Al GAM, Galleria d’Arte Moderna di Torino, sarà visitabile per tutta l’estate la mostra “Helmut Newton. Works” dove saranno esposte le foto più belle del famoso fotografo. La mostra iniziata il 30 gennaio scorso e poi sospesa, è tornata visitabile lo scorso 16 giugno e lo sarà fino al 30 settembre 2020.
Helmut Newton a Torino
Le foto del grande Helmut Newton sono state portate a Torino grazie alla collaborazione tra Civita Mostre e Musei e la Helmut Newton Foundation di Berlino, il cui presidente, Matthias Harder, ha curato il progetto espositivo della mostra.
Grazie a questa collaborazione potremo guardare da vicino ben 68 delle fotografie che hanno reso celebri Helmut Newton. Seguendo il percorso avremo modo non solo di ammirare le sue fotografie più belle ma di percorrere, tramite esse, la sua carriera e gli scatti che esprimono il meglio della sue capacità tecniche ed artistiche.
Il percorso espositivo si apre con il ritratto di Andy Warhol, del 1974, scattata per la rivista Vogue uomo. Lo scatto ci porta subito a comprendere alcune delle caratteristiche essenziali del lavoro di Helmut Newton che avremo modo di vedere nel percorso espositivo: la sua carriera come fotografo di scatti di moda, desiderio che aveva sin da bambino, l’incontro con personaggi di spicco della cultura dell’epoca, e la capacità di trasformare una foto in opera d’arte.
Helmut Newton
Sin da bambino Helmut Newton desiderava fare il fotografo, ma non uno qualsiasi, bensì il fotografo per Vogue. La sua carriera però non inizia subito con Vogue, bensì inizia, un po’ come tanti ragazzi fanno al giorno d’oggi per seguire i loro sogni, facendo il fotografo free lance per alcune fotografie di moda per la rivista Play Boy, nel 1948. Persevera nel suo sogno, fino a quando, nel 1961 decide di trasferirsi a Parigi ed è qui che inizia la sua carriera come fotografo di moda professionista. Inizia a collaborare con Vogue, Vanity Fair, Vogue Uomo, Marie Claire. Helmut raggiunge il suo sogno ma va oltre. Egli infatti non è un fotografo qualunque. Egli è un vero e proprio artista della fotografia. E’ uno dei pochi che, pur ritraendo personaggi famosi del tempo come Gianni Agnelli, Claudia Schiffer, Paloma Picasso, per citare alcuni, riesce a catturare la nostra attenzione non tanto sui personaggi ritratti quanto sulla fotografia in sé, intesa proprio come forma d’arte.
Che siano personaggi famosi, modelle, o i suoi nudi erotici ed eleganti allo stesso tempo, non è il soggetto che avvalora la foto, bensì è la capacità del fotografo a colpirci e a restare impresso nella nostra mente. Sono le luci, i contrasti, le forme e i messaggi irriverenti che ci lancia a stupirci e coinvolgerci. Nelle sue foto nulla è messo a caso. I corpi non sembrano umani, ma piuttosto statue, la luce del sole sembra un faro posizionato, tutto sembra seguire un piano preciso studiato e architettato dal fotografo.
100 anni dalla sua nascita
Con questa mostra il GAM di Torino vuole celebrare i 100 anni dalla nascita di questo fotografo che ha fatto la storia della fotografia. Nato a Berlino nel 1920 e morto nel 2004 a seguito di un incidente stradale, Helmut Newton, con i suoi scatti diventa immortale. Le sue foto così legate al suo tempo, riescono con la sua bravura a diventare senza tempo e a riuscire ad emozionarci tutt’oggi.
La mostra, aperta lo scorso 30 gennaio, è stata sospesa e adesso nuovamente aperta fino al 30 settembre. E’ visitabile dal lunedì e venerdì dalle 13 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 19, biglietti acquistabili sino ad un’ora prima della chiusura. Martedì, mercoledì e giovedì è chiuso. Costo del biglietto 10€.
Laureata in lingue, sono approdata nel bellissimo mondo della comunicazione e marketing. La mia storia preferita da piccola era L’isola del Tesoro e da grande porto ancora dentro di me quella smania di scoprire mondi nuovi e di percorrere strade poco battute, qualità che trasferisco anche nel mio lavoro. Da maggio 2020 sono sbarcata in Hermes Magazine, dove in qualità di editor ho l’occasione di poter condividere le mie scoperte ed interessi. Siete pronti a venire con me nella mia prossima avventura?