“I girasoli” di Marco Valeriani – Recensione

L’autore

 

Marco Valeriani è un giornalista romagnolo appassionato di storia. Nel 2018, in occasione del centenario della fine della Grande Guerra, si è messo alla ricerca di documenti che riportassero l’accaduto. Così facendo, ha ritrovato le lettere che testimoniano le vicende del fante Getulio Giuseppe Tamburini, partito per arruolarsi poco più che ventenne. Da questa scoperta, è nato il suo primo romanzo: “I girasoli’’.

 

 

L’opera

 

“I girasoli’’ è un’opera ambientata a San Clemente in Valconca. Il libro presenta circa 150 pagine ed è edito dalla casa editrice L’infernale edizioni. La voce narrante è quella di Ada Semprini, quattordicenne. La ragazzina trascorre le vacanze estive a casa dei nonni e, curiosando per la casa, scopre le lettere dal fronte del suo trisnonno, il Caporale Adamo Bacchini. Attraverso i suoi occhi di bambina, la meraviglia si dispiega attorno a noi e, grazie alla tecnica del flashback temporale, veniamo sbalzati indietro nel tempo fino a ritrovarci assieme al soldato. Le parole dell’uomo, infatti, ci porteranno in trincea, tra la sporcizia e il sangue, al freddo e alla desolazione dell’anima dei ragazzi del tempo, costretti ad arruolarsi.

 

La Grande Guerra

 

Il racconto evidenzia in modo meticoloso le condizioni disumane dei militari durante la Prima Guerra Mondiale. Com’è noto, difatti, per quattro lunghi anni, gli eserciti di entrambi gli schieramenti furono esposti alle intemperie senza adeguato riparo, in una situazione igienica a dir poco precaria, fermi ad aspettare la morte, nascosti nelle buche in cui erano costretti a ripararsi e ad agire.

 

In conclusione

 

La chiusa finale appare ovvia e la figura della ragazzina, in alcuni passaggi, sembra distante dalla realtà vivace e disarmonica degli adolescenti.  Nell’insieme, però, l’esordio di Marco Valeriani è ben riuscito e l’attenzione notevole per i dettagli accende la voglia di leggere subito qualcos’altro dell’autore.

 

Insomma… Buona la prima!