Fonte foto: Touring Club Italiano ph: Mario Urbano
Il Cammino 100 torri è un suggestivo e scenografico percorso nel cuore selvaggio della Sardegna, alla scoperta di spiagge nascoste, sentieri sterrati, fari, chiese e luoghi inaccessibili.
Si chiama così per la presenza di 105 torri costiere che puntellano il periplo dell’isola. Le torri, presenti sul territorio sin dal medioevo, in funzione di difesa, avvistamento del nemico e veicolo di comunicazione per l’intera fascia costiera.
L’intero tragitto, che non si discosta mai più di 2 chilometri dal mare, conta 1284 chilometri totali, di cui 450 solo di spiagge, e tocca 88 comuni. Il tempo totale di percorrenza va dai 45 ai 60 giorni, a seconda del numero di soste e della rapidità di passo.
A piedi, in bici, in canoa o a cavallo, il percorso costituisce uno dei più lunghi tracciati sul mare d’Europa.
Tappe ed itinerari
Il percorso, che viaggia intorno all’intero perimetro della Sardegna in senso antiorario, si suddivide in due cammini, quello orientale e quello occidentale.
Il Cammino Orientale, che va da Cagliari a Castelsardo in Gallura, attraverso spiagge e strade sterrate, perdendosi nella macchia mediterranea, è lungo 597 km. Il Cammino Occidentale, da Castelsardo a Cagliari, incontra mulattiere, stagni d’acqua dolce, lagune e dune costiere, per una lunghezza totale di 634 km.
Da Est ad Ovest, il percorso si compone di 8 grandi vie:
Via degli Angeli, Via Sarcapos, Via Ogliastra, Via Gallura, Via Catalana, Via dei Giganti, Via delle Miniere, Via del Martirio.
Il punto di partenza può essere scelto secondo le proprie esigenze, ma è preferibile partire da una di queste località, nodi cruciali di collegamento con la penisola: Cagliari, Portotorres, Alghero, Olbia, Oristano, Arbatax.
Lungo il tragitto sono presenti ben 60 siti naturalistici, tra saline e fenicotteri, miniere e città portuali.
Sono, inoltre, svariati i servizi di cui il viaggiatore più usufruire. Innanzitutto, ogni 200 km circa è presente un ospedale, mentre le spiagge garantiscono ristoro grazie a chioschi e bar che, soprattutto durante il periodo estivo, vanno ad aggiungersi a quelli attivi tutto l’anno.
Per fermarsi alcune ore e dormire si può usufruire dei numerosi campeggi, B&B, hotel e strutture private presenti su tutta la costa.
Qui un breve video di Cammini d’Italia, alla scoperta di tutte le bellezze del percorso:
Consigli ai viaggiatori
Il percorso, nella sua totalità, non è semplicissimo e adatto a tutti. È per questo consigliabile affrontarlo con un buon allenamento, la giusta dose di cibo e acqua e con una divisione delle tappe adeguata alle proprie capacità e possibilità.
Per andare incontro alle esigenze degli escursionisti anche meno esperti, però, il percorso è stato diviso in tre colori: verde, giallo e rosso. Gli itinerari verdi risultano quelli accessibili a tutti, mentre i rossi i più difficili.
Tra le tappe meno impegnative si segnalano la Via dei Giganti, tra Bosa e Marceddi passando da Oristano.
I punti di massima difficoltà, invece, sono la salita del Golgo nel comune di Baunei che prevede un’ascesa di più di 800 m, l’Argentiera nel comune di Sassari e la zona di Masua nell’Iglesiente.
Nulla vieta, in ogni caso, di poter percorrere solo un pezzetto del cammino e godere delle bellezze che vi si incontrano.
Il cammino è libero e percorribile durante tutto l’anno, ma i periodi migliori sono i mesi tra aprile e giugno e quelli tra settembre ed ottobre, evitando così il troppo caldo dell’estate e le intemperie dell’inverno.
Attenzione, inoltre, ai cani pastore, dall’istinto fortemente territoriale. Il consiglio è non entrare nelle proprietà private dove potrebbe essere comune trovarli e avere un occhio di riguardo nel caso il cui si voglia percorrere il cammino con il proprio amico a 4 zampe.
L’ associazione #cammino100torri
L’associazione #cammino100torri, nata nel 2013, con l’intento di istituire il Cammino 100 torri e fare in modo che quante più persone potessero percorrerlo. A tal fine offre diversi servizi agli escursionisti. Innanzitutto mette a disposizione guide esperte che potranno guidare i viaggiatori lungo determinate tappe.
I volontari hanno inoltre stilato una guida in cui sono censite tutte le fontane e i rifornimenti di acqua e i siti di pernottamento che si incontrano lungo il tragitto e, al momento, stanno lavorando affinché il tragitto possa essere fruito al 100% con biciclette.
Classe ’84, laureata in lingue straniere e discipline dello spettacolo. Ama il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte e la scrittura. Indossa spesso gli occhiali da sole “per avere più carisma e sintomatico mistero”.
Ha scritto due fumetti (“I Voccapierto’s – Le Origini” e “I Voccapierto’s – Back to the Vocca”) e ogni tanto insegna quel poco che ha imparato in giro. Il resto del tempo aspetta che suo figlio si addormenti per leggere un libro.