Fonte foto: Giallo Zafferano
Potrà sembrare una semplice omelette, ma il filoscio è un piatto tipico napoletano, molto ricco e dal sapore unico. Questa specie di frittata presenta due caratteristiche: la prima riguarda il fatto che diventa filante, in quanto la mozzarella all’interno si scioglie lentamente durante la cottura; la seconda è la sua forma allungata.
Storia
Pur essendo un piatto povero, quello che viene chiamato la “marenna dei fravecatori”, cioè la merenda che preparavano le mogli dei lavoratori da portare come pranzo sui cantieri, il filoscio ha una storia antica che risale al regno di Carlo V di Spagna e diventò il piatto preferito del re durante il suo soggiorno alla Certosa di Padula in provincia di Salerno.
Molte ricette della cucina partenopea traggono origine dagli chef francesi, i Monzù, arrivati a Napoli durante il regno borbonico. Quindi o’ filoscio è una frittata di uova, con forma allungata, imbottita di mozzarella.
Il classico filoscio è quello che presenta la c.d.mbuttunatura con la mozzarella, ma è possibile aggiungere due fette di salame o di prosciutto cotto se sono avanzati in frigo.
Ingredienti per due persone:
- 4 uova
- 200 g. di mozzarella a fette
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Parmigiano
- Un filo di olio extravergine di oliva
Procedimento
Sbattere energicamente le uova, aggiungere il parmigiano, un pizzico di sale e il pepe. Nel frattempo ungere la padella con un filo di olio e farla scaldare, poi aggiungere il composto delle uova a fuoco molto lento per non far bruciare la parte inferiore del filoscio. Questa frittata va fatta cuocere su di un unico lato, quindi non va girata. Poi si aggiungono le fettine di mozzarella (meglio se sono del giorno prima) su un lato della frittata, quindi il composto lo si piega successivamente per farlo chiudere e si attendono pochi minuti per la cottura.
Il filoscio è pronto e può essere servito in tavola.
Carlo Pisani Massamormile, napoletano, classe 1963, è laureato in Economia e Commercio e dottore commercialista.
Nel 2013 scrive una sua biografia dal titolo “Sei volte papà” in occasione della festa dei suoi 50 anni. Nel 2019 pubblica con la casa editrice “Il quaderno” il libro di poesie “Barca a rime”, una raccolta di poesie in rima baciata ed alternata sulle emozioni. Nel 2020 pubblica il libro di racconti “Intrighi di condominio” con la casa editrice “Il quaderno”: 17 racconti ironici e divertenti su condomini “sui generis” della Napoli degli anni 90, Nel 2021 insieme ad altri autori viene pubblicato un suo racconto dal titolo “Oltre il lavoro” nel libro” Grandi speranze”della collana “Gemme, scrittori si diventa” (casa editrice Guida); nel mese di novembre 2021 viene pubblicato il libro di poesie “Frammenti di emozioni”-poesie, fotografie,riflessioni (casa editrice Il quaderno). Appassionato di scrittura, lettura, psicologia, sport.