La riapertura dell’Ala Roi di Palazzo Chiericati a Vicenza

La riapertura dell’Ala Roi di Palazzo Chiericati a Vicenza

È stata riaperta il 20 dicembre 2024, dopo 10 anni di lavori, la sezione di Palazzo Chiericati a Vicenza dedicata all’Ottocento e progettata dal Palladio, sede del Museo Civico della città già dal 1855 e oggi intitolata a Giuseppe Boso Roi.

Chi è il mecenate Roi per il Palazzo Chiericati

Il marchese Giuseppe Boso Roi (1924-2009) era un famoso imprenditore vicentino che si propose la tutela degli edifici più antichi  e che restaurò e riallestì in particolare  la casa dello scrittore Antonio Fogazzaro – suo prozio- presso il lago di Lugano prima di donarla al F.A.I. (Fondo Ambientale Italiano). Nella ricorrenza del centenario dalla sua nascita, il Museo Civico di Vicenza e gli altri musei civici vicentini, insieme con la Fondazione Roi –  istituita dal marchese stesso nel 1988– riaprono quell’ala del Palazzo Chiericati che è dedicata  alla sua preziosa donazione dell’Ottocento.

Il nuovo percorso espositivo di Palazzo Chiericati

Si tratta di 11 sale presenti nella cosiddetta Ala Roi – come ha chiarito  Valeria Cafà dirigente dei Musei Civici di Vicenza -che arricchiscono il patrimonio del museo che prima si fermava alle opere di Bartolomeo Montagna e arrivava fino al Seicento. Ora invece esiste finalmente il trait-d’-union con la storia dell’Ottocento, grazie alla presenza delle pale di Tiepolo e di Giovan Battista Piazzetta, portate qui dalla Chiesa dell’ Aracoeli di Vicenza. Arricchiscono la collezione anche i numerosi bozzetti in terracotta della bottega di Orazio Marinali. Interessante anche la sezione della ritrattistica, in particolare quella dedicata a Giovanni Busato, con tele e fotografie sue personali. Anche i disegni di Giovanni Miglioranza sono un documento prezioso delle varie tappe dei ritrovamenti di reperti archeologici nella città, mentre le “vedute” della città individuano le varie fasi di espansione urbanistica di Vicenza attraverso l’angolo visuale di Cristoforo Dall’Acqua. Persino il successo economico risulta documentato attraverso la collezione della famiglia Marasca, poiché l’ultimo discendente, Pietro, ha donato al museo una raccolta di tessuti, campionari e modelli.

Palazzo Chiericati e i capolavori dell’arte veneta

Situato in piazza Matteotti alla fine di Corso Palladio, Palazzo Chiericati fu progettato da Andrea Palladio nel 1550 come residenza nobiliare per i conti Chiericati e terminato nel Seicento. Al suo interno di particolare rilievo è la sala con i sette “lunettoni civici” di Bassano, Maffei e Carpioni, in cui è illustrato il periodo di massimo splendore di Vicenza, sotto il dominio della Serenissima città di Venezia, appunto tra il XVI e il XVII secolo. Al primo piano si distingue in particolare la Sala di San Bartolomeo, con i capolavori di Paolo Veneziano e di Bartolomeo Montagna. Il secondo piano è dedicato ai grandi maestri della pittura veneta come Bassano, Tintoretto e Paolo Veronese. Nell’Ala Roi, accanto alle opere di Van Dyck e Saraceni, ci sono quelle dei grandi Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo, mentre i dipinti di Marco e Sebastiano Ricci si trovano nella Galleria dei Paesaggi e dei Capricci. L’Ottocento è dedicato all’arte risorgimentale di Busato e Roi, con le terrecotte di Orazio Marinali e la Manifattura Marasca. Il sottotetto ospita il vero e proprio lascito del marchese Roi con la sua raccolta personale di dipinti, disegni e incisioni dal XV al XX secolo, ambientato in un allestimento particolare da casa-museo. Sono ancora in deposito le opere artistiche del Novecento con i due importanti lasciti di Pozza-Quaretti e Ghiotto. In futuro, quindi, probabilmente il palazzo e la Fondazione Roi ci riserveranno ancora altre sorprese e..il quadro storico sarà così completato arrivando fino ai giorni nostri!