San Miniato

San Miniato: una perla della Toscana dal gusto fiabesco

Che la Toscana sia terra di meraviglie non è certo un segreto. Eppure, esistono tanti piccoli borghi ancora poco conosciuti rispetto ad altri, tutti da scoprire e da vivere. Uno di questi è San Miniato, un paesino di poco meno di 28000 abitanti che si estende su un colle fra Pisa e Firenze, proprio nel cuore della regione che ha dato i natali ai più grandi poeti e artisti italiani.

Proprio per la sua posizione strategia a metà strada fra le due città, in epoca medievale San Miniato fu teatro di molteplici conflitti bellici, fino alla definitiva conquista fiorentina. A oggi, si erge come uno dei borghi artistici più belli della Toscana, ma anche come centro economico e industriale del Distretto del cuoio e luogo d’eccellenza del tartufo bianco.

Scopriamo subito cosa visitare in questo borgo incastonato su un colle che sembra uscito da una fiaba.

Torre di Federico II

Simbolo indiscusso di San Miniato, la Torre di Federico II ha origini antichissime: nell’XI secolo il borgo fu scelto come centro di controllo di tutta la Toscana e Ottone I – duca di Sassonia, re dei Franchi e Imperatore dei Romani – decise di far costruire delle imponenti mura difensive da attacchi esterni. Successivamente Federico II di Svevia, uomo molto colto e amante della cultura, fece erigere una torre proprio sul punto più alto della città, chiamandola Torre di Federico II in suo onore.

Osservare San Miniato da questa imponente torre non ha prezzo: si può godere di un panorama a 360° sull’intera vallata circostante, respirando la fresca brezza toscana e assaporandone ogni aspetto sensoriale.

San Miniato

Fonte foto: discoversanminiato.it

Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio

Principale luogo di culto di San Miniato, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio si erge sulla Piazza Prato del Duomo, l’area dell’antica cittadella, sovrastata dalla rocca e dalla Torre di Federico II. Insieme al Duomo, al Palazzo Vescovile e al Palazzo dei Vicari Imperiali costituisce il nucleo più antico della città.

La Cattedrale è celebre per due fatti in particolare: il primo riguarda la sua facciata enigmatica realizzata in stile romanico pisano; rivestita di mattoncini e costituita da 26 bacini ceramici decorati, la disposizione degli elementi della facciata fa pensare ai Carri dell’Orsa orientati verso la stella polare. Il cristiano rappresenterebbe il pellegrino-navigante che viene guidato nel suo cammino dalla Chiesa (stella polare) e dal cielo (i Carri) verso il paradiso. L’interno, invece, è tutto in stile architettonico neo-rinascimentale con decorazione barocche.

Il secondo fatto riguarda una strage avvenuta nel 1944: il 22 luglio 1944 una bomba caduta proprio sulla Cattedrale uccise accidentalmente 55 persone assembrate in preghiera al suo interno.

San Miniato

Fonte foto: m.visittuscany.com

Palazzo Vescovile e Palazzo dei Vicari Imperiali

Accanto alla Cattedrale, sempre in Piazza Prato del Duomo, si ergono i due antichissimi edifici del borgo: il Palazzo Vescovile e il Palazzo dei Vicari Imperiali. Il primo fu costruito intorno al XIII secolo per ospitare il Vescovo di San Miniato, mentre il secondo rappresentava la residenza dei Vicari dell’imperatore, ossia coloro che si occupavano di controllare e amministrare la città.

A causa delle intemperie e degli eventi storici che si sono succeduti nei secoli, i due edifici hanno subito numerose ristrutturazioni; ancora oggi, infatti, è possibile notare una netta differenza fra la facciata settentrionale e quella meridionale.

San Miniato

Fonte foto: viaggiatricecuriosa.it

Culla del tartufo

Ma non solo arte: San Miniato, infatti, è la culla di un pregiato prodotto della terra: il tartufo bianco. In particolare, quello delle colline sanminiatesi prende il nome di Tuber Magnatum Pico, “Cibo dei Re“, ed è possibile trovarlo a pochi centimetri di profondità in un numero limitato di aree prescelte dalla natura.

San Miniato

Fonte foto: italiaatavola.net