Dimenticatevi l’immagine di Wolverine con le cicatrici in faccia e gli artigli di metallo: quest’estate lo vedrete sotto una luce del tutto diversa. La scena con la vasca degli esperimenti non mancherà (e lì sicuramente non potremo fare a meno di pensare alla sua versione X-Man)… Tranquilli, non è spoiler, potete notarlo già nel trailer! Per il resto si vedranno un protagonista e una trama del tutto inediti.
Quindi prepariamoci, perchè il 26 agosto Reminescence sbarcherà anche nelle sale cinematografiche italiane. Un film futuristico, distopico e dagli intrecci psicologici intensi, sul quale gravitano già alte aspettative, grazie al calibro della regia.
La pellicola è stata diretta e prodotta da Lisa Joy, che debutta così mondo della regia, e la cui sceneggiatura è stata scritta insieme a Jonathan Nolan (cognome inconfondibile vero? Eh sì, per la precisione è il fratello di Christopher Nolan). Una coppia di lavoro che ha già collezionato un grande successo con la serie tv “Westworld”: due menti brillanti, anche un po’ contorte, che riescono a realizzare equilibri geniali. Questo film probabilmente non sarà da meno, ci terrà incollati al punto di dover mantenere l’attenzione sempre ai massimi livelli.
Per Lisa e i suoi collaboratori ci sono voluti 5 anni di lavoro per costruire la trama e girare le scene, con un budget di quasi 70 milioni di dollari. Lei ha preso ispirazione da elementi reali della sua vita, trattando temi che le stanno molto a cuore, come la difficoltà di dimenticare il passato e superarlo oppure l’opportunità di poter rivivere nitidamente le emozioni che ci hanno fatto sentire vivi, e che sbiadiscono inevitabilmente con il tempo.
L’ attaccamento all’idealizzazione del passato che coinvolge tutti noi, è uno dei temi cardine della sceneggiatura. Ma vengono toccati anche concetti di ingiustizia, corruzione, violenza, ipocrisia, degrado e tutte le storture della vita moderna che a volte ci spingono a cercare un posto in cui sentirci al sicuro come il ricordo, se non addirittura una realtà virtuale parallela.
Come mai ha scelto proprio Hugh Jackman come personaggio principale? La talentuosa regista dice di aver sempre immaginato il suo volto nei panni del protagonista, sin da quando ha iniziato a costruire le scene nella sua mente. La storia d’amore che lui si troverà a vivere invece, è stata ispirata al mito di Orfeo e Euridice: storie amare che lasciano un senso di disincanto, perchè non sempre le favole hanno un lieto fine.
La trama
Hugh Jackman interpreterà Nick Bannister, un investigatore privato che scopre di più sul passato delle persone attraverso i loro… ricordi. Grazie ad un particolare marchingegno di sua invenzione, riesce a fare luce negli angoli più bui della mente, aiuta le persone a superare i propri traumi, scopre segreti inconfessabili: uno scienziato-psicologo che verrà coinvolto in traffici e cospirazioni molto più grandi di lui.
Il contesto attorno è piuttosto desolante: ci troviamo in un futuro neanche troppo lontano, in cui il mondo è perlopiù sommerso dall’acqua a causa del riscaldamento globale. Gli esseri umani, non avendo grandi prospettive né aspirazioni, cercano disperatamente di riportare al presente la nostalgia dei ricordi (un vecchio saggio abbastanza famoso direbbe: “non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia).
A spezzare la paranoica atmosfera di Miami, in cui tutti i cittadini vivono e lavorano di notte e dormono di giorno, arriva una donna, Mae, di cui Nick si innamora e che crede di conoscere… ma che sparisce misteriosamente nel nulla e diventa sempre più una pericolosa ossessione.
Sono di dicembre; credo nell’oroscopo? Sì e no. A volte lo uso volentieri come scusa per giustificare i miei difetti 😉 Ma la verità è che ognuno è unico a modo suo, e sono sempre più convinta che più si crede di sapere, meno si conosce. Io, ad esempio, ho 25 anni e non so ancora bene cosa farò da grande. Per il momento sono una “Digital Something“, mi occupo di comunicazione, marketing e web design. Quel che è certo, è che adoro esplorare la vita in tutti i suoi aspetti, e per questo ne scrivo con meraviglia e curiosità. Penso che la scrittura sia una tra le tante forme d’arte, utile ad esprimere la parte più autentica di sè.