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Direttamente dalla Francia, arriva un film drammatico nuovo di zecca: Dogman. Dalla regia di Luc Besson, ci troveremo di fronte ad un personaggio tormentato che ritrova la sua salvezza nella compagnia dei migliori amici dell’uomo : i cani.
Dietro il film
Dogman 2023 gioca da riscatto per il regista Luc Besson, accusato di stupro dall’attrice Sand Van Roy, è stato da poco assolto in sede di giudizio.
Luc Besson porta sul grande schermo una storia commovente che ci permetterà di empatizzare con il protagonista.
Il regista è anche sceneggiatore e produttore del film, con la sua Luc Besson Production in associazione con EuropaCorp.
Le reazioni di chi ha assistito alla presentazione, il 19 aprile in Francia, sono state estremamente positive, non resta che attendere la data d’uscita italiana: il 28 settembre.
“Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane”
Dogman sarà un incrocio tra un thriller e un dramma, che ci inciterà a metterci nei panni del protagonista: Douglas.
Un bambino vittima di abusi da parte del padre, che per sfuggire ai traumi si rintana nell’amore per il migliore amico dell’uomo: i cani.
Nel trailer lo vediamo essere interrogato alla centrale di polizia, quale sarà il motivo?
Ispirato ad una storia vera
Durante un’intervista Luc Besson ha dichiarato: “L’ispirazione mi è scaturita, in parte, da un articolo di giornale, su una famiglia francese che ha rinchiuso il proprio figlio in una gabbia quando aveva 5 anni. Questa storia mi ha fatto interrogare sull’impatto che un’esperienza del genere può avere su una persona a livello psicologico. Come riesce una persona a sopravvivere e a gestire la propria sofferenza?”
Di sicuro la sofferenza è al centro delle vicende, ma da come vedremo la cura risiede nell’amore, che il protagonista trova nei confronti dei cani.
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Il regista ha affermato anche: “Dogman non sarebbe il film che è senza Caleb Landry Jones. Questo complesso personaggio aveva bisogno di qualcuno che potesse incarnarne le sfide, la tristezza, il desiderio, la forza, la complessità.
Le persone guardano i film per cogliere una sorta di verità dalla storia, anche se sanno che si tratta di finzione. Volevo essere il più onesto possibile nella realizzazione del film. Voglio che proviate dei sentimenti nei confronti del protagonista, di ciò che fa, delle azioni che compie come reazione alla sofferenza che ha patito. Vorrete fare il tifo per lui”
Dogman al festival di Venezia
Dogman non poteva non esserci sul carpet del festival del cinema di Venezia 80. Il film concorre anche al Queer Lion, il riconoscimento per le opere che trattano argomenti queer.
Hi Guys! Sono Chiara, sebbene le presentazioni non siano il mio forte… preparatevi a tre righi intensi di sonno…
Nata sotto il segno del sagittario, come tale il mio punto forte è l’ironia, il debole ancora da scoprire… scherzo, è la buona cucina! Nel mezzo troviamo passione per l’arte, la letteratura, i viaggi e la scrittura.