L’abbraccio allo Spallanzani, l’ultimo murales di Harry Greb

Torna lo street artist Harry Greb e lo fa con un murales comparso all’esterno dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, uno degli ospedali impegnati fin dal primo istante nella lotta al Covid-19.

 

L’opera, intitolata “l’abbraccio”, rappresenta un’immagine tratta dal film “Qualcuno volò sul nido del Cuculo” di Miloš Forman del 1975. Il fotogramma scelto dallo street artist per la sua opera è l’abbraccio tra gli attori Jack Nicholson e Will Sampson, quest’ultimo attualizzato con mascherina e guanti. Quella rappresentata è una delle scene più toccanti e commoventi del film, infatti Grande Capo abbraccia McMurphy prima di soffocarlo con un cuscino dopo che l’altro ormai è stato lobotomizzato.

 

Harry Greb con questo murales ha voluto ricordare tutte le vittime del Coronavirus, che non hanno potuto stringere ed abbracciare i propri cari nei momenti più duri della malattia.

 

Le reazioni

 

Alessio D’Amato, Assessore alla sanità della Regione Lazio ha voluto ringraziare l’artista: “Voglio ringraziare lo street artist, Harry Greb per aver voluto dedicare alle vittime del COVID-19 un murales realizzato sul muro di cinta dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Un gesto significativo e di grande impatto. Peraltro lo Spallanzani ha già dedicato diversi murales a tutti gli scienziati che hanno contribuito alla lotta contro i virus”.

 

Anche Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, si è detto commosso e toccato dall’opera di Harry Greb: “Quando un’immagine dice più di mille parole. L’abbraccio che molte vittime del coronavirus non hanno potuto dare ai loro cari in un murales di Harry Greb sui muri dello Spallanzani. Immagine tratta dal film ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’, rivisitata con guanti e mascherine”.