Nord e Sud di Elizabeth Gaskell: perché questo grande classico parla ancora a noi e di noi?
Quando si parla di rivoluzione tecnologica, le persone vanno subito con la mente al periodo storico che stiamo vivendo, ossia quella delicata transizione che, dalla fine degli anni Novanta a oggi, ha stravolto la nostra quotidianità attraverso cambiamenti che riguardano internet, l’utilizzo dei Pc e delle automazioni (IA).
Non dobbiamo però dimenticare che le rivoluzioni tecnologiche nel corso della storia sono state diverse e che ognuna di esse, in un modo o nell’altro, ha cambiato l’umanità in un modo che non sarebbe esagerato definire antropologico.
Se adesso siamo terrorizzati all’idea che l’intelligenza artificiale possa soppiantare la manodopera umana, provate a immaginare cosa succederebbe se fossimo cittadini dell’Inghilterra del diciannovesimo secolo, e all’improvviso qualcuno ci dicesse che nessuno lavorerà più nei campi, poiché il mondo si riempirà presto di grandi fabbriche piene di macchinari giganteschi, che faranno una parte del lavoro al posto nostro… che solleveranno, sposteranno, tesseranno mentre noi staremo a guardare, intervenendo solo per compiere determinate azioni sempre uguali a se stesse?
Questo è ciò che succede in Nord e Sud, il libro di Elizabeth Gaskell scritto e pubblicato a puntate a partire dal 1854, dove la rivoluzione tecnologica emerge come caratteristica fondamentale della trama.
Nord e Sud, trama e stile
Il libro segue le travagliate vicende di Margaret Hale, una giovane donna che cresce nel Sud dell’Inghilterra, all’interno di un’economia ancora prevalentemente agricola e in una società tradizionalista, pervicacemente attaccata a ideali pressoché rimasti immutati nel corso dei secoli.
Quando suo padre decide di abbandonare la Chiesa anglicana, la giovane viene costretta a trasferirsi nel Nord del Paese, ed è in questo momento che si entra nel vivo di una narrazione profondamente orientata all’analisi della società dell’epoca, cosa a dir poco sconvolgente se si tiene conto che Nord e sud è stato scritto da una donna vissuta nell’Ottocento.
A Milton, una città industriale nel Nord, Margaret si trova ad affrontare un ambiente molto diverso da quello che conosceva e in cui è cresciuta. Le ciminiere, le fabbriche, la sporcizia e il fumo che inquina ogni cosa… non ha mai visto nulla del genere, almeno non nella placida canonica immersa nel verde in cui è cresciuta.
Quando la ragazza incontra il magnate dell’industria John Thornton, l’attrazione che prova per l’uomo si scontra con una serie di pregiudizi che entrambi nutrono l’uno nei confronti dell’altra.
Nord e Sud, due mondi paralleli
Margaret non avrebbe potuto essere più spaesata neanche se, invece di trasferirsi da un capo all’altro del proprio Paese, si fosse recata sulla Luna. Tutto, a Milton, è completamente agli antipodi rispetto a ciò che conosceva e a cui era abituata.
John è innamorato di Margaret, ma nutre un profondo pregiudizio nei confronti delle donne del sud, convinto che siano dedite soltanto a balli, vita di società e pettegolezzi. Sia lui che la sua invadente madre sono certi che la moglie di un industriale debba essere di tutt’altra stoffa: intransigente, dedita al sacrificio e con denti e artigli pronti a colpire … cosa che la delicata Margaret di certo non è.
Dal canto suo, la ragazza pensa che gli industriali si preoccupino solo di riempire le proprie tasche, trascorrendo la maggior parte del loro tempo a pensare a nuovi modi di guadagnare denaro.
Due universi completamente agli antipodi, poiché Margaret è stata cresciuta in un mondo caratterizzato dalla lentezza e dall’indolenza – un mondo che sta per svanire, lasciando spazio a quello frenetico, capitalista e aggressivo di John.
Oltre alla splendida storia d’amore, che rende Nord e Sud un romanzo appassionante e adatto alle amanti della letteratura classica di genere rosa, questo libro, scritto con uno stile equilibrato e descrittivo, è una narrazione sociale che esplora le differenze tra le regioni del Nord e del Sud dell’Inghilterra durante l’era vittoriana, focalizzandosi su questioni come la lotta di classe, le condizioni di vita degli operai e le disparità sociali ed economiche che intercorrono tra padroni e manovali.
La bellezza di Nord e Sud sta, oltre che nello stile che affonda le sue origini in due tradizioni molto diverse – la lirica amorosa e l’analisi sociale – nella profondità dei livelli di lettura che contiene, poiché i personaggi, a partire dalla coppia Margaret / John, sono tutti impegnati ad affrontare le difficoltà di un mondo che cambia troppo velocemente, lasciando indietro troppe persone e sovvertendo le gerarchie sociali.
La più grande rivoluzione tecnologica ottocentesca entrerà di prepotenza non solo nell’economia dell’epoca, ma anche nelle vite e nei cuori di coloro che la vissero, costringendo molta gente ad adattarsi e a fare scelte non sempre facili, a partire dalla più importante di tutte: quella operata da un cuore innamorato ma straordinariamente diffidente.
Il libro:
Nord e Sud, a indicare due estremi in contrasto, fu il titolo voluto dall’editore, non quello pensato da Elizabeth Gaskell, che sul frontespizio immaginava il nome della sua eroina, Margaret Hale. Sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: Margaret, trasferitasi da Helstone, fiabesco villaggio del Sud, a Milton-Northern, popolosa città manifatturiera del Nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall’industrializzazione.
La famiglia Hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all’inquinamento e al degrado sociale.
Eppure Margaret stringe presto amicizia con Bessy Higgins, una ragazza ammalatasi per le pessime condizioni di lavoro in fabbrica, e con il padre Nicholas, sindacalista impegnato attivamente nel movimento operaio: prendendo a cuore la famiglia, inizia a nutrire curiosità e interessi fino a quel momento sconosciuti.
Subito complesso si rivela, invece, il rapporto con John Thornton, allievo del signor Hale e padrone di uno dei più importanti cotonifici di Milton: Margaret è combattuta tra l’ammirazione per l’uomo che si è fatto da solo, contando unicamente sulle proprie capacità, e l’ostilità per l’industriale che, a suo giudizio, è responsabile delle misere condizioni di vita dei suoi operai.
Elisa Serra è nata e vive a Torino. Di professione editrice, insegnante e social media manager, nel tempo libero principalmente dorme. E’ una persona estremamente ironica, anche se conoscendola non si direbbe.
Nei ritagli di tempo scrive per Hermes Magazine e Land Magazine.