After: perché non guardare film del genere?

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Fonte immagine: Cinefilos.it

 

In età adolescenziale è normale che ci si avvicini a prodotti il cui tema principale sono storie d’amore. Siccome durante quell’età si è facilmente influenzabili, è importante che i modelli relazionali a cui i giovani vanno ad ispirarsi siano sani. Questo, però, molto spesso non accade: prima c’è stato Twilight, dove Bella rischiava la vita per poter rivedere Edward dopo essere stata lasciata da lui; poi 50 sfumature di grigio, dove Christian mette in atto comportamenti ossessivi e aggressivi nei confronti di Anastasia; ora invece c’è After, di cui a breve uscirà il secondo film in sala.

 

La trama è abbastanza basilare ed è stata letta è vista più volte: la protagonista è Tessa, una ragazza ingenua, un po’ secchiona, che incontra Hardin, un ragazzaccio dal passato turbolento noto per le sue numerose conquiste e con evidenti problemi di gestione della rabbia. Questa saga, così come le altre precedentemente citate, mette in scena un rapporto malato, in cui lui spesso maltratta la sua ragazza e tutti quelli che li circondano, è geloso a livelli ossessivi, lancia oggetti contro il muro ogni volta che litigano, mentre lei viene mostrata completamente succube e con la sindrome della crocerossina. Però, alla fine, tutto si risolve miracolosamente grazie alla forza dell’amore.

 

Questo non può che essere un pessimo esempio per i giovani, ma anche per persone più grandi un po’ ingenue, perché si va a creare l’idea di poter cambiare qualcuno semplicemente amandolo. I protagonisti maschili di queste opere vengono sempre descritti con un passato difficile e turbolento e questo giustificherebbe il loro caratteraccio, ma se qualcuno, come Hardin in After, dovesse avere dei problemi di rabbia per questi motivi, la prima cosa che dovrebbe fare, per poter avere una vita e delle relazioni sane, è andare in terapia.

 

Ricordate sempre che voi, da sole o da soli, non riuscirete mai a cambiare qualcuno con un caratteraccio e, queste storie che vi propongono, non sono storie d’amore, ma storie di rapporti malati e ossessivi e che soprattutto, mentre nei libri e nei film hanno un lieto fine, queste storie, nella vita vera, purtroppo vanno a finire sulle pagine di cronaca nera.

 


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