Ambientata nell’hinterland di Milano, Zero racconta la storia di un timido ragazzo di origini africane. Omar anche chiamato Zero è un ragazzo italiano di seconda generazione con uno straordinario super potere: diventare invisibile, ma c’è da approfondirne il senso.
Piu’ che un supereroe, Zero è un eroe contemporaneo che impara a conoscere i suoi poteri quando il Barrio, il quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in pericolo. Lui è sempre stato un ragazzo timido e da sempre è abituato a sentirsi invisibile. Questo suo punto debole diventa uno straordinario superpotere che prende il sopravvento, quando incontra un gruppo di amici intenti a salvare il proprio quartiere. L’obiettivo che diventa messaggio, attualissimo, è farcela soltanto insieme. I sentimenti veri, l’amore innanzitutto, e poi il desiderio di inseguire i propri sogni, assieme alla potenza dell’amicizia sono i punti cardine su cui l’autore lavora per parlarci del futuro, oltre che dell’oggi.
Indossando suo malgrado gli scomodi panni di paladino, Zero riuscirà dunque, ad aprirsi al mondo grazie alla scoperta dell’amicizia con Sharif, Inno, Momo e Sara, e imparerà anche ad amare.
La realtà attorno a Zero è costruita meticolosamente, attraverso un’originale esplorazione della periferia milanese, un microcosmo ricco e variegato di culture lasciate ai margini del mondo, al quale si dà voce attraverso il rap, che secondo Dikele è il linguaggio espressivo che meglio rappresenta l’epoca in cui viviamo.
Antonio Dikele Distefano racconta così il progetto:
“L’idea di Zero nasce da una mia esigenza di mettere insieme diverse storie per raccontarne una. La storia di un ragazzo speciale, di un ragazzo nero, che grazie al suo super potere riesce a vedere la realtà’ che si cela dietro all’apparenza delle cose, delle persone e delle relazioni. Il rap sarà uno dei protagonisti della storia perché il rap è la lingua della nostra epoca, è capace di raccontare mondi che la gente non vede, come la periferia milanese in cui è ambientata la serie, ed è la mia lingua. ll nostro obiettivo è trovare voci locali nuove ed inedite e dare loro l’opportunità’ di raccontare le proprie storie ad un pubblico mondiale. Siamo entusiasti di collaborare con Antonio, Menotti e il pool di scrittori di Zero per portare in vita la loro visione unica in quello che sarà il primo show di supereroi nella nostra offerta di contenuti originali italiani.”
La serie si avvarrà del talento di attori di colore per raccontare le storie dei giovani protagonisti italiani. “Per me, per un ragazzo nero italiano come Zero, che deve tutto all’Italia, la cosa più bella è che questa sarà la prima serie nella quale i protagonisti sono dei ragazzi neri italiani”.