Cosa succede quando il buio prende il sopravvento, i pensieri negativi, le sofferenze presenti e passate annebbiano la mente ed il corpo? Ida Stamile, giornalista musicale, videomaker e poetessa scioglie gli enigmi della mente proponendo, attraverso un racconto inedito, un intenso percorso catartico.
Con gli occhi bendati
Con gli occhi bendati è il nuovo libro dell’autrice, reduce dal successo del saggio For What It’s Worth e della raccolta di poesie Visioni celate, Carte svelate. Un’opera, questa, che vede Ida Stamile cimentarsi per la prima volta in un genere sì diverso dai lavori precedenti, ma in grado di mantenere una coerenza letteraria con la sua identità: Con gli occhi bendati è, infatti, un romanzo che non trascura il lato esoterico ed oscuro dell’autrice, tra rune rivelatrici, versi poetici e canzoni che sono rifugio e salvezza per la mente.
Un racconto che vede protagonista una ragazza il cui nome evoca chiaramente la Joplin artista anni ’70: la Janis del romanzo, giornalista musicale, nasce e vive nel buio, perchè non vedente, ma sviluppa fin dalla nascita una propensione ed un sentire nella musica. I genitori tra chitarre, fiori tra i capelli e locali notturni si sono innamorati proprio sulle note della Joplin nella luccicante Città degli Angeli. Quando Janis perderà l’affetto di sua madre, il ricordo e la sua presenza risuoneranno nei racconti del padre, nella voce di Joplin e in quella di Joni Mitchell.
Sarà un incontro inaspettato a sconvolgere l’esistenza di Janis, da allora in poi costellata da nuove presenze, da voci che si impossessano della sua vita, del suo umore, del suo sentire. Incontrerà anime perdute, donne, come lei, dominate da inquietudini e sofferenze umane che assumono di volta in volta un’identità diversa. Grace, Marina, Etta, Sylvia, ognuna lascerà in Janis un’impronta di vissuto che stravolgerà la sua vita.
Illustrazione a cura di Anna Maria Parente
Il vento caldo del Santa Ana, l’incedere impetuoso dell’oceano, il fruscio delle palme e il vociare dei locali notturni. Di capitolo in capitolo, Los Angeles è presente con ogni senso: l’udito, il tatto di Janis, la sua capacità di sentire in ogni modo possibile ciò che la circonda rende tutto visibile agli occhi del lettore. La descrizione dei luoghi filtrata dai sensi di Janis risulta, per questo, ancora più viva.
E così, dall’osservatorio Griffith al sublime della natura di Zabriskie Point, dal Viper Room al The Roxy, respirando puro rock’n’roll, Janis vive tutto intensamente, accompagnandosi dal suo Mp3 e registratore vocale grazie al quale ferma ed imprime su un nastro ideale i suoi pensieri.
Chi legge vive con Janis un percorso di purificazione, una catarsi dalle sofferenze della vita, scandita passo dopo passo dalle note di Nine Inch Nails, Pixies, Afghan Whigs, R.E.M. Björk e molti altri; un racconto affidato ora alla poesia, ora alle canzoni, colonna sonora di un lungo cammino nel subconscio umano, tra paure, insicurezze, privazioni ed espiazioni; un accesso riservato all’inconscio collettivo, attraverso il potere lisergico delle rune Uruz, Thurisaz, Nauthiz, Isa e Ehiuwaz; attraverso il flusso di pensieri emotivi tradotti in versi densi e criptici; attraverso il talento vivo della scrittura.
Ida Stamile crea un raro e vincente ibrido letterario che colpisce gli animi più sensibili, tra prosa e poesia, note ed enigmi della mente, accompagnando il lettore in una ascesa progressiva verso la consapevolezza del sè. Una lettura ora penetrante, ora energica, violenta e dolce, che rapisce e conduce ad una naturale immedesimazione. Una lettura necessaria per far pace con i demoni della mente e riconciliarsi con la propria natura.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.