Fonte foto: akropolismilano.com
Quest’anno Castelluccio ci regala la fioritura più bella di sempre! Uno spettacolo già stupendo di per sé, difficile da immaginare ancora più bello, ma basta aprire gli occhi. Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ne fa comunicazione ufficiale all’Ansa. Gianni Coccia, uno degli agricoltori del luogo, ci spiega la rarità dell’evento: una fioritura così ricca e duratura non è un avvenimento comune, ma le condizioni particolarmente favorevoli del clima stanno permettendo un’esplosione di colori particolarmente bella e prolungata.
Ogni anno tra la fine di Maggio e la metà di Luglio l’altopiano di Castelluccio si trasforma regalando ai nostri occhi un paesaggio da togliere il fiato. Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, secondo l’andamento della stagione e i capricci del clima, i pascoli verdi vengono inondati di sfumature e profumi tanto da farci sentire improvvisamente immersi in un quadro di Monet.
I protagonisti della fioritura
Numerosissime sono le specie floreali che dipingono il Pian del Grande e il Pian Perduto e che ci accompagnano già nei sentieri che si percorrono per raggiungere l’altopiano: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle sono solo alcuni esempi della grande varietà presente nella zona. La terza e l’ultima domenica di Giugno ricade la Festa della fioritura, fissata in queste date anche se non si può conoscere esattamente il momento di massima espressione dei campi. Il periodo della fioritura è infatti influenzato dall’andamento del clima, non è quindi prevedibile con precisione, si aspetta osservando il panorama trepidanti ed emozionati in attesa dell’immancabile appuntamento annuale con madre natura.
La fioritura del Pian Grande viene spesso attribuita alla coltivazione della lenticchia, prodotto IGP di Castelluccio, ma il merito è in realtà da condividere con altre specie vegetali, da attribuire addirittura alle più detestate dai coltivatori: le piante infestanti. Proprio grazie alle loro radici infatti, presenti e intrecciate nel sottosuolo, il terreno riesce a mantenere un livello costante di umidità e a trattenere importanti nutrienti messi a rischio dal forte drenaggio tipico del suolo della zona. Le infestanti che colonizzano l’altipiano sembrano riempire i campi di una melodia sempre nuova alternando i colori secondo i periodi di fioritura così da regalare a Castelluccio un abito sempre diverso, ovviamente intessuto anche delle tenui sfumature deli fiori della rinomata lenticchia. La Senape Selvatica apre le danze con il suo giallo delicato misto al rosso dei papaveri che a fine Maggio iniziano a brillare nel sole della primavera inoltrata. Col passare delle settimane si aggiungono il Leucantemo e la Camomilla bastarda con i loro petali bianchi accompagnati dal grazioso blu, che può sfumare fino al celeste, dello “Specchio di Venere”. Nel momento di massima fioritura, tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio, si uniscono al coro i fiordalisi portando una nota di violetto a colorare la piana.
Castelluccio: l’offerta per i turisti
Anche l’afflusso dei turisti ha risentito dello splendore eccezionale della fioritura 2020. In migliaia si recano sul meraviglioso altipiano anche solo per il tempo di una passeggiata e qualche foto ricordo. È comunque possibile dare una sbirciata virtuale all’incanto dell’altipiano attraverso le webcam messe a disposizione su diversi siti web.
Castelluccio, a pochi chilometri da Norcia, oltre ad essere il fortunato scenario del meraviglioso dono che la natura ogni anno generosamente offre, è anche conosciuto come la patria degli sport all’aperto. Numerose sono infatti le attività proposte nella zona: escursionismo, parapendio, mountain bike, tiro con l’arco, ma anche passeggiate a cavallo e trekking a dorso d’asino.
La costanza della natura che ogni anno torna a regalarci emozioni e sorrisi, quest’anno così prepotente e rigogliosa, è la stessa che ha visto rifiorire Castelluccio dopo il sisma che ha gravemente compromesso la zona. Spiegatelo così ai vostri bambini: puntate il dito verso quel piccolo mare di colori e raccontategli che ogni anno l’arcobaleno scende sulla terra per ricordare agli uomini che c’è sempre una strada per tornare a fiorire.