È uscito per Mondadori Sono esaurita, il nuovo attesissimo romanzo di Sophie Kinsella, scrittrice britannica che nei primi anni 2000 ha realizzato diversi sold out grazie alla saga di romanzi rosa I love shopping.
Se è vero che l’arte di uno scrittore sta nel rinnovare continuamente i propri temi, Kinsella si dimostra ancora una volta regina nel saper tratteggiare la donna moderna, con un romanzo sagace e romantico che affronta il difficile tema del burnout sul lavoro.
Che cos’è la sindrome del burnout
Il burnout è uno stato di esaurimento fisico e mentale causato da stress cronico legato al lavoro. Si manifesta con sintomi come stanchezza persistente, disinteresse nei compiti lavorativi, ridotta efficacia professionale e una serie di problemi fisici e emotivi. È spesso associato a professioni ad alto livello di stress, come il settore sanitario, l’insegnamento, la consulenza e altre carriere che comportano carichi di lavoro intensi e pressioni costanti.
Perché “Sono esaurita” è un libro intuitivo
Come abbiamo già detto, l’abilità di ogni grande scrittore consiste nel saper parlare alla contemporaneità, e di certo un’autrice del calibro di Sophie Kinsella ha ancora una volta dimostrato quanto sia fondamentale questa capacità, che nel caso del romanzo Sono esaurita palesa la particolare attenzione di Kinsella nei confronti dell’universo femminile odierno. Alcune ricerche, infatti, suggeriscono che le donne possano sperimentare il burnout in misura maggiore rispetto agli uomini, specie in determinati contesti lavorativi. Ciò potrebbe essere dovuto a vari fattori, tra cui la maggiore probabilità che le donne si trovino in situazioni lavorative che comportano un carico emotivo e relazionale più elevato – vedasi il settore sanitario o quello socio-assistenziale. Se sommiamo ciò al fatto che ancora oggi si tende a far pesare maggiormente sulla donna, rispetto all’uomo, il lavoro in casa o di cura di figli e parentado, si può ben capire perché l’universo femminile sia particolarmente toccato dalla sindrome del burnout.
“Sono esaurita”, di cosa parla il nuovo romanzo di Sophie Kinsella
In un’intervista a Vanity Fair, Kinsella ha ribadito che il suo nuovo romanzo si concentra sì su una storia d’amore, ma soprattutto sull’idea che sia fondamentale, persino vitale, ascoltare i segnali del proprio corpo e distaccarsi ogni tanto dalla vita frenetica che ognuno di noi conduce.
Sono esaurita è la storia di Sasha, trent’anni, un lavoro impegnativo che le toglie ogni energia e un capo poco attento alle sue esigenze; dopo un ricovero in ospedale viene costretta a prendersi una vacanza, e a quel punto avrà l’occasione di riscoprire se stessa.
Non solo una storia d’amore, quindi, ma anche un insegnamento sui generis su come prevenire e gestire i burnout, favorendo la ricerca di un ambiente di lavoro sano, la consapevolezza dei propri limiti e la messa in pratica di strategie di gestione dello stress.
Elisa Serra è nata e vive a Torino. Di professione editrice, insegnante e social media manager, nel tempo libero principalmente dorme. E’ una persona estremamente ironica, anche se conoscendola non si direbbe.
Nei ritagli di tempo scrive per Hermes Magazine e Land Magazine.