«Volare mi fa paura» stridette Fortunata alzandosi. «Quando succederà, io sarò accanto a te» miagolò Zorba leccandole la testa.
Si riparte, o almeno ci si prova. Voltando la pagina e continuando a sognare. I libri, ci sono rimasti vicini. O meglio vicinissimi in questo ultimo periodo, dove l’unica evasione che ci potevamo concedere era data dalle serie tv, dai telegiornali e dalle pagine a noi tutti più care. Quindi, come non omaggiare, con una fiera tutta rivista e rimessa a nuovo per non trasgredire alle regole anti-contagio in una Torino che si veste di carta e parole?
Cosi per la quattordicesima edizione del Salone del Libro si vuole intraprendere – insieme ai lettori, agli editori, ai librai, agli autori e a coloro che lavorano nel campo dell’editoria, attraverso un percorso denominato “Portici di Carta” , un nuovo percorso verso una cultura più ampia e di larghe vedute anche sulla nuovo modo di rassembrare gli spazi dove proporre la possibilità d’incontri tra cultori, autori e libri stessi.
A disposizione dei lettori, sparse per i portici della città ci saranno all’incirca 65 librerie e 65 editori piemontesi, suddivisi in 17 tratti tematici per raggruppare in modo omogeneo le librerie e le case editrici a seconda delle rispettive specializzazioni. Una sezione sarà anche dedicata al Libro Ritrovato, la mostra-mercato dedicata ai libri antichi e fuori catalogo, gli introvabili insomma con un totale 58 espositori.
Il progetto sulla quale si fonda l’idea del salone del libro sarà intitolato “Vita Nova” e gli incontri principali a riguardo si svolgeranno da sabato 5 a martedì 8 dicembre con oltre 150 incontri diffusi per ragionare sul futuro. Per quattro giorni alcuni dei luoghi più significativi e importanti del capoluogo piemontese daranno spazio a grandi personaggi del mondo della cultura – lectio magistralis, confronti, tavole rotonde, performance, laboratori – ampliando discorsi e riflessioni introducendo argomentazioni che possano essere da spunto anche per gli eventi avvenire.
Vita Nova sarà anche un’altra occasione, per sperimentare con le potenzialità offerte dal digitale: alla programmazione cittadina e “fisica” dell’evento verrà affiancato un palinsesto di eventi virtuali: con format dedicati ai ragazzi più giovani per avvicinarli con strumenti di ultima generazione ai libri. Verrà poi fatta una diretta streaming dove si racconterà l’iniziativa attraverso interviste agli autori e ai protagonisti dell’evento, portando il pubblico anche dietro le quinte. Tutto questo sarà poi registrato gratuitamente per offrire a chi non potrà partecipare la possibilità di vivere a posteri gratuitamente on demand, l’evento, sul canale YouTube del Salone.
L’edizione di quest’anno sarà interamente dedicata a Luis Sepúlveda. Uno degli autori di maggior spicco nel panorama contemporaneo. Persona straordinaria che ha scritto libri di grande successo, amato in Italia più che in ogni altro paese del mondo. Luis Sepúlveda, Lucho per gli amici, aveva con i lettori italiani e con l’Italia un rapporto speciale, fin dai suoi esordi e primi momenti da scrittore, e una relazione particolarmente affiatata con la città di Torino. Saranno tante le occasioni in questa edizione per omaggiarlo, con incontri e letture dedicati alla sua opera, al suo modo di scrivere e al suo amore verso la moglie Carmen.
Non solo portici…
La kermesse si terrà con eventi in loco ed eventi in digitale. Fra i più noti per queste iniziative troviamo l’Università di Torino, il Museo Risorgimento, il Polo del ‘900, la Fondazione Collegio Carlo Alberto, il Circolo dei lettori, il Grattacielo Intesa Sanpaolo, La Centrale – Nuvola Lavazza e gli spazi cittadini di Reale Mutua e Smat. Tra i primi ospiti confermati: Alessandro Barbero introdurrà una lezione sul sommo poeta Dante Alighieri. Altri nomi importanti che si susseguiranno saranno: Emma Dante, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Letizia Battaglia, Serena Vitale.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.