Ci sono tante giornate che richiamano ad eventi drammatici, che ci spingono ad una riflessione almeno di un giorno su trecentosessantacinque, anche se sarebbe buona regola, pensare più volte a quello che accade nel mondo anche senza un giorno “speciale” a ricordarcelo.
E’ notizia di qualche ora fa, che è stata istituita ed approvata dalla camera in piena unanimità la proposta di legge per istituire la giornata di cordoglio nazionale per le vittime del Covid-19. E come data simbolica è stata scelto giorno 18 marzo dal prossimo anno al “per sempre”. A destare anche un po’ di sorpresa e grande orgoglio è stata la piena conferma di tutta la camera dei deputati a non negare quanto è accaduto, o minimizzarlo. Ed inoltre la data scelta, richiama alla memoria, di ogni italiano, la tragedia di una notte che ha segnato Bergamo e l’Italia intera. Il 18 Marzo scorso, infatti, l’ Italia intera seguì la drammatica processione dei mezzi di trasporto militare che conducevano i nostri defunti, fuori da Bergamo. Le immagini furono una vera pugnalata nello stomaco non solo per i compaesani delle persone che il Covid -19 si era portato via ma per tutta la nostra nazione.
In questa giornata i comuni, insieme alle scuole cercheranno di creare dei momenti di riflessione ed eventi di formazione per non dimenticare quanto è accaduto e le ormai 35 000 persone che la pandemia si è portata via. I lavoratori potranno devolvere un’ora della propria retribuzione per finanziare gli investimenti della ricerca scientifica per contrastare il Coronavirus.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.