Custode Silenzioso mostra di Filippo Rizzonelli alle Gallerie Riunite

Custode Silenzioso mostra di Filippo Rizzonelli alle Gallerie Riunite

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“Custode Silenzioso” è la nuova mostra del giovane artista Filippo Rizzonelli e sarà visitabile nella splendida struttura delle Gallerie Riunite in via Cavallerizza a Chiaia, Napoli dal 3 dicembre 2022 fino al 10 febbraio 2023.

In mostra un artista da scoprire 

Per la mostra personale “Custode Silenzioso”, ospitata da Gallerie Riunite, l’artista presenta sedici opere inedite, realizzate nel corso degli ultimi tre anni di carriera, le quali si caratterizzano per le atmosfere mistiche ed i colori tenui e delicati. In scenari naturali, pullulanti di ricca vegetazione, hanno luogo reinterpretazioni contemporanee di uno stile un po’ romantico, dove la figura umana appare minuscola nel cosmo vegetale. Nelle sue opere pittoriche ritroviamo oltre al tono romantico, sia rimandi e citazioni letterarie (es. nell’opera Centanni di solitudine”) sia rimandi mitologici è il caso dell’opera “Cefalo e Procri entrambe in mostra.

Cent'anni di solitudine 30x 30cm

Fonte foto: Gallerie Riunite

L’artista reinterpretando in chiave contemporanea miti e grandi riferimenti letterari, ci restituisce opere meravigliose, cariche di esistenzialismo e spiritualità.

Cefalo e Procri 30x40cm

Fonte foto: Gallerie Riunite

“Custode silenzioso” è dunque, una mostra piena di vegetazione, di alberi, di un cosmo vivente in continua rigenerazione, è l’universo poetico di Filippo Rizzonelli, artista trentino che rincorre la funzione magica dell’arte, quella di aprire l’immagine verso tempi e luoghi precipitati in quell’arcipelago che chiamiamo stato d’animo.

Fonte foto: Gallerie Riunite

Forme simboliche diventano narratrici della superficie della terra, della profondità delle radici e del carattere ciclico del tempo. Attaccati a ciò che si è vissuto, bisognosi di figurarci coscientemente ciò che ci muove e ci anima, “Custode silenzioso” alimenta la ricerca di un’idea di meta in cui non c’è più una meta.

Non esiste nessun luogo finale, ma solo la spinta a continuare a muoverci: “Scava. Scendi nella miniera. Ricerca.” Infine risali. L’acqua circola nella linfa, la terra avvolge le radici, l’aria nutre le foglie, il fuoco si genera dallo sfregamento, gli alberi si spogliano e si rivestono ogni anno delle loro foglie.

Fonte foto: Gallerie Riunite

Non possiamo più rimandare, è ora di entrare nel bosco. La natura ci sfugge, non si lascia rappresentare, gli alberi alludono e il sottobosco si riempie di occhi.

Un pellegrino attraversa simbolicamente una foresta, una donna si dondola nel proprio santuario naturale trovando riposo, ciascuno si apre al mondo e certi paesaggi – proprio come le immagini, ci accompagnano per anni. Ricorriamo a loro, senza riuscire a capire come e perché, bisognosi di costruirci la nostra geografia, il nostro atlante sentimentale.

Non importa dove siamo, anche quando cambiamo città o paese, quando ci troviamo in un altro tempo, possiamo ugualmente ricostruire soggettivamente il senso e il valore dell’ambiente desiderato. Possiamo comunque continuare ad amare i boschi e le montagne, anche quando non ci troviamo con loro, possiamo continuare a sentire la loro presenza, perché il sentimento, al contrario delle emozioni, è autosufficiente e torna, torna continuamente.

“Custode silenzioso” è una mostra piena di vegetazione, di alberi, di un cosmo vivente in continua rigenerazione, è l’universo poetico di Filippo Rizzonelli, artista trentino che rincorre la funzione magica dell’arte, quella di aprire l’immagine verso tempi e luoghi precipitati in quell’arcipelago che chiamiamo stato d’animo.

Forme simboliche diventano narratrici della superficie della terra, della profondità delle radici e del carattere ciclico del tempo. Attaccati a ciò che si è vissuto, bisognosi di figurarci coscientemente ciò che ci muove e ci anima, “Custode silenzioso” alimenta la ricerca di un’idea di meta in cui non c’è più una meta. Non esiste nessun luogo finale, ma solo la spinta a continuare a muoverci: “Scava. Scendi nella miniera. Ricerca.”

 – Mohini Dasi Pettinato

 Non importa dove siamo, anche quando cambiamo città o paese, quando ci troviamo in un altro tempo, possiamo ugualmente ricostruire soggettivamente il senso e il valore dell’ambiente desiderato. Possiamo comunque continuare ad amare i boschi e le montagne, anche quando non ci troviamo con loro, possiamo continuare a sentire la loro presenza, perché il sentimento, al contrario delle emozioni, è autosufficiente e torna, torna continuamente.

Fonte foto: Gallerie Riunite

L’artista Filippo Rizzonelli

Filippo Rizzonelli nasce a Riva del Garda (TN) il 18 giugno 1991. Nel 2017 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2021 consegue la propria Laurea Magistrale presso lo IUAV, indirizzo Arti Visive. Per oltre undici anni vive e lavora a Venezia, dove co-fonda l’artist-run space Zolforosso, la piattaforma COMECOME.info ed il network Venice Independent Art Scene. Da settembre 2022 vive e lavora a Bologna. La sua ricerca creativa si sviluppa e sostanzia nell’attiva commistione tra pratica pittorica e installazione site-specific, scrittura critica e organizzazione socio-culturale, deambulante esplorazione sentimentale e attività politica.

Gallerie Riunite

Gallerie Riunite nasce dalla fusione di due gallerie napoletane Intragallery e Piero Renna Arte Contemporanea, due realtà legate da una sincera amicizia e da un comune sentire e vivere l’arte. Questa nuova galleria continuerà ad occuparsi di ricerca e promozione di artisti nazionali ed internazionali, prevalentemente non storicizzati, nel solco del lavoro già svolto negli anni da ciascuna delle singole gallerie da cui nasce.


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