This is not Torino e il nuovo inizio per l’ex teatro Macario “La Bomboniera”

Certe volte è solo l’energia a guidarti, quella propensione a seguire l’istinto che in questo caso mi ha permesso di scoprire una realtà affascinante e piena di atmosfera creativa. Non si tratta di un modo mistico per attirare l’attenzione, dovevo solo consegnare un lavoro per una mostra e mi sono ritrovata in una specie di relitto delle meraviglie, all’interno del quale mi aspettava Massimo Gioscia che gentilmente mi ha raccontato la storia della sede di ThiS iS noT Torino e concesso una breve intervista.

 

ThiS iS noT Torino è un progetto che vuole valorizzare l’arte sommersa o dimenticata che si nasconde negli artisti torinesi e in quegli artisti che da questa città riescono a farsi conquistare e ispirare. Perché Torino è così, si tratta di una città d’arte storica e ricca di magia facile da amare ma che difficilmente ama.

 

Forti della loro idea il collettivo This iS noT Torino ha scelto di essere il nuovo spiraglio di luce per far tornare l’arte all’interno dell’ex teatro Macario che nel 1977 ha il nome La Bomboniera. Il teatro è nato grazie alla volontà e alle risorse di Erminio Macario: grande attore Torinese, elevato dalla critica a ideatore del cinema comico italiano, che conta nella sua carriera oltre cinquanta spettacoli fra teatro di varietà, riviste, commedie musicali e spettacoli di prosa. Al teatro va aggiunta la carriera cinematografica dove, negli anni sessanta, lavora anche con Totò. Si tratta di una carriera davvero incredibile se si tiene presente che prima dei diciotto anni Erminio Macario non ha potuto dedicarsi alla recitazione, per la quale sviluppa una reale passione sin da quando è piccolo, perché nato da famiglia umile.

 

Erminio Macario muore tre anni dopo l’apertura del teatro e lasciandosi alle spalle una doppia eredità che la città non è in grado di gestire. Infatti né la memoria dell’attore, né il teatro vengono ricordati o valorizzati in alcun modo. A leggerla oggi, con il peso del tempo trascorso, l’ironia della famosa frase di Macario che parlava di Torino lascia l’amaro in bocca: “ Io poi alla mia città gli ho sempre voluto bene, non l’ho mai dimenticata. Anche se qualche volta ho ricevuto un calcio nel sedere”.

Mentre Massimo Gioscia mi racconta questa triste storia ho la possibilità di vedere le macerie che ancora ingombrano il palco del teatro. Qui risponde alla mia domanda sul come mai scegliere proprio questo posto, dicendomi: “Questo posto perché no? noi ne stiamo facendo un cantiere dell’arte. Mi piacerebbe che fosse il punto di inizio per poter pensare di riattivare altri posti, altri spazi urbani ridando vita a questi luoghi dimenticati attraverso l’arte”.

 

Ed è davvero così: sembra davvero di entrare in un cantiere dove, a differenza dei cantieri classici, il collettivo This iS noT Torino offre al visitatore la possibilità di entrare e di trovare punti di vista sempre differenti.

 

Alla collettiva post covid “This is not Quarantena” (11-24 Luglio) seguono alcune personali, la prossima in calendario dal 29 Agosto al 4 Settembre è dedicata a Simone Biondo. Simone è un giovane artista autodidatta che ha intrapreso un cammino di sperimentazione attraverso la pittura su tela e su tessuto.

 

Per la prossima collettiva dal titolo “This is not a dream” bisogna aspettare il 12 Settembre e ci sarà tempo fino al 23 per visitarla.

Le mostre sono sempre ad ingresso è libero, per poterne fruire basta andare in via Santa Teresa 10 a Torino. Per tenervi aggiornati su orari ed eventi cliccare qui.