Fonte foto: www.palazzoroverella.com
Palazzo Roverella, Rovigo. Nemmeno la pandemia di Covid-19 che sta distruggendo le varie economie europee, e non, è riuscita a fermare l’onda di visitatori alla mostra dedicata ad uno degli artisti più visionari del Novecento, Marc Chagall.
Moishe Segal, questo il vero nome del pittore, ha origini ebree e nasce nella Russia antisemita di fine Ottocento. In un Paese assai refrattario alle novità e in cui ogni sorta di raffigurazione artistica era bandita, fu costretto a emigrare per poter continuare a esprimere il suo talento oltre l’immaginazione. Proprio così, perché chi ha a mente qualche suo lavoro, sa che i soggetti prediletti dall’artista richiamano il mondo del fantastico, delle favole, in cui la realtà si fonde con la fantasia. Così, ad esempio, nei suoi dipinti possiamo trovare animali volanti, acrobati, violini e altri oggetti quotidiani – che richiamano la sua infanzia – fluttuanti sulla tela.
Ad un occhio superficiale, queste opere potrebbero sembrare la mera trasposizione dei folli viaggi mentali del pittore, mere fantasie concretizzatesi poi attraverso l’accostamento dei colori. Eppure, ciò che questo grande artista del Novecento ci lascia, è un invito universale a porci alcune domande fondamentali: che cosa sono la fede, la salvezza, l’amore, la morte? Ciò che i nostri occhi ammirano è un mondo visto attraverso gli occhi di un sognatore, che guarda dall’alto dei tetti le città che percorre lungo il suo cammino, ma al quale riaffiorano nostalgici nella mente i ricordi della sua terra natale, della sua infanzia, di ciò a cui ha dovuto rinunciare per poter inseguire i suoi sogni.
Immagine tratta da: www.firstarte.it
La mostra
11.000 biglietti venduti a poco più di sei settimane dall’inaugurazione, la mostra dedicata a Chagall si conferma un polo attrattivo di grande successo. L’esposizione delle oltre cento opere dell’artista di origini russe è suddivisa in due sezioni: la prima approfondisce lo stile realista delle opere composte prima dell’esilio, la seconda evidenzia il modo in cui la realtà viene trasfigurata e idealizzata alla luce dei ricordi della patria natia.
Se l’allestimento di questo percorso immersivo nell’immaginazione di Chagall ha avuto, e sta avendo, molto seguito è anche grazie al prestigio dei dipinti scelti dalla curatrice Caludia Zevi e prestati sia da grandi nomi del panorama museale mondiale (come il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, la Thyssen Bornemisza di Madrid o il Pompidou di Parigi), sia da diretti eredi del pittore e da prestigiose collezioni private.
Marc Chagall – Anche la mia Russia mi amerà, questo il titolo ufficiale della mostra, è aperta al pubblico fino al 17 gennaio 2021, con i seguenti orari:
– lunedì/venerdì: dalle 9.00 alle 19.00
– sabato, domenica e festivi: dalle 9.00 alle 20.00
Il prezzo del biglietto è di 12€ per l’intero, 8€ per il ridotto. Tuttavia, visto il grande seguito di pubblico riscontrato, gli organizzatori hanno deciso di offrire ai visitatori anche la possibilità di acquisto della “Roverella card”, al costo di 30€.
Questa card prevede l’ingresso anche per le successive due mostre in programma al Palazzo: Arte e Musica, dal Simbolismo alle Avanguardie, in programma dal 27 febbraio al 27 giugno 2021, e la mostra fotografica dedicata a Robert Doisneau. Inoltre, la carta prevede anche la facoltà di visitare la stessa mostra per più di una volta, e offre vantaggi esclusivi sugli acquisti effettuati al bookshop della struttura, inviti alle inaugurazioni, eventi e serate riservate, visite guidate personalizzate e molto altro.
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.