Foto di Fabiana Lo Coco
“Bologna è una regola”, canta Luca Carboni. E quando senti questa frase la domanda sorge quasi spontanea: perché? Non è semplice spiegarlo a parole, bisognerebbe andarci di persona per capirlo. Basti pensare anche a quante canzoni siano state scritte facendosi ispirare dal capoluogo emiliano. Un motivo dovrà pur esserci, voi non credete?
Ciò che più sorprende è che non è neppure necessario trascorrerci troppo tempo per capirlo. Occorre un giorno soltanto per restarne affascinati e aver voglia di tornarci ancora. Ecco quindi che in questo articolo cercherò di riassumervi alcuni motivi per andare a visitare Bologna almeno una volta nella vita. Senza per forza dovervi prendere chissà quanto tempo per farlo. Vi basterà anche un solo giorno che, credetemi, resterà scolpito nel vostro cuore per sempre.
Perdersi a Piazza Maggiore
Conosciuta anche come Piazza Grande come la canzone dell’immenso Lucio Dalla, è la piazza principale della città. Vi ritroverete direttamente catapultati nella sua storia millenaria, con le mura dal tipico tratto medievale. Visitate la Basilica di San Petronio e quella di Santo Stefano e lasciatevi incuriosire dalla storia della Torre degli Asinelli e della Garisenda. Non perdetevi per nulla al mondo la bellezza della magnifica fontana del Nettuno, uno dei punti di riferimento della città. A dire il vero le cose da vedere in Piazza Maggiore sono davvero tantissime, ci si perde letteralmente.
Foto di Fabiana Lo Coco
Passeggiare sotto i portici
Forse non lo sapete, ma Bologna vanta un record davvero incredibile: è la città con più portici in Italia. Pensate infatti che solamente nel centro storico si contano ben 42 km, mentre nell’intera città superano i 60 km. Passeggiando sotto i suoi famosi portici, respirerete a pieno l’atmosfera tipica bolognese tra negozi, bar e locali di diverso genere.
Foto di Fabiana Lo Coco
Gustare i piatti tipici
E a proposito di locali, non potete certo andare a Bologna senza gustare i suoi sapori tradizionali. Anche qui, avrete veramente l’imbarazzo della scelta. Tra tagliatelle rigorosamente al ragù, lasagne, tortellini, tortelloni, ravioli, passatelli. Per non dimenticare poi i gustosissimi affettati, tra cui una menzione particolare va alla famosa Mortadella Bologna IGP. E se siete amanti dei formaggi, sappiate che siete nella patria del Parmigiano Reggiano.
Foto di Fabiana Lo Coco
Emozionarsi nella via dedicata a Lucio Dalla e Raffaella Carrà
Bologna non è solo arte e cucina, ma anche musica. Molti artisti sono nati qui e alcuni pilastri purtroppo non ci sono più. Ma la città ha voluto renderli ancora più immortali, dedicando loro un’intera via. Precisamente in via d’Azeglio potrete passeggiare a testa in su, ammirando le bellissime luminarie con i testi dell’intramontabile Raffaella Carrà. Non solo: troverete anche la Fondazione Lucio Dalla, che ha sede proprio nella casa dove viveva l’artista. E, se vorrete, potrete visitarla.
Foto di Fabiana Lo Coco
Scoprire i suoi muri poetici
So che sembra incredibile, ma a Bologna sono poetici anche i muri. Non solo per gli stupendi murales, ma anche e sopratutto per le scritte che vi si leggono. E questo non vuole essere in alcun modo un incitamento al vandalismo, ma vi basti pensare che esiste anche una pagina Instagram dedicata ai muri bolognesi che conta oltre 11.000 follower. Leggerle fa sorridere, sospirare, credere nell’amore, ridere, alleggerire l’anima. Tutte cose che fanno bene al cuore, soprattutto in tempi come questi.
Foto di Fabiana Lo Coco
“Bologna è una regola”, quindi. Decisamente sì. Una di quelle da seguire con piacere, per arricchirsi gli occhi, le orecchie, le papille gustative e anche lo spirito. Ed io spero con questo articolo di avervi fatto venire almeno un po’ di voglia di rispettare questa regola ed innamorarvene.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.