Ponza, Ventotene, Santo Stefano, Gavi, Zanone, Palmarola: sei nomi, sei paradisi nati dal mare come isole vulcaniche, dove godere di paesaggi incontaminati lambiti dal mare cristallino.
Si localizzano al largo della costa meridionale del Lazio e sono facilmente raggiungibili anche dalla Campania con traghetti e aliscafi da Formia, Anzio, Terracina, San Felice Circeo, Napoli, Pozzuoli e Ischia.
Le isole Pontine, ognuna con un’atmosfera unica e differente, offrono –oltre al sole- siti storici e panorami a perdita d’occhio.
Ponza e Ventotene, le più estese per dimensioni e abitanti, con collegamenti regolari e strutture ricettive, sono considerate tra le più belle isole italiane. La prima, situata al largo del Golfo di Gaeta, fu abitata dagli antichi romani, che costruirono un porto (ancora oggi visibile), numerose ville, acquedotti, cisterne.
Ponza
Ponza è amata per il suo mare cristallino, per la sua vegetazione selvaggia e per l’atmosfera che la rendono una delle mete balneari più frequentate durante la stagione estiva. L’isola consta di due insediamenti principali collegati tra loro, che ricoprono la sua superficie di 8 km². Frequentando le sue acque turchesi, è facile imbattersi in grotte marine raggiungibili solo via mare, come anche alcune spiagge di sabbia come quella del Frontone, la Baia di Cala Feola e l’insenatura della Parata.
Infine le case colorate, i vicoli stretti, le abitazioni di pescatori, le boutique alla moda, contribuiscono a caratterizzare l’identità di questa splendida isola.
Ventotene
Grande meno della metà di Ponza, Ventotene è l’altra isola abitata dell’arcipelago, Ha un’atmosfera più spartana rispetto alla più vivace Ponza, per chi è alla ricerca di un soggiorno tranquillo e a contatto con la natura.
Fu utilizzata in tempi passati come luogo di detenzione sia dagli antichi romani, sia dal regime fascista.
Nelle sue acque profonde sono riconosciute aree marine protette ricche di fauna e flora marina. Anche Ventotene ricorda al turista la memoria e i fasti romani con la lussuosa Villa Giulia a Punta Eolo, un’antica villa imperiale.
Palmarola
Tra le più suggestive, questa terza – per ordine di grandezza- isola pontina.
Quasi interamente disabitata, con un paesaggio caratterizzato da grotte, faraglioni, piccole spiagge e suggestive baie per cui ha guadagnato lo stato di riserva naturale protetta.
Ricoperta dalla macchia mediterranea, reca in sé antichissime memorie abitative nelle grotte rupestri di Cala del Porto, unico approdo dell’isola.
Palmarola ha un solo ristorantino aperto esclusivamente d’estate e un’esclusiva villa privata.
Gli angoli più suggestivi e poco accessibili sono: i Faraglioni dei Fucili, la scogliera delle Cattedrali e la piccola Cappella eretta in cima alla Rupe di San Silverio.
Zannone
È una piccola riserva naturale disabitata che fa parte del Parco Nazionale del Circeo. Caratterizzata dal rosso delle rocce illuminate dal sole e dal mare di un turchese scuro, Zanone ospita una comunità di caprette selvatiche che pascolano libere sugli scogli e tra le rovine dell’antico Monastero cistercense di Santo Spirito.
Santo Stefano
Riserva naturale e area marina protetta, situata in prossimità di Ventotene, è stata per anni colonia penale. Attraverso un impervio sentiero, infatti, si può far visita all’ex istituto carcerario ormai in disuso.
Gavi
La più piccola delle isole pontine è raggiungibile in barca, anche se non a un vero porto. É un’isola privata con un ambiente naturale selvaggio, abitato perlopiù da animali (conigli selvatici).
Ma per una visita che renda indimenticabile l’esperienza di viaggiatore alle Isole Pontine, non si potrà fare a meno di ammirare le spiagge più belle:
Baia di Frontone, Ponza
Chiaia di Luna, ponza
Spiaggia di Bagno Vecchio, Ponza
Cala del Porto, Palmarola
Cala Nave, Ventotene
Cala Battaglia, Ventotene
Cala Felci, Ponza
Punta Eolo, Ventotene
Avvocato, cuciniera affettuosa, amo i tacchi e i mandorli in fiore. Piccola, ma solo fuori.