In questo periodo storico sembra quasi che la poesia abbia perso importanza nelle nostre vite. Tra crisi economiche, guerre e malattie, sembra non ci sia posto per la bellezza. Tuttavia proverò a riportarvi un po’ di quel desiderio e di speranza in un mondo migliore elencando le raccolte di poesie da non perdere.
Dopotutto lo diceva anche Robin Williams:
Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia e ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.
(Tratto da L’attimo fuggente)
Le raccolte di poesie italiane
Fonte foto: Il Libraio
Non si può iniziare a parlare di raccolte di poesie senza citare lei, la poetessa per eccellenza: Alda Merini. Tormentata e ribelle, aveva la capacità di esprimere in pieno il disagio dell’esistenza che a volte tocca tutti noi. Questo disagio è perfettamente sublimato in Fiore di poesia, una raccolta che ci aiuta ad andare nelle nostre profondità. Per chi invece vuole indagare cos’è la bellezza, il consiglio è di puntare a La tua bocca è la mia religione, un inno di Edoardo Albinati alla donna che ama.
Fonte foto: la Repubblica
Tra le raccolte di poesie italiane, concludiamo con Chandra Livia Candiani e il suo Bevendo il tè con i morti. Può sembrare una raccolta molto tetra, ma in realtà è un viaggio nella memoria, in cui gli spiriti delle persone amate ci fanno compagnia, facendoci sentire meno soli.
I classici delle poesie
Fonte foto: Skuola.net
Per chi invece vuole mantenersi sul classico, consiglierei I sonetti di William Shakespeare. Da sempre simbolo di cultura e intelligenza, questi sonetti d’amore parlano anche attraverso i secoli, risuonando nella nostra mente e, soprattutto, nel cuore.
Fonte foto: Articoli Liberi
Un’altra tra le raccolte di poesie che mi sento di indicare sono i Cento sonetti d’amore di Pablo Neruda. La loro intensità non è mai stata davvero eguagliata negli anni. Dopotutto come si può battere la poesia del Sonetto XVII?
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
Classe 1988, padovana di nascita, veneziana di adozione. Diplomata in lingue, adoro scoprire cose nuove. Credo molto nell’importanza delle parole e del loro significato. La scrittura, per me è un mezzo per informare ed esprimere la mia creatività.