Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Massimo Ranieri il cui vero nome è Giovanni Calone, compie oggi 72. Il famosissimo cantante italiano è anche conduttore televisivo, attore cinematografico e teatrale, showman e regista teatrale.

Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Fonte foto: gingergeneration.it

Le origini

Nato nel 1951 a Napoli, quarto di otto fratelli, visse in una zona popolare della città svolgendo, sin da bambino, lavoretti per contribuire al bilancio famigliare. Fece il fattorino, il garzone di bottega, il commesso, il barista e l’intrattenitore nelle cerimonie. Si dice che la sua voce piacesse ma che lui avesse qualche remora a cantare. Dei turisti per costringerlo a farlo lo portarono su uno scoglio e lui, non sapendo nuotare, si arrese e cantò.

A soli 13 anni viene notato in un bar da Gianni Aterrano che gli diede trecentomila lire come anticipo per incidere un disco. L’artista racconta spesso che nessuno nella sua famiglia aveva mai visto tanti soldi tutti assieme.

Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Fonte foto: apkrautuvele.it

Gli inizi di una grande carriera

Divenne, grazie a Aterrano, la spalla di Sergio Bruni e partì per una tournee negli Stati Uniti con lo pseudonimo di Gianni Rock. Salì per la prima volta sul palco alla Academy di Brooklyn; tornato in Italia incise per la Zeus i suoi primi 45 giri e partecipò al Festival di Pesaro. Nel 1966 firmò un contratto per la casa discografica CGD e scelse un nuovo nome d’arte. Divenne così Massimo Ranieri. Negli anni sessanta i suoi successi saranno: Pietà per chi ti ama, Da bambino, Preghiera per lei, Rose rosse, Quando l’amore diventa poesia, Il mio amore resta sempre Teresa, Se bruciasse la città.

Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Fonte foto: massimoranieri.it

L’esordio al cinema

Nel 1970 iniziò la sua carriera d’attore diretto da Mauro Bolognini recitando nel film Metello. A questo seguirono Incontro, con la regia di Piero Schivazappa, Cerca di capirmi diretto da Mariano Laurenti, Il Faro in capo al mondo di Kevin Billington accanto a star come Kirk Douglas. Il film Metello gli valse il David di Donatello e il Premio Internazionale della Critica. Recitò nel film per la televisione La sciantosa con Anna Magnani diretto da Alfredo Giannetti. Erano gli anni dei musicarelli ma Ranieri preferì lavori più impegnati, decisamente.

Nel 1974 registrò al Teatro Valle, con la regia di Mauro Bolognini, uno spettacolo ripreso per la televisione e dal quale incise dal vivo l’album Napulammore. Nel 1975 fu protagonista del film Salvo D’Acquisto. Nel 1979 partecipò al film La patata bollente con Renato Pozzetto ed Edwige Fenech e La dodicesima notte…o quel che volete con Monica Guerritore dimostrando la sua versatilità.

 

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Fonte foto: corriere.it

Gli anni ottanta

Nel 1980 dall’incontro con  Giorgio Strehler nacque lo spettacolo  L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht che Ranieri portò in giro per tutta Europa. Nel 1983 un nuovo colpo di scena: esordì come funambolo e giocoliere nel musical Barnum scritto da Mark Bramble. Si può davvero affermare che Massimo Ranieri abbia provato a fare di tutto in campo artistico ed ancora non si tira indietro. Nei suoi concerti non manca mai di accompagnare le canzoni con belle coreografie. E’ sempre molto attivo, per non dire scatenato, e lo scorso 6 maggio mentre si stava esibendo al Teatro Diana di Napoli con lo spettacolo Sogno o son desto, per un banale inciampo, è caduto dal palco tenendo col fiato sospeso tutti i suoi fans. Per fortuna si è risolto tutto con un grande spavento.

Massimo Ranieri spegne 72 candeline

Fonte foto: corrierece.it

Artista completo e uomo impegnato

Oltre ad essere un artista davvero completo Massimo Ranieri è anche ambasciatore Fao dal 2002. Nel 16 ottobre 2002 infatti è stato nominato  Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Nel 2009 ha partecipato con diversi altri artisti italiani alla realizzazione del brano Domani 21/04/09 in occasione  del terremoto che colpì l’Abruzzo. Il ricavato venne destinato alla ricostruzione del conservatorio e del teatro de L’Aquila. L’ultima sua partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone Lettera al di là del mare, che ricorda i viaggi dei nostri migranti verso l’America, gli valse il Premio della Critica Mia Martini ed ha confermato il suo volersi occupare sempre di tematiche importanti.

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Fonte foto: napolitoday.it

Essere arrivato al successo così giovane non gli ha forse permesso di maturare nei giusti tempi. Tant’è che quando scoprì, a 19 anni, che sarebbe diventato papà non volle riconoscere la figlia. Lo fece nel 1997. Credo che da quel momento Massimo Ranieri abbia potuto davvero definirsi un personaggio completo sia dal punto di vista artistico che umano. E a questo uomo auguro assieme a tutti i suoi fans di poter festeggiare un meraviglioso compleanno e tanti altri a seguire.