“La Coppia quasi Perfetta”: il nuovo thriller psicologico by Netflix

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Dal 12 marzo è disponibile su Netflix “La coppia quasi perfetta”. Si tratta di un nuovo thriller fantascientifico che unisce amore, scienza e psicologia. Tutto parte dalla promessa di un’azienda tecnologica d’avanguardia, che assicura di riuscire a trovare l’anima gemella con un test del DNA. Sarà vero? E cosa ci nasconde la CEO dell’azienda?

La coppia quasi perfetta

La Coppia quasi Perfetta è la storia di Rebecca e della sua azienda la MatchDNA, che si lancia nel mercato con la promessa di far trovare l’anima gemella tramite un test del DNA. Una scoperta sensazionale che subito attira l’attenzione di tutti. Con questa scoperta i single potranno finalmente smettere di organizzare appuntamenti dall’esito incerto. Ma non solo. Anche le coppie hanno la possibilità di avere la certezza di aver fatto la scelta giusta. Ma quali sono le conseguenze da affrontare? Bisognerà dare più peso a ciò che si prova o all’evidenza scientifica? E cosa c’entra Rebecca con l’omicidio di un uomo ritrovato nel Tamigi?

Insomma la nuova serie di Netflix ci porta in un mondo non esistente eppure così attuale, dove l’uomo è costretto a fare i conti e a scegliere tra l’affidabilità della scienza e quello dei propri sentimenti.

The One di John Marrs: motivi del successo

La Coppia quasi Perfetta è l’adattamento in serie tv del libro The One di John Marrs. Il libro è uscito per la prima volta nel 2017 e nel 2018 è uscito la sua versione italiana, edito da Newton Compton Editori, ed è stato tradotto in altre 12 lingue. Motivi del successo? Per noi ne sono tre.

Elemento numero uno è l’amore, ma non quello che sboccia all’improvviso, bensì quello che si cerca tramite l’uso della tecnologia, un po’ come in un sito di appuntamenti. Se pensate che l’accostamento amore tecnologia sia azzardato ricredetevi. Nel 2020, causa pandemia, le app di dating sono “esplose”. Inner Circle ha registrato un incremento del 151% di attività, lo stesso per Tinder, dove le conversazioni sono aumentate del 39% e persino Facebook, preso da quest’ondata di amore online, ha lanciato Facebook Dating. Insomma la pandemia ha come intensificato e consolidato l’uso della tecnologia per cercare l’amore, quindi immaginate cosa potrebbe accadere con un test del DNA.

Elemento numero due: l’anima gemella. E’ dai tempi di Platone che l’uomo non si accontenta solo di trovare l’amore, ma vuole l’altra metà della mela, la parte che lo completa. Anche nell’antica Cina c’è la leggenda simile del filo rosso che unirebbe le due anime gemelle. Insomma è una storia che non smette mai di affascinarci ma l’autore è andato oltre esplorando tutto quello che potrebbe accadere se potessimo davvero scoprire chi è la nostra anima gemella.

Elemento numero tre è l’autore John Marrs e la sua straordinaria creatività unita alla capacità di stuzzicare emozioni e logica in un ritmo che ti fa tenere col fiato sospeso. Non a caso The One è stato il suo primo best seller pubblicato in Italia, oltre ad essere un successo internazionale.

La coppia quasi perfetta: l’attuale diatriba tra uomo e tecnologia

La Coppia quasi Perfetta, oltre a tenerti incollato allo schermo fino alla fine, ti proietta sorprendentemente al giorno d’oggi, regalando a Netflix una serie davvero attuale. In un periodo in cui ci sembra trovare riparo e sicurezza solo nella scienza e nella tecnologia, si ritorna con maggiore forza al dubbio che attanaglia da sempre l’uomo moderno: le interferenze della scienza e della tecnologia sulla vita dell’uomo. Ad un anno dall’inizio della pandemia dove la tecnologia ci ha aiutato subentrando e cambiando le nostre abitudini, come per i siti di dating citati sopra per farci incontrare l’anima gemella, o per andare a lavoro in smartworking, o per andare a scuola in DAD in maniera molto più estrema dell’epoca pre covid, è spontaneo e quasi impellente chiedersi ora quanto ancora l’uomo possa continuare a vivere così la sua vita. Qual è il limite oltre il quale la tecnologia passa dall’essere utile e al disumanizzarci? Questa serie stimola sicuramente il dibattito.