È una succulenta idea dei titolari del ristorante Miseria e Nobiltà di Parghelia (VV): Francesco Fortuna e Irene Malfarà che hanno avuto questa idea gastronomica in seguito alla notizia – avvenuta lo scorso novembre 2020 – della candidatura di Tropea nel concorso Borgo dei Borghi, organizzato dalla trasmissione Alle falde del Kilimangiaro, condotta da Camila Raznovich, in onda su Rai 3.
In che cosa consiste questo concorso?
Vi partecipano quelle località o quelle frazioni – di non oltre i duemila abitanti – che fanno parte di comuni che non superano i quindicimila residenti. Oltre a questa caratteristica fondamentale, devono possedere un patrimonio, architettonico e/o naturale, certificato dal Comune e dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, e manifestare la volontà di valorizzare, sviluppare, promuovere e animare il luogo attraverso fatti concreti.
Dopo aver controllato i requisiti dei luoghi candidati, ne vengono scelti sessanta (tre per ogni regione) che parteciperanno alle eliminatorie, alla fine delle quali verranno scelti i 20 migliori borghi che avranno accesso alla fase finale. Il 4 aprile – su Rai 3, in prima serata – il concorso è giunto alla sua conclusione e Tropea è stata proclamata vincitrice del Borgo dei Borghi 2021, giunto quest’anno alla sua ottava edizione. Questa vittoria ha impreziosito il progetto di valorizzazione territoriale, iniziato e portato avanti dai due ristoratori di cui sopra e dal Comune di Tropea, rappresentato, appunto, dalla Pizza.
Pizza Borgo dei Borghi 2021
La pietanza è composta da una base di focaccia, cotta a bassa temperatura e condita con:
– olio extravergine d’oliva
– stracciatella
– cipolla rossa di Tropea
– trancio di tonno Callipo
il tutto saltato in padella con:
– mentuccia
– bergamotto di Reggio Calabria Dop
– pomodorini semi dry
– pistacchio tostato
– colata di pecorino del Monte Poro Dop al peperoncino di Spilinga e basilico
Parliamo un po’ di Tropea
Chiamata perla del Tirreno, deve l’origine del suo nome a diverse ipotesi: c’è chi dice che gli antichi Greci l’avessero chiamata così per la presenza di tropaia (trofei), collocati, in punti ben visibili, in onore di Zeus Tropaios; c’è chi sostiene che, ai tempi dell’Impero Romano, il suo fondatore la chiamo Triunphum, per celebrare una vittoria. Altri ancora danno la derivazione alla forti tempeste che avvengono, in particolar modo, nel periodo estivo: trupia o tropia.
Questo luogo incantevole, dal mare cristallino e dalla natura rigogliosa, è una meta molto ambita dai turisti – diciamolo pure – di tutto il mondo. Accoglie i visitatori con la sagoma della Madonna dell’Isola, ha un centro storico animato e colorato da cui si intravedono dei suggestivi scorci sul mare, strega l’ospite con la Cattedrale di Maria Santissima di Romania e la rende indimenticabile agli occhi di chi si fa un giro sulla Costa degli Dei, un percorso lungo 55 chilometri, in cui si snodano spiagge, cale e grotte che si affacciano su acque limpide, i cui colori variano dal verde al turchese. In una parola: un paradiso.
Direi che il titolo di Borgo dei Borghi 2021 è meritato e la pizza in suo onore è la sua degna rappresentante gastronomica.
Nato in un torrido ferragosto del 1968 a Milano, dove vive tutt’ora.
Si considera vecchio fuori, ma giovane dentro: in realtà è vecchio anche dentro.
La scrittura è per lui un piacere più che una passione, dal momento che – sua opinione – la passione stessa genera sofferenza e lui, quando scrive, non soffre mai, al massimo urla qualche imprecazione davanti al foglio bianco.
Lettore appassionato di generi diversi, come il noir, il thriller, il romanzo umoristico e quello storico, adora Calvino, stravede per Camilleri e si lascia trascinare volentieri dalle storie di Stephen King e di Ken Follett.
Appassionato di musica, ascolta di tutto: dal rock al blues, dal funky al jazz, dalla classica al rap, convinto assertore della musica senza barriere.
Nel 2020 è uscito il suo primo romanzo, dal titolo “L’occasione.”, genere umoristico.
Ha detto di lui Roberto Saviano:”Non so chi sia”.