“Un museo che celebri e insegni la storia dell’italiano che, come ogni lingua, è lo specchio della società che la parla e, al contempo, tesoro depositato dalle generazioni che, prima di noi, l’hanno parlata: essa è veramente un’eredità.“
È con queste parole che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze, esprime l’appoggio del Governo italiano all’istituzione di un museo dedicato alle origini e all’evoluzione della nostra lingua madre.
L’idea dei rappresentanti delle istituzioni, che vedono in prima linea il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, è quella di portare a termine il progetto entro il 2021, anno in cui si celebreranno i settecento anni dalla scomparsa del Sommo Poeta, portavoce della lingua italiana nel mondo.
Non a caso, dunque, è stata scelta la città di Firenze come luogo designato ad ospitare la nuova struttura museale: sede storica dell’Accademia della Crusca (l’accademia linguistica più antica al mondo) a partire dal lontano 1583, già nel 2003 il capoluogo toscano ha ospitato agli Uffizi la mostra temporanea intitolata Dove il sì suona. Gli italiani e la loro lingua.
L’idea di dedicare un intero museo all’Italiano, caldamente appoggiata da molti illustri italianisti, gode anche del favore del Comune di Firenze: è stato il Primo Cittadino Nardella, infatti, ad accompagnare il ministro Franceschini durante quello che può essere definito un sopralluogo iniziale nell’area della città che è al primo posto tra le scelte degli addetti ai lavori.
Stiamo parlando del complesso monumentale di Santa Maria Novella: da una parte affacciato sullo scalo ferroviario, dall’altra sulla piazza dell’omonima basilica, sembra che la scelta finale sia lo spazio di 2500mq che affaccia su Via della Scala, sede dell’ex caserma.
Per quanto riguarda la gestione della struttura, questa sarà affidata congiuntamente all’Accademia della Crusca e al Comune di Firenze.
Queste le parole del ministro Franceschini: “C’è un’idea molto bella su cui hanno lavorato studiosi che hanno invitato lo Stato italiano ad avere un luogo che ricordi il lungo percorso della lingua italiana. L’idea è molto positiva, non mi pare ci sia città più adatta di Firenze, e quindi stiamo ragionando su quello…questo progetto si realizzi mentre stiamo per entrare nei 700 anni dalla morte di Dante assume un significato ancora più forte.”
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.