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Crisi dell’editoria: manca la carta

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La crisi della carta e le conseguenze che essa comporta nel mondo dell’editoria non rappresentano una novità di questi mesi: da anni, infatti, sono tantissimi gli appelli che si susseguono puntualmente da parte di associazioni e aziende per chiedere un intervento in merito.

Negli ultimi tempi, complice un rinnovato interesse alle questioni riguardanti il clima e l’energia, l’attenzione si è focalizzata nuovamente sul problema.

crisi editoria

Non si trova la carta

Manca la carta, materia prima per il mondo dei libri.

Già nel 2021 si iniziava a denunciare il fenomeno, i tempi di attesa si erano allungati rispetto al 2020 e cominciavano i primi disagi. Nel 2022, a ciò si è aggiunto anche il costo dell’energia per la produzione, inevitabilmente aumentato come tutto per tutto il resto.

Nell’editoria

Federazione Europea degli Editori ha lanciato un appello affinché i governi intervengano nella crisi che sta interessando il settore con azioni politiche mirate. Si è chiesto di attuare misure urgenti, perché anche il prezzo di copertina delle opere ne ha risentito, aumentando fino all’80 per cento.

Non sono solo i tecnici ad essersene accorti, anche i lettori hanno iniziato a lamentarsi e chiedono che le tariffe vengano calmierate. Sono numerose, infatti, le proteste messe in atto anche tramite social.

E sempre tramite social, in particolare Tiktok, Felicia Kingsley ha fatto il punto della situazione con un video in cui ha spiegato cosa sta accadendo.

@felicia_kingsley

Ditemi la vostra 👇#booktok #booktokitalia

♬ suono originale – Zia Felicia

Ebook: il futuro è digitale?

La tecnologia può venirci in aiuto: leggere grazie all’ausilio degli ebook reader è conveniente (spesso gli ebook sono in offerta a partire da 0,99 euro), è pratico e veloce (i supporti non pesano quanto i libri, sono tascabili o quasi e possono essere portati ovunque).

Il lettore potrebbe pensare che la magia della carta stampata, il profumo dell’inchiostro, il piacere di tenere tra le mani un tomo molto desiderato valgano il sacrificio economico dell’acquisto…. Ma non bisogna dimenticare che la crisi riguarda anche i libri di scuola. L’istruzione non può  e non deve divenire un lusso, ma un diritto accessibile, i cui strumenti restano disponibili per tutti.


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