Buon Compleanno a Christian De Sica, che oggi compie 70 anni

Fonte foto: pagina ufficiale Fb Christian De Sica

 

Christian De Sica oggi compie 70 anni e come regalo, noi di Hermes Magazine abbiamo deciso di raccontare qui la carriera di uno degli attori più famosi d’Italia. Una carriera costruita con passione, qualche critica, ma soprattutto con personalità, e vi spieghiamo qui cosa intendiamo.

 

Buon Compleanno Christian De Sica

 

Christian De Sica è uno dei pochi, che ha deciso di seguire le orme del padre senza venire meno alla propria identità. Figlio del celeberrimo Vittorio De Sica e dell’attrice spagnola Marìa Mercader, sin da giovane decide di seguire le orme dei genitori. La strada per lui però, soprattutto all’inizio, non è stata semplice.

 

Qui in Italia, infatti, Vittorio De Sica era ed è tutt’oggi, una figura enorme, un volto ed una voce che difficilmente si possono dimenticare. Quando Christian decise di iniziare la sua carriera le aspettative su di lui erano altissime, ma soprattutto, come spesso accade in questi casi, ci si aspettava che Christian fosse identico al padre, come se il sol fatto di nutrire lo stesso amore per il cinema ed il teatro, cosa non scontata, non bastasse.

 

 

Una pretesa che però, fortunatamente, veniva imposta solo dal pubblico. Christian De Sica infatti, in una recente intervista a La Repubblica racconta: “Un padre che non mi ha mai fatto sentire il peso di quello che era. Me ne sono reso conto quando era già morto. Nella cassa seppellita a Bruxelles misero la copia di Guernica di Picasso, la partitura della Sagra di Primavera di Stravinskij e la copia di Ladri di biciclette di papà. Lì ho capito che mio padre con Rossellini aveva rivoluzionato il cinema nel mondo, con il Neorealismo. Ma fino a quel momento lì papà era un papà normale, con cui in pantofole guardavamo la partita”.

 

Christian De Sica invece con il neorealismo centra poco, ma è giusto che sia così, lui rappresenta la nuova generazione e soprattutto lui fa quello che ama. I primi passi li fa nelle balere e alle feste di piazza dove lavora, di nascosto dal padre, come comico e cantante. La musica è una componente importante per Christian De Sica, tanto che in molti non lo ricorderanno, ma ha persino partecipato a Sanremo negli anni ’70. I risultati però non sono dei migliori così inizia a fare i primi passi nel cinema e anche in Rai, come intrattenitore televisivo. Sin da subito è chiaro che Christian è un universo completamente diverso da quello del padre, ma sarà presto chiaro a tutti che seppur diverso dal padre è ugualmente unico.

 

Il successo di Christian De Sica

 

Il vero successo arriva negli anni ’80. Il primo grande successo che lo vede protagonista è il film Sapore di Mare. Il film, di Carlo Vanzina, descrive la classica estate dei giovani italiani negli anni ’60. Semplice, realistico, romantico, divertente, diventa presto un successo. Il film piace tantissimo tanto che nello stesso anno, il 1983, esce anche Sapore di Mare 2. E pensare che all’inizio c’erano dei dubbi proprio su Christian De Sica, allora giovane attore non ancora affermato. Invece la performance di De Sica conquista il pubblico. La critica invece ci va giù pesante. “Superficiale e vacuo, azzecca però una colonna sonora tutta nostalgica e “mitici anni sessanta”. Ridi e getta, non c’è dubbio. E con un modello di vita da incorniciare e voltare contro il muro. Attori spensierati e non sempre simpatici. Ha inaugurato il filone vacanziero” scrive Francesco Minnini su Magazine Italiano Tv. E’ chiaro che c’è qualcosa che non quadra quando il pubblico approva e la cultura no, ma con quel “ha inaugurato il filone vacanziero” ci ha preso eccome. Si trattava semplicemente di un cambiamento. Era il nuovo che avanzava e che rompeva gli stereotipi delle precedenti generazioni.

 


 

All’indomani del successo di Sapore di Mare, i registi Carlo ed Enrico Vanzina, infatti pensano di ricreare un film vacanziero ma invernale, su una località sciistica, per realizzare un film “natalizio”. Così nello studiare un po’ l’idea torna in mente ai due il film di Vittorio De Sica con Alberto Sordi, “Vacanze d’inverno”, dove i due attori descrivevano le vacanze di natale degli italiani negli anni ’60. Così sembra quasi scritto nel firmamento che il nuovo film natalizio, sia perché s’ispira al film del padre Vittorio, sia perché seguirà il successo di Sapore di Mare, debba farlo proprio Christian De Sica. Con lui ci sarà Massimo Boldi. Nasce così nel 1983 il primo Vacanze di Natale, il film che consacra definitivamente Christian De Sica come attore.

 

Anche in questo caso il pubblico si divide. Una parte continua a non capire e criticare il nuovo genere. La maggioranza invece va nelle sale e si diverte a guardare il film, che da allora, ogni anno, sarà nelle sale cinematografiche a Natale. Diventa per la maggior parte delle famiglie un appuntamento fisso, da non perdere al cinema, e diventa così un vero e proprio genere, una sorta di “saga”, chiamato Cinepanettone. In questi film le caratteristiche sono una comicità popolaresca a tratti anche volgare, le trame sono ricche di allusioni e spesso ripetitive, la donna è vista solo come un oggetto sessuale, gli uomini sono tutti buffoni e poco seri, e questo attira le numerose critiche sia degli esperti del cinema che di una parte del pubblico, che considera questi film spazzatura. Dall’altra parte invece c’è il pubblico che si diverte e che inizia a vedere il film come un appuntamento da non perdere, come un momento imperdibile che entra nella tradizione italiana delle vacanze natalizie.

 

 

 

Il cinepanettone così diventa quasi un fenomeno sociale che si interromperà solo nel 2006, quando la coppia De Sica-Boldi, diventata nel frattempo una delle coppie cinematografiche più longeve del cinema italiano, scoppia.

 

De Sica continuerà con i film sulle vacanze di Natale senza Boldi fino al 2013. I film sono ugualmente un successo, certo però sono diversi, ma anche il pubblico è cambiato. Una nuova generazione che ragiona diversamente, corsi e ricorsi storici, come è giusto che sia. E anche per De Sica inizia una nuova stagione professionale.

 

Il nuovo De Sica

 

Come sempre quando si chiude una porta si apre un portone, e così è stato per De Sica all’indomani della rottura con Boldi. De Sica continuerà a fare i cinepanettoni con altri partner, tutti film di successo e campioni d’incassi. I volti più famosi della comicità italiana vengono coinvolti nei nuovi film: dai fichi d’india a Biagio Izzo, da Enzo Salvi a Massimo Ghini.  Ma contemporaneamente De Sica inizia a tornare anche in tv e a recitare in ruoli diversi.

 

Recita ne “Il figlio più Piccolo” di Pupi Avati, poi torna nei cinema a Natale prima come ispettore di polizia nel film “The tourist” con Johnny Deep e Angelina Jolie, poi come ciambellano di corte nel film esordio di Alessandro Siani alla regia “Il principe abusivo”, film che riporterà De Sica anche a teatro.

 

A teatro è il luogo in cui De Sica ha anche l’opportunità di far uscire la sua vera passione, quella per il musical, che porta in scena prima nel 2000, con “Un Americano a Parigi”, poi con “Cinecittà”, poi con “Parlami di me”, dove Christian De Sica cattura il pubblico ricreando un mondo da sogno, fatto di giochi di luci, soubrette e lui che canta e balla alla Frank Sinatra, o comunque nello stile americano, riuscendo a farlo in modo per nulla grottesco o poco credibile, ma anzi colpendo il pubblico con quello che è chiaramente la sua passione.

 


 

Oggi De Sica è indubbiamente uno degli attori più importanti del panorama italiano. A settant’anni, nella sua intervista a La Repubblica Cristian De Sica dice di lui:”Ringrazio ogni giorno della mia fortuna. Il figlio dell’attore in Italia non è amato, all’inizio è stata durissima ‘che vo’ ‘sto rompicoglioni’, ho dovuto fare una trafila dura e stupida. Ma nel mio genere sono diventato il numero uno. Papà diceva ‘questo è un mestiere che se sei il numero uno va bene, se sei il secondo o terzo diventa un lavoro da mendicanti, non fai che scendere e salire le scale dei produttori a cercare scritture’. Alla mia età è tragico”. Noi di lui invece possiamo dire che va bene la fortuna, va bene anche le possibilità, che indubbiamente sono state maggiori per uno come lui, ma a settant’anni c’è da dare a Cesare quel che è di Cesare. Christian De Sica è uno showman che con la sua simpatia, il suo charme, e la sua voce unica ha parlato agli e degli italiani. Infondo tutti noi siamo un mix di caciari, eleganti, canterini, ballerini, positivi e sempre pronti a ripartire, ma soprattutto siamo gente di passione; Christian De Sica è “solo” riuscito nell’impresa di portare un pezzo di noi italiani sul grande schermo ed è per questo che non si può far a meno di amarlo.