La memoria delle pietre: un progetto che unisce scultura e musica, in uno spettacolo unico nel suo genere

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Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di intervistare due personaggi davvero particolari ed unici, che hanno messo in piedi un progetto che oltre ad essere un qualcosa di poco conosiuto e forse mai fatto prima, è affascinante e poetico al tempo stesso. Sto parlando di Milena e Alessandro, del progetto “La Memoria delle Pietre”.

 

Raccontatemi qualcosa di voi.

 

“Ciao cari lettori di Hermes Magazine. Siamo Milena e Alessandro.”

M – “Io sono scultrice e lavoro da diversi anni sia come freelance che su commissione. Mi sono laureata all’Accademia di belle arti Santa Giulia di Brescia e parallelamente al percorso accademico mi sono sempre più interessata alla ricerca di una forma plastica dinamica che consentisse alle mie idee di prendere forma. Ho fatto studi e lavori analizzando il pellame degli animali, le torsioni delle forme vegetali, nello specifico le radici, i rami e i nodi nei tronchi degli alberi. Da questo percorso sono nate una serie di sculture in pietra sia di grandi dimensioni che più ridotte. L’interesse nell’applicare la mia arte anche ad altri media ha trovato nell’incontro con Alessandro Pedretti, mio compagno di vita e musicista, una nuova strada. Lavorare insieme, ragionando, confrontandoci, lasciandoci ispirare per acchiappare le idee migliori è una ricchezza che ci sta portando a realizzare progetti sempre più importanti, uno di questi è “La memoria delle pietre”. Inoltre, recentemente, lavorando con gli artigiani soffiatori di Anfurro (frazione di Angolo terme) sono nate una serie di piccole sculture dove la pietra dialoga con il vetro.”

 

 

A – “Lavoro nel mondo della musica da quando ho vent’anni, dapprima privilegiando situazioni da band locali (in ambito rock, pop, sperimentale) per poi aprire una finestra sul mondo della produzione e composizione. In questi anni ho lavorato con artisti locali quali Ettore Giuradei, Charlie Cinelli, Dellino Farmer, Alessandro Sipolo così come con artisti nazionali, il compositore Riccardo Joshua Moretti, allievo di Nino Rota, il maestro Andrea Morricone per il quale ho creato degli arrangiamenti ritmici per i suoi brani e tra le collaborazioni che più mi danno soddisfazione vi cito Endless Tapes, con Colin Edwin e il power duo Sdang! con il chitarrista Nicola Panteghini. Attualmente privilegio l’applicazione artistica della mia musica ad altre arti e lavoro costantemente con videomakers, visual artists, performers e soprattutto con Milena, con la quale entrambe le nostre poetiche artistiche vengono elevate.”

 

Che progetti avete per il futuro?

 

“In questi tempi inesplorati di pandemia e preoccupazioni, ci viene naturale utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione per farci guidare dalla nostra creatività. Stiamo preparando i progetti di tre installazioni artistiche che verranno inaugurate nel 2021 all’interno del progetto “La memoria delle pietre”, ovvero un progetto di valorizzazione delle pietre della Valle Camonica in collaborazione con Regione Lombardia, Distretto Culturale di Valle Camonica e undici comuni. Stiamo inoltre realizzando una serie di “paper collage” ispirati al mondo onirico. Teneteci d’occhio visitando il nostro sito: www.bertapedretti.com”

 

Perché è come è nato questo progetto?

 

“Il progetto “La memoria delle pietre” è nato nel 2017 quando ci siamo presentati in Comunità Montana di Valle Camonica proponendo un’installazione artistica in pietra e musica, utilizzando materiale locale. La proposta ha affascinato il Distretto Culturale e ha solleticato l’idea di creare un progetto di valorizzazione territoriale con il fine di mettere in risalto la qualità e le caratteristiche delle diverse pietre camune. Si è così creato un gruppo di ricerca (con uno storico, un geologo, un antropologo e un foto-video documentarista) che ha riportato alla luce interessantissimi aspetti dopo diversi mesi di lavoro. Parallelamente a noi è stato affidato l’incarico di gestire e realizzare l’aspetto artistico del progetto, ovvero di creare delle installazione ambientali permanenti utilizzando le pietre dei diversi comuni coinvolti, ovvero: Vione, Vezza d’Oglio, Cevo, Capo di Ponte, Ono San Pietro, Cerveno, Lozio, Braone, Bienno, Angolo Terme e Darfo Boario Terme. Ogni installazione è composta da una scultura e da una musica che si può ascoltare scannerizzando un codice QR posto alla base della scultura. Collegandosi al sito www.lamemoriadellepietre.it ci si può fare un’idea di come è strutturato il progetto e su come raggiungere i luoghi delle installazioni. Ad ora ne abbiamo realizzate sette; l’ottava doveva essere inaugurata lo scorso 24 ottobre ma causa Covid19 è stata rimandata al 2021. E’ un peccato perché abbiamo fatto anche un percorso di avvicinamento alle pietre con i bambini delle 4e e 5e elementari e 1e medie di Angolo Terme, portandoli in cava con il geologo e successivamente facendo dei laboratori tattili e sonori in classe. Sempre collegato a “La memoria delle pietre” c’è S/TONES, festival di musica sperimentale che lo scorso anno abbiamo organizzato in tre luoghi di lavorazione della pietra. E’ stato un bel successo portare centinaia di persone in luoghi misconosciuti.”

 

Cosa vi spinge a fare quello che fate?

 

“E’ semplicemente il nostro modo di essere, di esistere. Ci fa stare bene. Ogni giorno dedichiamo parecchie ore alle nostre esigenze artistiche. Sperimentiamo componendo musica, scolpiamo, disegniamo, spesso ispirati da letture, passeggiate nel bosco e confronti con altre persone. Lasciando decantare le idee, le più concrete vengono a galla. Parte della giornata la passiamo nel nostro ufficio a fare brainstorming, a mettere insieme i pezzi che si sono generati da tale pratica sperimentale e a scriverli. E’ una parte del lavoro che se fai da solo non finisce più, anzi, spesso si rinuncia a fare perchè c’è un pensiero di fondo che riporta il fatto che l’artista dovrebbe solo far l’artista, il creativo. A noi interessa portare fuori da casa i nostri lavori finiti e non lasciar solo una scia di idee.”

 

Avete qualche messaggio o volete fare passare un concetto in merito a quello che fate?

 

“Seguiamo le nostre necessità di creare e di interpretare il mondo secondo la nostra visione. In realtà si crea una nuova visione con questo. Non abbiamo niente da insegnare, ognuno forse lo trova in sé questo bisogno espressivo. Talvolta anche nelle faccende quotidiane, dal fare alla spesa a cucinare un piatto di spaghetti. Mescolarci e captare le energie che ci vengono fornite dal nostro incontro è forse il concetto cardine del nostro operare, ma non sapremmo nemmeno come descriverlo!”

 

Il progetto di Milena e Alessandro ha un non so che di fiabesco, quasi magico, poter ammirare la magnificenza delle pietre con una musica “cucita” su misura. Se volete sentire di cosa sto parlando cliccate qui e godetevi il suono delle pietre, lasciatevi incantare da questi suoni e dalle immagini delle loro istallazioni davvero uniche e suggestive! 

 

Se volete contattarli o siete interessati a saperne di più in merito scrivete al loro indirizzo Email : info@bertapedretti.com


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