Le vie cave tra Pitigliano, Sorano e Sovana

La Toscana del sud ci regala luoghi suggestivi legati al passato. Meta ideale per gli amanti del trekking, della storia antica e dell’archeologia le vie cave non possono restare inesplorate.

Parliamo della provincia di Grosseto dove la zona fra Pitigliano, Sorano e Sovana, zona che sorge nella nota area del tufo, nasconde delle vie incantevoli dove natura e uomo con l’aiuto del tempo hanno creato percorsi ricchi di mistero.

Le vie cave etrusche

Le vie cave vengono chiamate vie etrusche. Furono proprio gli Etruschi, infatti, a scavare il tufo per creare queste strade. Questi divennero veri maestri nella manipolazione di questa roccia estremamente lavorabile. Per spaccarla utilizzavano la tecnica egizia. Praticavano dei fori riempiendoli di cunei di legno secco che poi venivano riempiti di acqua.  Il legno impregnato di acqua si dilatava e rompeva la roccia.

Queste affascinanti strade sono innumerevoli, apparentemente simili ma in realtà hanno caratteristiche differenti. Si estendono da un minimo di poche centinaia di metri fino ad un chilometro. La loro profondità varia fino ad un massimo di 25 metri circa. Originariamente erano meno profonde. Ma l’erosione dovuta ai fenomeni atmosferici e il continuo passaggio degli animali hanno reso, con il tempo, il manto stradale sempre meno praticabile e per questo la necessità di continue manutenzioni e miglioramenti comportavano inevitabilmente l’abbassamento del livello.

Con il trascorrere dei secoli la natura sembra aver preso il sopravvento e la caratteristica che rende questi luoghi tanto affascinanti quanto mistici è proprio la vegetazione che si è insediata all’interno e che incornicia perfettamente le pareti rocciose che li delineano.

Gli scacciadiavoli

Fonte foto: maremma

Percorrendo le vie cave è possibile imbattersi in piccole caratteristiche nicchie chiamate scacciadiavoli. Queste nicchie nacquero in seguito a leggende e racconti riguardanti persone che in passato avevano  incontrato per queste strade esseri demoniaci, spiriti o streghe. Per allontanare queste presenze furono scavate lungo le vie queste piccole nicchie con all’interno dipinti immagini sacre che però con lo scorrere dei secoli sono scomparsi lasciando soltanto gli incavi nella roccia.

Le funzioni originarie

Le vie cave vengono tutt’oggi utilizzate ma quale fosse la loro funzione originale non è ancora stato accertato. Sono state avanzate due ipotesi.

La prima ipotesi, quella che sicuramente trova maggior fondamento, riguarda la funzione stradale. Si pensa che gli Etruschi abbiano scavano delle strade all’interno del tufo per creare dei percorsi più brevi. Si pensa alla rilevanza strategica nel commercio.

La seconda ipotesi si basa sulla funzione rituale. Si ipotizza che queste vie fossero state percorse da processioni, o comunque da riti legati al culto dei morti. La vicinanza di queste vie alle necropoli etrusche avvalora la tesi di strade di accesso ai luoghi dedicati ai defunti.

Le vie cave di Sovana

Sovana vanta due fra le vie più suggestive della zona.

Una è la via cava de il Cavone. La più spaziosa in assoluto con i suoi 4 metri di larghezza. Questo la battezza come la più semplice da percorrere sia per la sua comoda ampiezza che per la qualità del fondo stradale. Tutt’oggi è ancora molto utilizzata dagli abitanti della zona per raggiungere i campi. Questa via si trova nei pressi del sito archeologico che comprende la necropoli di Sovana e la tomba di Ildebranda.

Fonte foto: tripadvisor

Un’altra via cava caratteristica di Sovana è quella di San Sebastiano. Questa è la via più profonda, arriva fino a 25 metri di profondità. E’ particolarmente suggestiva per le sue pareti strette e alte da qui il cielo si intravede appena attraverso la vegetazione. Da questa via è possibile raggiungere un oratorio rupestre medievale.

Le vie cave di Sorana

Una delle più incantevoli vie di Sorana è la via cava di San Rocco. Parte dalla chiesa di San Rocco e scende lungo il fiume Lente. La via è particolarmente tortuosa e ricca di muschio e felci. Lungo la via è possibile notare, oltre i frequenti scacciadiavoli anche canali di scolo dell’acqua.

Fonte foto: grossetonotizie

Questa strada è stata l’unica che collegava Sorano a Sovana fino a meno di un secolo fa. Solo negli anni 30 fu realizzata la strada attuale.

Le vie cave di Pitigliano

La via cava più lunga è quella di Pitigliano. La via cava dei Fratenuti. Si estende circa 1,5 km. Caratterizzata da alte pareti verticali e da una canaletta centrale di scolo delle acque. Nella parte più alta vi è una necropoli ed è possibile notare lungo il cammino dei simboli e dei segni sulle pareti.