“L’unico e Insuperabile Ivan” il film tratto da una storia vera, disponibile in streaming su Disney+ .

Ci sono favole che raccontano la vita, ma a volte, la vita diventa una favola. Non sempre le cose sono semplici, e le apparenze spesso ingannano, ma c’è qualcosa di innato in ogni essere vivente, umani e animali, che ci lega a questa esistenza; il sentimento.

 

Nel 1962, Ivan, un cucciolo di gorilla nato nella pianura dell’Africa centrale, venne salvato dalle mani dei bracconieri che avevano sterminato il suo branco e portato al sicuro in America, in cui per i primi anni di vita, venne adottato da una famiglia che lo amava come fosse un figlio. A tre anni però, ormai troppo grande, fu trasferito a Tacoma, Washington, dove divenne l’attrazione principale di un piccolo centro commerciale, da cui non uscì più per 27 anni. Ivan non era un animale comune, è in quel luogo lontano dalla sua natura, imparò a dipingere. I suoi quadri risvegliarono la coscienza della comunità locale, le cui proteste permisero il trasferimento di Ivan in un habitat più libero e indicato, lo zoo di Atlanta. L’arte divenne la sua chiave espressiva per comunicare con il mondo. Nel 2012, la scrittrice Katherine Applegate prese ispirazione da questa storia per creare una favola dedicata ai bambini e alla memoria dell’animale.

 

“L’unico e insuperabile Ivan” apre il sipario sullo show del docile gorilla, che ogni giorno, si mostra come la star assoluta nel piccolo tendone da circo costruito all’interno di un centro commerciale. Pochi minuti in cui deve battere il petto e gridare forte come una bestia feroce, erede di King Kong. Ivan in realtà, è un attento ed educato osservatore dall’animo sensibile, capace di stabilire una connessione con chiunque. Insieme agli altri animali del circo, accettano la loro routine come fosse la vera indole, attori apprezzati e viziati di un teatro in decadenza che umanizza le nostre ridicolezze su un pubblico che non sa più immaginare, che non sa riconoscere la magia da una maglietta esposta in un negozio. Agli animali è affidato il compito di farci tornare bambini, di sognare, ma una gabbia e pur sempre una gabbia, anche quando c’è cura e amore nel custodire. Lo sa Stella, la migliore amica di Ivan, un’anziana elefantessa troppo stanca per continuare a recitare, la cui memoria la riporta sempre alla sua origine, alla libertà che ha perso. Ivan, al contrario, si accontenta dell’indispensabile, pensando solamente a come aiutare il suo padre umano adottivo a catturare più pubblico sugli spalti per non chiudere i battenti, diventando per qualche minuto ciò che non è; più cattivo. La vita però, trova sempre un modo di cambiare, e quando al cast si aggiunge un cucciolo di elefante, tutte le attenzioni si spostano verso la sua tenerezza, gettando Ivan dal ruolo di protagonista assoluto a quello di comprimario. Eppure, il destino della piccola Ruby non sarà diverso dagli altri, reclusi dietro le sbarre ad attendere il momento giusto per il proprio numero; è ciò che la saggezza dell’anziana Stella lascia in eredità ad Ivan poco prima di morire, salvare una giovane vita dalla gabbia e riportarla nella natura. Una promessa che il Gorilla sceglierà di adempiere come un vero capobranco.

 

Il film doveva inizialmente uscire in sala, ma a causa del Covid, è stato messo a disposizione in streaming su Disney+, con un ampio cast che presta la voce agli animali perfettamente animati in digitale; da Sam Rockwell ad Angelina Jolie, Hellen Mirren, Danny de Vito, e con Bryan Craston nel ruolo del proprietario del circo.

 

“L’unico e Insuperabile Ivan” è una delle migliori produzioni originali della piattaforma, un film delicato, commovente, una favola che prende per mano i bambini ma che sa parlare agli adulti a cuore aperto. Un ibrido che tesse riferimenti sulla buffa comicità degli animali/attori di Madagascar, meno demenziali ma pur sempre alla ricerca di un posto migliore, fino alla tenera malinconia di Dumbo e la natura selvaggia de Il Grande Joe. Una storia che stimola una profonda riflessione sul rapporto egoista che abbiamo con la natura di questo mondo, l’idea che ogni essere vivente sia a nostra esclusiva disposizione, per divertirci o per riempire la nostra solitudine, addomesticandone l’esistenza. Il vero Amore però, sa anche dire addio e liberare l’altro al suo cammino, alla ricerca di sé, del proprio posto felice. Nel film gli animali parlano, ma contemporaneamente, non possono comunicare con gli umani intorno a loro, che restano indifferenti a problemi che non capiscono o che fanno finta di non vedere. Nel silenzio allora, può nascere comunque il suono dell’animo, l’espressione di un disagio attraverso i colori di un disegno. L’arte diventa il mezzo per creare un messaggio universale che abbatte le barriere dell’incomunicabilità.

 

Ivan è il simbolo della nostra umanità sopita, della gentilezza, della responsabilità, dei sentimenti che sanno cullare, occhi profondi che definiscono una natura complessa più dei denti aguzzi, essenza che pervade il bisogno di libertà d’espressione, che è necessaria in ognuno di noi, umani e animali.

 

Una favola sulla vita, quando la vita diventa una favola.

 

Voto. 4,5/5