Quando la doppia linea compare sul test di gravidanza gioia e commozione prendono il sopravvento. Si corre ad eseguire tutti gli esami e i controlli di routine, si comunica la lieta novella a parenti e amici, si parte con i festeggiamenti. Ma la prima domanda a cui far fronte è: come si chiamerà?
Per i futuri genitori, la scelta del nome del piccolo fagiolino che inconsapevole cresce nel ventre della sua mamma, diventa una vera e propria missione. E allora via con le liste, le spunte, le consultazioni e le selezioni.
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Il bambino o la bambina porterà il nome da noi scelto per tutta la vita. E questo carica di non poca responsabilità. Come sceglierlo?
In bilico fra tradizione e innovazione
Fin da tempi immemori, la tradizione vuole che il primogenito di una famiglia prenda il nome del nonno paterno e il secondogenito del nonno materno. Un segno di rispetto nei confronti dei propri genitori ma l’antica motivazione risale soprattutto alla necessità di assicurare nel tempo la continuità del nome del capostipite di famiglia. Questa tradizione conosciuta come leitname ha origini antichissime legate soprattutto a nomi importanti e stirpi di alto rango.
Tradizione che dall’inizio del secolo scorso è arrivata fino ai nostri giorni. Ancora molte coppie decidono di onorare i propri genitori dando ai nipotini il loro nome. Ma nel corso degli ultimi cinquant’anni questa tendenza ha subito un importante battuta d’arresto lasciando spazio alla libera scelta da parte delle giovani coppie ispirate dalla voglia di cambiamento, dall’ originalità e dalla propria fantasia. Ed i nonni, sempre più moderni, magari legati anche alla generazione dei primi anni ’70, un po’ figli dei fiori, ribelli e rivoluzionari, hanno abbracciato con serenità questa nuova corrente di pensiero lasciandosi anche trascinare dall’entusiasmo per la scelta dei nomi più belli.
Ispirazioni da fiocco rosa
Quando il fiocco nascita si tinge di rosa le ispirazioni per la scelta del nome sono davvero innumerevoli.
Muse ispiratrici indiscusse sono le principesse e le protagoniste dei film animati Disney. Nel corso degli anni non hanno mai perso il loro fascino e, ancora oggi, sono costantemente presenti nelle classifiche di gradimento. Alcuni di queste addirittura si posizionano anche quest’anno fra le prime posizioni dei nomi più gettonati. Vediamo insieme quali sono.
Sofia: è il nome più gettonato sin dal 2010 e si è riconfermato il nome più diffuso in Italia anche per il 2022. Sofia il cui significato è “saggezza, sapienza” è la protagonista di una serie animata di produzione Disney “ Sofia la principessa” che racconta le vicissitudini di una bambina la cui vita cambia quando sua madre sposa il Re.
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Aurora: il nome della protagonista de “La bella addormentata nel bosco” il cui significato è “luminosa, splendente” si posiziona al secondo posto fra i nomi più diffusi per le bambine.
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Alice: sull’ultimo gradino del podio ritroviamo ancora un nome di un personaggio storico dell’animazione Disney. Privo del suo “paese delle meraviglie” Alice resta uno dei nomi più gettonati per le bambine italiane.
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Non presenti nella top ten ma in crescita di gradimento ci sono:
Elsa: un nome antico, variante tedesca del nome Elisabetta, salito alla ribalta grazie alla protagonista del fortunato film d’animazione Disney “ Frozen, il regno di ghiaccio”. Anche Anna, nome dell’altra protagonista ha visto aumentare le sue preferenze.
Per i fiocchi rosa, la tendenza verso la scelta di nomi stranieri è meno rilevante rispetto ai maschietti ma comunque in ascesa. In molti si sono lasciati affascinare dal nome Jasmine, che in persiano antico significa “Gelsomino” , nome della protagonista femminile di “Alladin”.
Anche Merida, nome della protagonista di “Ribelle” dalla rossa e riccioluta chioma e Tiana protagonista de “ La principessa e il ranocchio” sembrano aver stimolato l’interesse e il gradimento dei genitori nell’ultimo decennio.
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Tendenze per i fiocchi azzurri
Per quanto riguarda la scelta dei nomi per i maschietti, la tendenza, almeno in Italia, non si lascia scalfire da nomi di personaggi ispirati a protagonisti del mondo Disney.
Il trend negli ultimi anni sembra essersi assestato e i nomi scelti per i maschietti nel 2022 restano sempre i più gettonati di sempre.
Leonardo resta il nome preferito per i fiocchi azzurri italiani, a seguire Francesco, che da qualche anno ha perso il primato in classifica, Gabriele, Lorenzo e Alessandro.
Sempre più in crescita la tendenza per i nomi di origine straniera. Primo fra tutti Nathan che colpisce per il suo significato, dono del Signore, sempre attuale da più di vent’anni Michael e ancora Kevin. Sale il gradimento nei confronti di nomi mitologici come Leone, il gigante che lottò contro Ercole, Enea ed Ermes fra i più gettonati.
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Ma anche per i maschietti, seppur lievemente, si fa sentire l’influenza Disney. A differenza di quanto si possa pensare non sono solo i romantici nomi dei tanto agognati principi azzurri a fare da padroni nelle scelte bizzarre dei futuri genitori, ma a furore di popolo si fanno strada nomi ispirati ai fumetti e ai supereroi Marvel di produzione Disney. Questa tendenza ha preso prepotentemente piede negli Stati Uniti dove sempre più diffusi ritroviamo Filippo, Kristoff, Rey, Steve e addirittura Thanos, ma anche in Italia qualche fan più accanito sembra essersi lasciato trasportare dal trend del momento.
Sono una mamma felicemente impegnata e iperattiva. Ma questo non mi impedisce di dedicarmi alle mie grandi passioni. Sono una viaggiatrice ossessiva compulsiva. Viaggio in camper e la natura è il mio elemento. Amo la musica, i libri, il cinema. Sono una sportiva e lo sport è una delle mie più grandi passioni. La scrittura fa parte di me sin dai tempi dell’adolescenza, quando fra le pagine di un diario segreto era possibile scoprire la vera me con i sentimenti più profondi.
Il mio pensiero positivo? Mai abbandonare i propri sogni in un cassetto. Possiamo conservali con cura senza mai rinunciarvi. Tante volte mi sono fermata a riflettere e altrettante volte mi sono reinventata per partire con un nuovo progetto, una nuova sfida.
” nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”