Il 21 luglio 1939, durante lo scavo in uno dei siti archeologici a Sutton Hoo, nel Suffolk, Peggy Piggott (Lily James) ritrova un pezzo d’oro di valore inestimabile. Lo stupore di lei e di suo marito, Stuart Piggott (Ben Chaplin), sarà ancora maggiore quando a esso si aggiungeranno altri pezzi pregiati, arrivando a contare un bottino di oltre 250 oggetti tra vasi, corni, gioielli, monete, scettri, e ornamenti. Ben presto si renderanno conto di aver rinvenuto molto più dei resti di antiche rovine. Lo scheletro navale ritrovato, abbastanza grande da ospitare fino a 20 vogatori su ogni lato, è la nave funeraria di re Raedwald, sovrano anglosassone dell’Anglia orientale del VII secolo. Tale scoperta ha permesso di acquisire molte informazioni su un periodo storico – che va dalla ritirata dei Romani all’arrivo dei Vichinghi – di cui si sapeva ben poco, facendo luce anche sulla vera natura di un popolo che fino ad allora era considerato rozzo e arretrato.
The Dig (La nave sepolta), è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di John Preston, scritto in onore di uno dei reperti storici più importanti mai trovati sulle isole britanniche. Il film, diretto da Simon Stone, è già disponibile su Netflix a partire dal 29 gennaio 2021. Il nucleo principale della storia – il ritrovamento di due cimiteri anglosassoni medievali – si intreccia con l’energia sfavillante e catalizzante delle storie umane. Questa è anche la storia di Basil Brown (Ralph Fiennes), archeologo autodidatta che scopre le rovine, e di Edith Pretty (Carey Mulligan), vedova proprietaria di alcuni terreni. Grande appassionata di spiritualismo e profondamente affascinata dalle leggende locali riguardanti un presunto tesoro vichingo sepolto nelle sue terre, contatta Basil, che dovrà però fare i conti con l’opposizione dei Piggott, inviati dal «British Museum» insieme al noto archeologo Charles Phillips, restii a collaborare con un uomo senza nemmeno una laurea. Ma non finisce qui. Questa è anche la storia di un amore trascurato e di un altro che cresce in sordina, alimentato dalla cieca predisposizione umana ad abbandonare le cose già conquistate. Peggy, messa da parte da suo marito Stuart, inizia una storia d’amore con Rory Lomax, che si unisce al progetto ma le vicissitudini della vita lo portano poi ad allontanarsi.
Un altro elemento di cui tener conto è il momento storico eccezionale in cui si verificano tali eventi. Infatti la Seconda guerra mondiale, sebbene per certi versi sia molto diversa, ha investito l’umanità facendola cadere in una forte incertezza, allo stesso modo in cui oggi il Covid-19 sta stravolgendo le nostre vite. Infatti può essere significativo il fatto che il film esca proprio in un periodo così difficile, e va visto come un incoraggiamento a superare momenti difficili attraverso l’impegno e il lavoro di squadra. Questo è stato il pensiero rilasciato da Finnies in un’intervista alla BBC.
Mi sono laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli \”Federico II\” e in seguito ho realizzato varie esperienze di studio e di lavoro all’estero (Egitto, Francia, Spagna). Tornato in italia, ho inizato a specializzarmi nel settore della scrittura e dell’editoria. Dopo aver collaborato per un breve periodo con la casa editrice Einaudi, mi sono trasferito a Parigi, dove vivo tutt’ora. Al momento collaboro con la casa Editrice Italo Svevo Edizioni in qualità di Responsabile di progetti di coedizione internazionale, occupandomi di curare i rapporti con alcune case editrici francesi e di altri paesi europei ed extraeuropei. A partire dal mese di settembre 2020 scrivo per Hermes Magazine, di cui sono anche responsabile della sezione libri.