Melfi, cosa vedere nella città misteriosa

Melfi, cosa vedere nella città misteriosa

Fonte foto: wikipedia.org

Melfi è una cittadina della Basilicata affascinante e ricca di mistero, dal momento che le circostanze della sua fondazione non sono ancora state chiarite del tutto dagli storici. Pur essendo un piccolo borgo fiancheggiato da una zona industriale di un certo rilievo, in cui si trova anche una fabbrica automobilistica del gruppo FCA, Melfi offre monumenti incantevoli, che renderanno la visita alla città un’esperienza quasi magica.

Scopriamo insieme le sue bellezze architettoniche e naturali.

La storia di Melfi

La cittadina è da sempre un crogiolo di tante popolazioni diverse. La sua fondazione è avvolta dal mistero, visto che non è ancora stata fissata la datazione di nascita, né è chiaro se la città sia stata creata dagli antichi greci oppure dai romani. In ogni caso, la zona era già abitata ai tempi del neolitico; dopo la caduta dell’Impero Romano, la città venne occupata prima dai Bizantini e poi dai Longobardi.

Melfi, cosa vedere nella città misteriosa

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Con l’arrivo dei Normanni, Melfi raggiunse il suo massimo splendore; la regione, tuttavia, era assai instabile, perché dopo i normanni si succedettero diverse dominazioni, dagli Svevi agli Angioni, dagli Aragonesi agli Asburgo, fino ad arrivare ai Borboni. La città subì con il trascorrere dei secoli numerose peripezie, come insurrezioni civili, il dilagare della peste e due spaventosi terremoti, uno nel 1851 e uno nel 1930.

Gli splendidi monumenti della città

Melfi vanta splendidi monumenti, che faranno la gioia dei visitatori. Il principale è la magnifica cinta muraria, intatta e completa dei torrioni di avvistamento, che circonda per intero il centro storico della città.

A raccogliere il maggior numero di turisti è il castello di origine normanna, che racchiude il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, costruito nei pressi del monte Vulture su una collina che domina il borgo antico. Il fortilizio fu adoperato come residenza da Federico II di Svevia, che proprio qui promulgò le Costituzioni melfitane, la più importante opera legislativa del medioevo. Il castello, composto da otto torrioni tra cui la Torre dell’Orologio, espone oggi al proprio interno reperti del VII-III secolo a.C. e il noto Sarcofago di Rapolla, opera in marmo realizzata in Asia Minore nel II secolo.

Melfi, cosa vedere nella città misteriosa

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Un altro monumento di rilievo della città è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in origine costruita dai Normanni ma rimodernata nel XVIII secolo in stile barocco, il cui interno, a tre navate, è decorato con un magnifico soffitto a cassettoni dorati. Da non perdere, infine, la cripta di Santa Margherita, una chiesetta rupestre scavata nel tufo vulcanico e abbellita da stupendi affreschi di epoca medievale.

Le bellezze della natura

L’area del Vulture che circonda Melfi è una delle zone più belle, dal punto di vista naturalistico, del territorio lucano, visto che l’origine vulcanica della zona garantisce una vegetazione fitta e rigogliosa. Gli amanti delle passeggiate in mezzo alla natura non devono perdersi i Laghi di Monticchio, che sorgono al posto del cratere del vulcano spento; sui fianchi del cratere, in posizione ardita, spicca l’Abbazia di San Michele Arcangelo, costituita da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e una cappella dedicata al santo da cui il complesso trae il nome.

La zona di Melfi è un Paradiso per gli amanti del trekking e del ciclo turismo; sarà un piacere compiere delle passeggiate in questo territorio in qualsiasi stagione dell’anno, compreso l’inverno, in cui si potranno fare delle bellissime escursioni con le ciaspole.