Gallerie Riunite presenta CROMA mostra personale del giovane artista messicano Eliel David Pérez Martínez, inaugurata il 16 Maggio 2024 e visitabile fino al 12 luglio 2024. La mostra è accompagnata da un testo di Lucrezia Odorici e gode del patrocinio dell’Ambasciata del Messico e del Consolato del Messico a Napoli.
L’artista Eliel David Pérez Martínez
Il giovane e promettente artista Eliel David Pérez Martínez, nasce nel 1998 a Oaxaca, Messico e si forma presso la Escuela de Bellas Artes de Oaxaca (2015 -2017) per poi trasferirsi, all’età di diciotto anni, in Italia, a Venezia. La città lagunare, ispira l’artista a proseguire i propri studi artistici, laureandosi all’Accademia di Belle Arti (2017-2021) e gli consente inoltre di partecipare a diverse mostre in gallerie e fiere d’arte e di inserirsi pienamente nell’ambito lavorativo ed artistico contemporaneo.
Eliel David Pérez Martínez attualmente collabora con molte realtà galleristiche internazionali, tra cui: la Suburbia Contemporary Gallery (Barcellona, Spagna) e la Ethra Gallery (Città del Messico, Messico).
Fonte foto: Exibart
Il lavoro di Eliel David Perez Martinez si concentra sull’analisi e sulle evocazioni dei temi comuni della cultura contemporanea messicana, iniziando dai racconti tradizionali, fino al pensiero religioso-esoterico, che porta avanti costantemente, una serie di credenze e rituali inconsapevoli. Eliel David lavora su manufatti tessili tradizionali messicani andando a creare una simbiosi tra il simbolismo del pattern socio-culturale e quello compositivo della materia. Questa sua modalità di fare arte viene concepita in quanto linguaggio visivo-processuale che implica la rielaborazione dei soggetti mediante rituali di creazione personali, andando a creare una iconica mappa fisica e visiva sulla cultura messicana.
Fonte foto: Exibart
Tra cultura messicana e veneziana, due identità cromatiche che generano un nuovo linguaggio pittorico
“Il semplice guardare una cosa non ci permette di progredire. Ogni guardare si muta in un considerare, ogni considerare in un riflettere, ogni riflettere in un congiungere.
Le Gallerie Riunite presentano CROMA, un’esposizione personale di Eliel David Pérez Martínez con parte della più recente produzione pittorica realizzata nel suo studio di Città del Messico. La mostra ci propone l’incontro fra due realtà, il Messico terra d’origine e Venezia dove si è formato, attraverso le tonalità vive nei dipinti dell’artista.
Il lavoro di Martínez si presenta con pattern in festa, dove a volte sembra riconoscere la fantasia di un tessuto o una texture particolare. Ad un primo sguardo, le campiture dai colori vivi sembrano formare dei mondi astratti sulla superficie, una stratificazione di segni che interagiscono tra loro. Gli elementi dipinti sono vari, multiformi, ognuno con una propria identità. Alcuni sembrano incerti, altri più decisi e dai contorni netti. Tondi e morbidi o serpeggianti come un fulmine. Attraverso un gioco di bilanciamenti tra chiari e scuri, Martínez crea nuovi spazi e profondità. Delle composizioni sembrano ricordare una foresta pluviale, altre un fiume.
L’intera natura si rivela attraverso il colore.
Goethe ci insegna che è anche l’oscurità l’elemento fondamentale per conoscere il mondo visibile. Allora proviamo a chiudere gli occhi e pensare ad un vaso di fiori. Che ci siano rose, tulipani, il vaso alto o basso, lo stiamo vedendo, è davanti a noi nonostante l’assenza di luce e l’oggetto stesso. Anche nei dipinti di Martínez convergono degli opposti, un’antitesi, due luoghi temporalmente e geograficamente distanti: gli anni dell’adolescenza nella sua terra natia e gli anni di formazione passati nella laguna di Venezia.
Il Messico caotico, retto da più sistemi e privo di una purezza, si incontra con Venezia, città salmastra, d’inverno avvolta nella nebbia fitta che i primi raggi del sole la illuminano esaltandone la precisione idilliaca. Queste terre opposte per colori e peculiarità, non si mescolano nei dipinti dell’artista, mantengono ognuna la propria forte identità andando a dialogare in modo armonico con l’altra con un nuovo linguaggio pittorico, attraverso le tonalità che più le rappresentano producendo una nuova immagine. Come un’operazione di taglia e cuci, l’artista genera un connubio tra le sue realtà, quella Latino-americana e quella Europea, creando una nuova narrazione.“
(Testo di Lucrezia Odorici)
Fonte foto: Gallerie Riunite
Le campiture di colore vibranti e pulsanti, le composizioni narrative e materiche non fanno che trasportarci in una dimensione multiculturale che attende solo di essere assaporata e vissuta dal visitatore!
Studentessa di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico. Amante della musica, teatro, della danza, dell’arte in ogni sua manifestazione, appassionata di Monet, Klimt- Secessione viennese ed arte contemporanea orientale.