Statue e sculture: le più belle dell’età moderna

Statue e sculture: le più belle dell’età moderna

Fonte foto: Il mestiere di leggere

Tra tutte le forme d’arte esistenti al mondo, la scultura è di sicuro tra le più impattanti. La tridimensionalità delle opere ha sempre sfidato i confini tradizionali e le statue riflettono la complessità della nostra epoca e della nostra cultura. Fiere e maestose, le opere d’arte illustrate in questo articolo sono una testimonianza sulla capacità degli scultori moderni di trasformare del materiale nell’espressione più perfetta di pensieri ed emozioni.

The Rain Man di Jean-Michel Folon

Statue di Folon

Fonte foto: McArte

Jean-Michel Folon era un artista famoso per le sue figure stilizzate racchiuse in elementi poetici. Le sue opere hanno sempre saputo incantare chiunque le guardi, grazie alla loro nota malinconica che le contraddistingue. The Rain Man è tra le statue che abbiamo la fortuna di poter ammirare in Italia, dato che si trova in mezzo alla rotonda che dà sulla porta meridionale di Firenze, presso la Obihall. È impossibile non vederla: l’uomo con in mano un ombrello fatto di acqua che guarda avanti a sé con aria quasi trasognata è decisamente inconfondibile.

Les voyageurs

Statue di Bruno Catalano

Fonte foto: Il Chaos

Le Voyageurs è una serie di sculture realizzate da Bruno Catalano. Le statue realizzate dall’artista francese sono figure umane incomplete, con parti del corpo sostituite da un vuoto. I corpi incompleti simboleggiano il viaggio e la nostalgia per la propria casa o per una parte di sé che spesso viene cercata allontanandosi verso mete sconosciute.

È possibile trovare queste statue in diversi luoghi, sono state a Marsiglia, Viareggio, Venezia e Amalfi.

Expansion di Paige Bradley

Statue di Paige Bradley

Foto di Richard Pharaoh

Realizzata nel 2004 ed esposta a New York, la scultura Expansion di Paige Bradley rappresenta la figura di una donna nella posizione seduta dello yoga. La caratteristica principale è la luce che fuoriesce da questa figura femminile, quasi a indicare il raggiungimento dell’astrazione e della trasformazione interiore. Una trasformazione che rompe la scorza di quello che siamo per far emergere la nostra luce interiore. Pare che quest’idea sia nata proprio dalla distruzione stessa della statua per mano della stessa Bradley in un momento di frustrazione, che poi l’ha ricomposta ispirandosi alla tecnica giapponese del Kintsugi.

Una fata che danza con i denti di leone  di Robin Wight

Statue di Robin Wight

Fonte foto: E mettila da parte

Per chi ama le statue che esprimono magia, il suggerimento è di andare a fare un viaggio nel cuore dell’Inghilterra per ammirare le opere di Robin Wight. Le sculture dell’artista britannico sono composte da fili di metallo intrecciati che raffigurano fate e creature mitologiche. In particolare Una fata che danza con i denti di leone vi incanterà per il senso di movimento e di gioco che esprime, facendovi fare dei voli immensi con la fantasia.