Foto copertina: www.siviaggia.it
Patrimonio dell’Unesco dal 2014, le Langhe piemontesi spiccano per la loro tavolozza di colori caldi, che ricoprono le sfumature dal giallo al marrone, passando per il classico colore associato alla natura, il verde. Ebbene, in questo ambiente facilmente riconoscibile dai caratteristici borghi che dominano il paesaggio dall’alto delle colline ricoperte dai vigneti, spuntano anche altri toni, decisamente più vividi e frizzanti.
Sto parlando delle installazioni d’arte contemporanea dell’artista David Tremlett, le quali tonalità, quasi fluo, catturano a colpo d’occhio l’attenzione dei visitatori.
L’opera più famosa e iconica di questo hub artistico è sicuramente la Cappella del Barolo (situata a La Morra): nessuno si aspetterebbe, infatti, che nascosta tra i vigneti piemontesi vi sia la chiesa più colorata d’Italia! E vi basta guardare la seguente immagine per capire cosa intendo.
Cappella del Barolo – foto tratta da www.winenews.it
Questa struttura, costruita nel 1914 come riparo per i lavoratori dei vigneti nel caso di maltempo, ha subito poi un’opera di ristrutturazione alla fine degli anni Novanta: Tremlett si è occupato degli interni, mentre le facciate esterne sono state affidate a LeWitt; i due sono riusciti a trasformare una vecchia chiesetta sconsacrata e in rovina in un iconico esempio di arte contemporanea.
Altra testimonianza del “pennello” dell’artista la possiamo trovare anche in provincia di Asti, a Coazzolo, un piccolo borgo di circa trecento abitanti. Qui, vent’anni dopo aver contribuito alla ristrutturazione della Cappella del Barolo, Tremlett ha regalato agli abitanti un altro wall drawing, decorando le pareti esterne della chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine (una struttura risalente alla fine del Seicento, con una vista mozzafiato sulle colline del Moscato).
Chiesetta di Coazzolo – foto tratta da www.mole24.it
L’ultima opera (in ordine cronologico) regalata da Tremlett ai cittadini piemontesi la possiamo trovare a Serravalle Langhe, all’interno dell’ex oratorio del paese. Si intitola Per le Langhe, ed è stata commissionata proprio dal primo cittadino. Il risultato finale risulta un perfetto intreccio tra arte antica e contemporanea: da una parte, infatti, sui muri dell’edificio campeggiano gli affreschi quattrocenteschi dall’inconfondibile stile tardo-gotico, mentre dall’altra si contrappone loro il lavoro dell’artista, che entra di diritto all’interno dell’itinerario turistico pensato per scoprire le sue realizzazioni sparse per il territorio delle Langhe.
In questo articolo, mi sono presa la libertà di citare il solo lavoro di David Tremlett. In realtà, svariati artisti hanno contribuito a rendere più colorato questo territorio, gioiello per il nostro Paese. Tra questi, cito anche Sol LeWitt, Fabio Petani e Andrea Ravo Mattoni. Tutte le loro opere fanno parte di un progetto più ampio, quello di creare un itinerario alla scoperta non solo dell’arte contemporanea – che arricchisce di nuovi colori un paesaggio, diciamocelo, già di per sé da dipinto –, ma anche delle specialità enogastronomiche e culturali delle Langhe.
Laureata in Finanza e Mercati, sono da sempre appassionata di arte e letteratura. Uno dei miei migliori difetti: divoratrice (e compratrice) compulsiva di libri – soprattutto rosa! Nel 2021 esce il mio romanzo di esordio, “Ho provato a non amarti”.