Montegrifoldo: un borgo sospeso tra tempo e spazio

Sul crinale che divide la valle romagnola del Conca e la piana marchigiana del Foglia, su una ripida linea di confine, si erge Montegridolfo. Data la sua importanza strategica, lo storico borgo fortificato venne conteso nei secoli fra il Ducato di Montefeltro e la Signoria dei Malatesta. Il suo nome non è forse troppo noto al di fuori della provincia di Rimini, eppure si tratta di un piccolo gioiello in cui bellezze storiche e incantevoli scorci paesaggistici si amalgamano alla perfezione.

 

Dopo secoli di tranquillità, durante la Seconda Guerra Mondiale, Montegridolfo fu centro di parecchi scontri tra le truppe tedesche e gli Alleati che ne devastarono il territorio. Il borgo ne uscì in gran parte danneggiato e rimase tale fino agli anni ’80 quando, grazie all’impegno degli enti pubblici e privati, si decise di procedere al restauro per riportarlo al suo antico fascino. Tali restauri ne hanno fatto uno dei borghi medioevali meglio conservati di queste terre. Il colore caldo dei mattoni contrasta con il verde rigoglioso delle colline, tutto sembra essere sospeso nel tempo e nello spazio in attesa di essere riscoperto e rivissuto. Inoltre, il recente restauro del borgo, non ha alterato la struttura urbanistica, restituendo comunque ad abitanti e visitatori una ricostruzione accurata ed esteticamente gradevole dell’abitato medievale, tanto da meritare la prestigiosa etichetta che lo include fra i “Borghi più belli d’Italia”. Montegridolfo, così abbellito e rivalutato, è ora una mèta ideale per chi, insieme ai monumenti storici, vuole rilassarsi in un ambiente ricco di quiete e proposte culturali di livello, come le rassegne musicali e le esposizioni museali. Il borgo presenta una pianta poligonale controllata da quattro torri e mura a sbalzo con un caratteristico torrione all’ingresso dell’abitato. Uno dei luoghi più incantevoli di Montegridolfo è Palazzo Viviani, dimora storica del borgo e centro direttivo di un albergo diffuso che coinvolge le varie abitazioni del centro. Palazzo Viviani vanta camere caratteristiche dal sapore medievale, senza trascurare il minimo dettaglio.

 

Un altro luogo importante a Montegrifoldo è il Museo dei Goti. Scendendo dal paese e seguendo le indicazioni che conducono al Museo dei Goti si osserva il luogo della battaglia di Montegridolfo e dello sfondamento delle difese tedesche. Il Museo nato nel 2002 è un luogo ricchissimo di storia e cimeli bellici donati in gran parte dai cittadini di Montegridolfo. I residui bellici risalgono alla Seconda guerra mondiale, quando i tedeschi approntarono la linea difensiva Gotica per ostacolare l’avanzata delle truppe alleate. Entrando in questo luogo e leggendo gli stampati di propaganda ci si lascia prendere da una forte emozione che riporta a tempi molto duri e il sentimento dominante che pervade il visitatore è l’apprezzare l’importanza di custodire la pace tra i popoli. 

 

All’interno del borgo, gli abitanti vivono il cadenzare della quotidianità nel rispetto delle tradizioni e del buon vivere, cercando di farsi memoria di un antico territorio. Una curiosità è lo sport che tanto amano i cittadini di Montegridolfo: il gioco delle bocce, tant’è che la squadra di Montegridolfo è riconosciuta a livello nazionale e vanta vari campioni in questa disciplina.

 

Passeggiare tra i suoi caratteristici dedali di viuzze ‒ su cui si affacciano edifici e casupole, in cui gli angoli fioriti, le locande lontane dal caos del mondo racchiudono il visitatore in un dolce silenzio ‒ crea un’atmosfera protetta dallo scorrere del tempo dove restare sintonizzati sulla meditazione e il relax, assecondando ritmi docili che restituiscono una preziosa pace interiore. Montegrifoldo, infatti, si può definire un’oasi di pace e serenità: circondato da uliveti storici, viti e allori che punteggiano un orizzonte contornato da dolci colline e paesaggi mozzafiato, è una mèta poco conosciuta, ma assolutamente da non perdere.