Quest’anno il Salone del Libro di Torino a tema Attraverso lo Specchio ha davvero meravigliato la città. La grande affluenza ha stupito positivamente e, tolte le code interminabili per i servizi igienici, la situazione è stata gestita egregiamente.
L’aria al salone
Come avete potuto assaporare dalla convivialità che ha animato le interviste che abbiamo fatto ad autori ed editori, l’aria al salone è stata frizzante e piena di voglia di esplorare. Gli autori e le autrici erano lì anche in veste di fruitori e la disposizione delle zone adibite a conferenze e incontri erano ad una distanza tale da rendere agevole sia le chiacchierate, che la consultazione dell’infinito numero di volumi presenti. La multiculturalità che dal dopoguerra ha sempre caratterizzato la città di Torino non poteva mancare al Salone dove, oltre alle sale conferenza, sono state allestite una sala internazionale e la Sala Albania, intorno alla quale ospiti e case editrici che annoverano autori dell’Est Europa hanno degnamente rappresentato una larga fetta della popolazione cittadina.
Tra Oval e Lingotto Fiere
La distribuzione intelligente delle case editrici ha permesso la creazione di macro aree per genere dove oltre ai grandi nomi è stato possibile trovare: dal self al digitale, dal fumetto all’editoria indipendente ad un incremento notevole dell’editoria per l’infanzia. L’eterogeneità si è riflessa anche nel pubblico presente che, forse anche per via del fatto che il venerdì erano presenti molte scolaresche, si è rivelato essere in larga parte giovane. Da assidua frequentatrice dell’evento posso scrivere che Il Salone del Libro post pandemia migliora di anno in anno e in questo 2023 con ben 573 stand e 48 sale sempre attive, è stato un vero mondo parallelo.
Ci sono stati davvero disordini epocali?
Fonte foto: AGI
Noi di Hermes Magazine abbiamo provato a portarvi al Salone per due giorni consecutivi ed eravate con noi anche sabato, il giorno della contestazione alla ministra Roccella, voi eravate con me per il tour delle autrici. La presentazione della ministra doveva svolgersi a partire dalle ore 13 – 13,15 presso l’ Arena Piemonte nel padiglione 2 (padiglione centrale ed impossibile da saltare nel tour). Trovo che sia stato un vero peccato che molti giornali, pur di mettere il titolone sensazionalista, abbiano montato un caso per una ventina di attivisti che avevano regolarmente pagato un biglietto. Sarebbe stato impossibile identificarli all’ingresso e inoltre si sono limitati ad urlare e sedersi per terra all’interno dell’area, senza ostacolare il gran numero di eventi che nello stesso orario si stavano svolgendo. La sicurezza ha svolto un eccelso lavoro e molti dei manifestanti sono stati identificati. Certo è stato scorretto impedire ad una persona di parlare ma qui vorrei si capisse che la portata mediatica è stata decisamente superiore all’accaduto e disallineata rispetto allo svolgimento regolare di tutte le altre attività; nostre interviste comprese.
In definitiva però è stato un vero successo, tantissimi ospiti da avere l’imbarazzo della scelta, inoltre non ha fatto in tempo a terminare che già una grande novità aleggia nell’aria: per l’edizione del 2024 si sta pensando al nuovo palazzo della regione come sede per ospitare l’evento!
Lavoro come grafica-creativa, illustratrice e content editor freelance.
Sono diplomata in grafica pubblicitaria e parallelamente ho studiato disegno e copia dal vero con Loredana Romeo.
Dopo il diploma ho frequentato beni culturali presso l’università di lettere e filosofia e parallelamente seguivo un corso di formatura artistica, restauro scultoreo e creazione ortesi per il trucco di scena.
A seguire l’Accademia Albertina di Belle Arti con indirizzo in grafica d’arte (che mi ha permesso di approfondire: disegno, illustrazione, incisione, fumetto).
Sono sempre stata interessata e assorbita dal mondo dell’arte in tutte le sue forme e dopo la prima personale nel 1999-2000 non ho mai smesso di interessarmi alle realtà che mi circondavano.
Nel 2007 ero co-fondatrice e presidente dell’Associazione Arte e Cultura Culturale Metamorfosi di Torino e in seguito ho continuato e continuo a collaborare con vari artisti e ad esporre.
L’amore per l’arte in tutte le sue forme, il portare avanti le credenze e le tradizioni familiari hanno fuso insieme nella mia mente in modo indissolubile: filosofia, letteratura, esoterismo, immagine e musica.