Eragoffi scommette sulla serra aeroponica

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Fonte di tutte le foto: Eragoffi.it e FineDiningLovers.it

Eragoffi, il celebre ristorante torinese guidato dallo chef Lorenzo Careggio, punta tutto sull’innovazione, scommettendo su una serra aeroponica urbana; la coltivazione aeroponica, per chi non la conoscesse, è una delle tecniche più innovative che siano state inventate negli ultimi anni in ambito agricolo.

serra aeroponica

Cos’è la coltivazione aeroponica?

Si tratta di una tipologia di coltivazione senza terreno, completamente integrabile all’interno dei contesti urbani, senza alcun bisogno di substrato. Le piante vengono sostenute artificialmente e la nutrizione avviene tramite la nebulizzazione di acqua arricchita da fertilizzanti minerali. Si tratta di un sistema rivoluzionario sia per la possibilità di aumentare le coltivazioni in città, come già detto, sia per isolare le piante da interventi di parassiti. È un sistema, insomma, di controllo agricolo. Una di quelle invenzioni che nelle rivoluzioni cinesi del secolo scorso avrebbero fatto gola, e che forse sono state pensate originariamente proprio in quei luoghi.

serra aeroponica

Il progetto di Eragoffi

Ebbene pare che Eragoffi, ristorante collocato in Corso Casale 117 a Torino, abbia riaperto il 4 giugno con una nuova sopresa: una serra urbana aeroponica, la cui realizzazione è avvenuta grazie alla collaborazione con Agricooltour.

Careggio spiega che questo è stato possibile realizzarlo grazie al tempo concesso dal lockdown. Insomma il detto “di necessità, virtù” sembra trovare in questa iniziativa una sua diretta applicazione. Con questa serra, lo chef ripensa il suo menù, con la possibilità di avere direttamente all’interno del ristorante l’accessibilità alle piante, gli ortaggi, le spezie etc.

Dice infatti Careggio:

“I mesi di lockdown ci sono serviti per lavorare e capire come arricchire la nostra offerta portando in cucina dei valori aggiunti che guardano alla sostenibilità e al non spreco senza dimenticare l’importanza che per me ha da sempre il mondo vegetale. Il menù che abbiamo realizzato insieme al mio secondo Enzo Barillà e alla brigata è variegato: ci sono sempre molte verdure, anche se spesso più nascoste di prima, ma anche tanto pesce e tanta carne che proponiamo in tagli non classici”.

Sicuramente una scelta innovativa da cui anche altri ristoratori potrebbero trarre spunto e che potrebbe segnare una svolta nella relazione tra coltivatori e ristoratori. Sono certo che non sarà la prima volta che se ne sentirà parlare. 

Il delivery di Eragoffi

Se siete lontani da Torino ma avete una gran voglia di provare la cucina dello chef Careggio, sul sito web del ristorante c’è una sezione dedicata ad Eraway, lo shop dove potrete acquistare dei box (anche fatti “su misura” per voi) contenenti un menù completo da gustare a casa vostra.

I piatti vi arriveranno “scomposti”, solo da rigenerare con l’aiuto virtuale dello chef; molto semplice da fare e con il massimo risultato da gustare. Si può scegliere tra un menù onnivoro, un menù erbivoro ed un menù pizza – anche in questo caso onnivoro od erbivoro – il tutto a dei prezzi abbordabilissimi.


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