagazine è la mia prima esperienza in assoluto da pubblicista; dietro le quinte ho curato, insieme ad altre persone, i testi di alcuni articoli per il sito leviedelcinema.it (Rassegna del film restaurato che si tiene non molto lontano da casa mia). Nel tempo libero gestisco una piattaforma personale in cui ho catalogato i miei scatti in giro per il Centro Italia (e non solo) e in cui scrivo qualcosa riguardo i miei spostamenti.