I Marchi di Qualità Italiani

I Marchi di Qualità Italiani

Nel contesto agroalimentare, i marchi di qualità rivestono un ruolo fondamentale per garantire ai consumatori l’autenticità, la sicurezza e la qualità dei prodotti che acquistano, sono strumenti di tutela per i produttori, ma anche una garanzia di trasparenza e affidabilità per i consumatori. In Europa, i marchi di qualità si articolano principalmente in Denominazione di Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Specialità Tradizionale Garantita (STG), che sono strumenti legislativi destinati a salvaguardare le tradizioni locali e a promuovere le peculiarità di prodotti che derivano da un territorio specifico. La qualità, quindi, non si misura solo con il gusto, ma anche con il legame indissolubile tra prodotto e territorio.

DOP, IGP e STG: Garanzia di Origine e Qualità

La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è un marchio che identifica quei prodotti agroalimentari la cui qualità dipende interamente dall’ambiente geografico in cui sono prodotti e che devono essere lavorati e trasformati esclusivamente all’interno di una determinata area.

L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) prevede che almeno una delle fasi di produzione (come la lavorazione, la trasformazione o l’elaborazione) avvenga in una determinata area geografica.

Il termine Specialità Tradizionale Garantita (STG) si riferisce a un marchio che tutela prodotti con composizioni o metodi di produzione tradizionali, ma che non sono necessariamente prodotti solo in una determinata area geografica. Si applica a quei prodotti agricoli e alimentari che mantengono una specificità legata al metodo di produzione o alla composizione, legata alla tradizione di una zona.

Mentre DOP e IGP si concentrano sul legame tra il prodotto e il territorio, la STG tutela prodotti che si distinguono per metodi di produzione o ingredienti tradizionali, ma non impone restrizioni geografiche. La STG non ha bisogno di essere prodotta in una determinata area, ma è fondamentale che i metodi di produzione o la composizione siano tradizionali e specifici.

Quante DOP e IGP Ci Sono in Italia?

L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari certificati con marchi di qualità DOP e IGP. Attualmente, vanta ben 326 prodotti DOP, IGP e STG, oltre a 529 vini DOCG, DOC e IGT. Questo risultato dimostra non solo la qualità delle nostre produzioni, ma anche il forte legame tra le eccellenze agroalimentari italiane e i territori di origine.

Il sistema delle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea non solo tutela e valorizza l’economia dei territori, ma anche l’ambiente, poiché il legame tra il prodotto e il territorio esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità. Inoltre, favorisce la coesione sociale delle comunità locali.

Questi numeri sottolineano anche la crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti garantiti, che rispondano a elevati standard di qualità e sostenibilità. La protezione delle denominazioni d’origine è quindi fondamentale per contrastare frodi e contraffazioni, assicurando che i consumatori possano fare scelte informate e sicure.

La Normativa Attuale e le Novità: Il Regolamento (UE) 2024/1143

Nel panorama normativo europeo, il Regolamento (UE) 2024/1143 rappresenta una novità significativa. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il regolamento si applicherà a tutti i prodotti alimentari, vinicoli e di bevande spiritose che vantano Indicazioni Geografiche. Esso rafforza la protezione delle denominazioni d’origine contro pratiche di imitazione e usurpazione, e stabilisce nuove modalità di gestione delle IGP e delle DOP a livello comunitario, centralizzando alcune funzioni e introducendo innovazioni importanti.

Con queste nuove disposizioni, l’Italia potrà continuare a eccellere nel panorama agroalimentare internazionale, promuovendo la qualità, la tradizione e la sostenibilità delle sue produzioni locali.

I marchi di qualità come DOP, IGP e STG sono fondamentali per garantire autenticità e valore ai prodotti agroalimentari, tutelando al contempo le tradizioni locali. Con il nuovo Regolamento (UE) 2024/1143, l’Unione Europea rafforza queste tutele, supportando l’Italia nel mantenere l’eccellenza e la sostenibilità delle sue produzioni.