Oscar 2024: i vincitori e i momenti memorabili

Oscar 2024: i vincitori e i momenti memorabili

L’attesissima cerimonia degli Oscar 2024 è andata così com’è venuta, si è svolta in modo liscio, lineare e quasi completamente pronosticabile, senza schiaffi, scandali o polemiche. Re della serata è stato il colosso “Oppenheimer“, con un totale di 7 vittorie su 13 nominations, inclusi i più prestigiosi premi di miglior film e miglior regista per Christopher Nolan.

A condurre la giostra è stato – per la sua quarta edizione in carriera – Jimmy Kimmel, anchorman equilibrato ma con quella punta di sarcasmo che a volte fa bene ma altre volte fa rizzare i capelli. Kimmel ha infatti inaugurato la serata con il suo classico monologo introduttivo,  scherzando in modo un po’discutibile sul passato da tossicodipendente di Robert Downey Jr., poi affettuosamente menzionando Greta Gerwig ( snobbata dall’Academy come miglior regista), e infine, facendoci un po’ rabbrividire, descrivendo il film “La Zona di interesse” come una “romcom” (commedia romantica)  per i tedeschi.

Dopo le dubbie battute ha poi concluso:

 “È stato un anno difficile – riferendosi all’attualità e agli scioperi che hanno colpito l’industria cinematografica – e un bellissimo anno per il cinema.”

In questa serata tutto sommato prevedibile sono però, ovviamente, tanti i fatti, le gaffe, le reazioni dei nominati che ci ritroveremo a guardare in loop sui social per i prossimi mesi. Ecco allora di seguito, tra l’esibizione molto “Eurovison” di Ryan Gosling e un John Cena nudo sul palco, i momenti memorabili di questi Oscar 2024.

Da’Vine Joy Randolph vince il premio come miglior attrice non protagonista

La candidata per la prima volta Da’Vine Joy Randolph ha conquistato il premio grazie al suo ruolo in “The Holdovers“, avendo già vinto un Golden Globe, un premio della Critics Choice, un premio della Screen Actors Guild, un BAFTA . La Randolph è arrivata sul palco in lacrime, ricordando come sua madre la spinse da piccola a fare teatro e come uno dei suoi primi mentori la incoraggiò:

“Ho sempre voluto essere diversa, e mi sono resa conto che voglio solo essere me stessa – ha detto l’attrice nel ricevere la statuetta – vi ringrazio anche per quando ero l’unica ragazza nera della mia classe, grazie perché mi avete vista. Io non mi vedevo, voi sì e mi avete permesso di forgiare il mio cammino. Grazie di avermi visto quando ero invisibile.”

Ha dichiarato l’attrice, con un messaggio che arriva dritto al cuore di tanti giovani talenti.

John Cena assegna il premio per i migliori costumi… ma senza costume

Con un ironica messa in scena, Jimmy Kimmel ha chiamato sul palco John Cena, in nudo integrale e nascosto dietro una colonna, per presentare la categoria Migliori Costumi. Il riferimento va ad un evento storico degli Academy awards: nel 1974, infatti, l’insegnante statunitense Robert Opel salì sul palco completamente nudo facendo il segno della pace mentre David Niven si preparava a presentare i candidati al premio per miglior attore non protagonista. Siparietto simpatico, ma abbastanza inutile.

Robert Downey Jr riesce a conquistare il tanto agognato premio Oscar

Alla sua terza candidatura ai premi dell’Academy, Robert Downey Jr. riesce finalmente nell’impresa e vince l’Oscar per il suo ruolo da non protagonista nel film Oppenheimer, ovvero il ruolo di Lewis Strauss, ex-ammiraglio e presidente della Commissione per l’energia atomica degli Stati Uniti d’America che si opponeva al protagonista Oppenheimer.

 La statuetta rappresenta per Robert anche un riscatto, professionale – per essere stato relegato per tanti anni esclusivamente al personaggio di Iron Man – e personale:

“Vorrei ringraziare la mia terribile infanzia e l’Academy, in quest’ordine”

Ha ironicamente precisato l’attore, facendo riferimento ad una realtà amara. La sua giovinezza infatti è stata piuttosto problematica e lui lo ha sempre rammentato ai suoi fan. Oltre all’adolescenza, Robert Downey ricorda il periodo dopo la nomination agli Oscar nel 1993: una discesa nel tunnel di droghe e alcool che ha rischiato di fargli perdere il controllo della sua vita.

Ma l’attore è riuscito per fortuna a risorgere dalle ceneri, anche grazie alla sua interpretazione in Iron Man, e oggi ringrazia chi gli è stato accanto permettendogli di ritrovare la serenità in età adulta.

Riferendosi alla moglie ha dichiarato:

“Lei mi ha trovato come un cucciolino abbandonato, mi ha raccolto e curato, mi ha riportato in vita”

Il “Barbenheimer” diventa una questione personale

Carino invece lo scambio di provocazioni tra Ryan Gosling ed Emily Blunt sul fenomeno “Barbienheimer”. I due hanno portato la questione sul palco degli Oscar 2024, con  una sfida divertente in cui entrambi alimentavano scherzosamente la rivalità tra i loro rispettivi successi, “Oppenheimer” e “Barbie”, usciti entrambi la scorsa estate e nella stessa data.

Prima di un momento dedicato alla celebrazione della comunità degli stuntman, Blunt e Gosling – entrambi nominati per gli Oscar come attori non protagonisti – si sono scambiati delle provocazioni. Gosling ha iniziato, dicendo a Blunt:

 “Sono felice che finalmente possiamo mettere da parte questa rivalità di ‘Barbenheimer’

Mentre lei ha risposto, riferendosi ironicamente a come “Oppenheimer”  abbia dominato la stagione degli award, surclassando “Barbie”:

 “La stagione degli award si è conclusa in modo tale che non è stata poi una così grande rivalità. Lasciamo perdere…”

E Gosling ancora:

 “È vero… Ma penso di aver capito perché si chiama ‘Barbenheimer’ e non ‘Oppenarbie’: siete alla fine perché avete cavalcato il successo di ‘Barbie’ per tutta l’estate.”

(riferendosi ai 1,4 miliardi di dollari incassati da “Barbie” in tutto il mondo, che hanno reso il film di Gerwig il più grande incasso del 2023)

E Blunt, con un’ ultima frecciatina ha concluso:

“Grazie per avermi spiegato…Signor ‘Mi devo dipingere gli addominali per essere nominato’. Non vedrai mai Robert Downey Jr. fare una cosa del genere.”

La magia di Billie Eilish e.. la ‘Kenergy’ di Ryan Gosling

Nel mezzo di fastosità, opulenza, divertimento, gli Oscar sono anche altro: il momento suggestivo giunge quando sul palco arriva Billie Eilish, che con la sua voce sussurrata canta la sua What Was I Made For? , e tutto il Dolby Theatre si ferma.

Con un’esibizione intima e minimal, senza coreografie o effetti speciali, soltanto una pedana che gli permette di roteare lentamente verso il pubblico, Eilish insieme con il fratello Finneas O’Connell al piano ci regalano il momento più suggestivo della serata. Il brano che da solo forse racchiude il messaggio più profondo di Barbie, e che si è meritato anche il premio come Miglior canzone,  suona nel silenzio di un pubblico incantato. È magia.

Ma ci pensa poi il nostro Ken a riportare l’adrenalina in sala! Ryan Gosling ha portato la sua “Kenergy” alla notte degli Oscar con una strabiliante esibizione, cantata e coreografata, di I’m just Ken, dando vita ad una performance che ha fatto scatenare tutti: epico il momento in cui è comparso anche Slash, ad accompagnare co i suoi riff di chitarra, mentre Gosling è sceso in platea e ha rivolto il microfono prima a Margot Robbie e Greta Gerwig, poi anche ad ad Emma Stone, sua storica partner nel cinema.

“L’esplosione” annunciata di “Oppenheimer”

È il film sul padre della bomba atomica il trionfatore decisivo di questa 96esima edizione degli Oscar, che si porta a casa sette Oscar, tra i quali i premi per miglior film e miglior regia.

Nel ritirare il premio, Nolan ha dichiarato:

Grazie a coloro che sono stati lì per me e hanno creduto in me per tutta la mia carriera. Dan Michael, mio ​​fratello Jonah, la mia famiglia.. E l’incredibile Emma Thomas, produttrice di tutti i nostri film e di tutti i nostri figli. Ti amo.”

Il regista ha anche ringraziato tutti i membri del cast, inclusi Matt Damon, Robert Downey Jr., Emily Blunt, Florence Pugh e Cillian Murphy.

Emma Thomas ha detto che il regista Christopher Nolan – suo marito – è stato il motivo per cui il film è diventato quello che è, definendolo “singolare” e “brillante”, prima di ringraziare i loro quattro figli.

Cillian Murphy conquista la sua prima, meritata, statuetta

Lo avevamo predetto tutti in quel lontano agosto, assistendo nelle sale col fiato sospeso alla sua interpretazione sbalorditiva, e finalmente quel momento è diventato realtà: Cillian Murphy ha vinto l’Oscar come Miglior Attore Protagonista.

Nell’arco di diciotto anni (era anche l’ora, insomma!), in sei film che vanno da Batman Begins Oppenheimer, Nolan e Murphy hanno affiancato i propri percorsi artistici e l’attore è diventato una delle scelte più ricorrenti nel filmografia noliana. Dal canto suo, Murphy ha interpretato i ruoli più disparati, mostrando la sua grande poliedricità.

Il nostro ‘Tommy Shelby’, raggiante come non mai, ha ritirato la statuetta dichiarando:

“Sono un irlandese molto orgoglioso di essere qui stasera . Abbiamo fatto un film sul padre della bomba atomica, in una situazione di guerra, e se penso a quello che viviamo oggi, in un mondo ancora in conflitto, non posso che dedicare questo premio a chi si adopera per portare la pace”.

https://www.youtube.com/watch?v=eolc1cE2MqU

Emma Stone vince sul politically correct

È stato forse questo il momento più sorprendente degli Oscar 2024: mentre tutti eravamo abbastanza convinti che Lily Gladstone avrebbe vinto il premio di Migliore attrice protagonista, per il suo ruolo in Killers of the Flower Moon, inaspettatamente viene annunciato il nome di Emma Stone (anche lei visibilmente sconvolta dalla notizia).

La Gladstone, infatti, oltre ad essere il vero cuore pulsante nel film di Scorsese, avrebbe anche fatto la storia come prima donna indigena a vincere un premo dell’Academy. Pur essendo entrambe le interpretazioni delle due attrici, anche molto amiche nella vita reale, potenti e d’impatto ognuna a suo modo, alla fine il punto di vista “artistico” pare abbia prevalso su quello politicamente corretto. E a noi va benissimo così, visto che la Stone ci ha fatto sognare in “Povere Creature!”.

35 anni e già 2 Oscar, Emma Stone è salita sul palco sopraffatta dall’emozione e, con la schiena rivolta verso il pubblico, ha confessato:

“Il mio vestito si è rotto. Penso sia successo durante ‘I’m just Ken’ (l’esibizione di Ryan Gosling). Ne sono sicura. Ragazzi, è davvero travolgente. Ho anche perso la voce ma non importa.”

Ha poi continuato:

“Alle donne su questo palco, siete incredibili. Incredibili le donne che competevano in questa categoria: Sandra, Annette, Carey, Lily, voglio condividere questo premio con voi. Sono incredibilmente colpita ed è stato un onore fare tutto questo insieme. Spero che continueremo a fare ancora di più insieme”.

L’attrice ha infine concluso il suo discorso di premiazione ringraziando il marito Dave McCary, la sua famiglia e il regista Yorgos Lanthimos (con il quale pare abbia già girato un nuovo film, intitolato “Kind of kindness”) per averle regalato il ruolo di Bella Baxter che ha definito “quello della vita”.

Andrea Bocelli canta “ Con te partirò” durante gli “in memoriam”

Utimo, ma non per importanza, il momento musicale e commemorativo degli “in memoriam”. Andrea Bocelli si è esibito insieme al figlio Matteo in una versione molto suggestiva di “Con te partirò”, concedendoci uno dei momenti più toccanti della serata. Sulle note del brano, sono stati ricordati tutti i volti dei protagonisti del mondo della musica e dello spettacolo – e non, se contiamo anche la foto Aleksej Naval’nyj – scomparsi nel corso dell’ultimo anno. Tra i più conosciuti Matthew Perry, Michael Gambon,Tina Turner, Jane Birkin.

A voler comunicare che il cinema e il mondo continua per la sua strada, ma le vite dei grandi artisti non vanno mai dimenticate.

Tutti i vincitori degli Oscar 2024

Miglior Film

Miglior Regia

Miglior Attrice protagonista

Miglior Attore protagonista

Miglior Attrice non protagonista

Miglior Attore non protagonista

Miglior Sceneggiatura originale

Miglior Sceneggiatura non originale

Miglior Film Internazionale

Miglior Scenografia

Miglior Montaggio

Miglior Fotografia

Migliori Costumi

Miglior Trucco e acconciature

Migliori Effetti visivi

  • The Creator
  • Godzilla: Minus One VINCITORE
  • Guardiani della Galassia Vol. 3
  • Mission Impossible: Dead Reckoning – Part I
  • Napoleon

Miglior Sonoro

Miglior Colonna sonora originale

Miglior Canzone Originale

  • American Symphony: “It Never Went Away”
  • Barbie: “I’m Just Ken”
  • Barbie: “What Was I Made For?” VINCITORE
  • Flamin’ Hot:  “The Fire Inside”
  • Killers of the Flower Moon:  “Wahzhazhe”

Miglior Film d’animazione

Miglior Documentario

  • Bobi Wine
  • The Eternal Memory
  • Four Daughters
  • To Kill a Tiger
  • 20 days in Maripol VINCITORE

Miglior Cortometraggio

  • The After
  • Invincible
  • Knight of Fortune
  • Red, White and Blue
  • La meravigliosa storia di Henry Sugar VINCITORE PREVISTO

Miglior Cortometraggio documentario

  • The ABC’s of Book Banning
  • The Barber of Little Rock
  • Island in Between
  • The Last Repair Shop VINCITORE
  • Nai Nai and Wai Po

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Letter to a pig
  • Ninety-five senses
  • Our uniform
  • Pachyderme
  • War is Over! Inspired by the music of John & Yoko VINCITORE