vampiri dove trovarli recensione

Vampiri Dove Trovarli – Guida o menù?

Stimolante, divertente e soprattutto gotico: questo è Vampiri Dove Trovarli. Racconti di viaggio, appunti sparsi & lettere ritrovate, edito da NPE (Nicola Pesce Editore). Una vera e propria guida, che per gli amanti del dark tourism e della letteratura gotica non può che essere presa con un sorriso di compiacimento. 

Vampiri dove trovarli

Gli autori

Un progetto che è stato creato con tutti gli ingredienti che servono per sfornare un buon libro per allietare le ore degli amanti del genere. A mettere insieme questi ingredienti sono stati Michele Mingrone, Caterina Scardillo e Sara Vettori. Vediamoli un po’ più da vicino. Michele Mingrone (Mr Jeromw K. Adams all’interno della guida) è autore, copywriter e musicista fiorentino al quale piace parecchio strizzare l’occhio all’horror e al mistero. I testi di Vampiri Dove Trovarli prendono vita grazie all’arte di Caterina Scardillo (calligrafa ed esperta in discipline multimediali) e Sara Vettori (illustratrice). Questo trio oscuro funziona così bene che, non a caso, sempre per NPE hanno creato altri volumi davvero interessanti ma torniamo ai vampiri.

Guida o servizio a domicilio?

Vampiri Dove Trovarli si apre con una lieta notizia per i cultori della letteratura gotica, poiché la prima vampira che si incontra è niente meno che la bellissima e testarda Carmilla (non preoccupatevi, non vi svelerò altri nomi!) che si rivela essere non morta, perfettamente in salute e con un’idea che le gira per la testa. Ecco perché decide di assoldare la voce narrante del libro per creare una guida che dia sia agli esseri umani, amanti del brivido, che ai vampiri ciò che desiderano. Di cosa si tratta? Si tratta di dare ai curiosi viventi la possibilità di incontrare dei veri vampiri e ai vampiri, che accettano di comparire sulla guida, un pasto sicuro pronto a bussare direttamente alla porta/lapide/cripta… Insomma, avete capito. Nel suo lavoro certosino: “Mircalla (nei giorni pari), Carmilla (nei giorni dispari), Millarca (quando mi arrabbio)” aiutata dal suo nuovo servo toccano ogni parte del mondo e tutte le epoche.

Da leggere con curiosità

La guida si snoda tra cimiteri, cripte, natura selvaggia, castelli diroccati, luoghi esotici in un mondo che cambia ma che rimane anche senza tempo. L’immobilità temporale è data dalla natura stessa dei vampiri, nessuno dei quali viene lasciato fuori proprio perché le epoche cambiano ma loro rimangono immutati. Per trovarli, il servo di Carmilla viaggia a sua volta scovando documenti, lettere e visitando luoghi. Il viaggio, per la buona riuscita della guida, ha un ruolo centrale. Questo perché permette al servo di Carmilla di arrivare ai vampiri descrivendoci anche le curiosità dei luoghi e come sono oggi; un oggi che nella guida si colloca intorno al 1938 (scrivo “circa” perché la data è una di quelle cose che ho ricavato scegliendo di giocare il ruolo dell’investigatore durante la lettura invece del ruolo del turista). Il viaggio però è una componente ancora più fondamentale per noi lettori poiché grazie al viaggio arriviamo ad accettare l’annullamento della linea temporale e scegliamo di poter incontrare tanto Carmilla quanto colui che diversamente da quanto ci si aspetta negli anni in cui è ambientata la stesura della guida:

“L’orrore ancestrale ha la forma di un ragazzino imberbe che si illumina al sole”.

Leggere Vampiri Dove Trovarli giocando con essa porterà chi è già avvezzo al genere, alle curiosità storiche e al dark tourism, a rivivere romanzi, luoghi e personalità reali in questa bolla dimensionale dove realtà e finzione si compenetrano perfettamente. A tutti gli altri consiglio di mettere accanto al libro carta e penna e di lasciare che la curiosità spinga la vostra conoscenza verso verifiche e nuovi orizzonti.