Fonte foto: enricascielzo.com
Il bikini compie 78 anni se consideriamo la sfilata parigina il battesimo del due pezzi.
Siamo nel 1946 quando la spogliarellista Micheline Bernardini, un’italiana, sfilò in bikini di fronte a un parterre esterrefatto e scandalizzato. Nessuna modella del tempo avrebbe mai osato spogliarsi in una sfilata di moda. Louis Réard, l’ideatore del bikini moderno, dovette assumere una bellezza italiana, incontrata al Casinò de Paris per diffondere il suo scandalo. In effetti prima di vederlo sdoganato e quasi d’obbligo sulle spiagge francesi, dovranno passare quasi dieci anni.
E’ la divina BB Brigitte Bardot che a Saint Tropez e Cannes indossò il bikini, aprendo le porte del desiderio di tutte le donne, le vendite salirono alle stelle. I suoi due pezzi si possono ancora ammirare al museo dedicato al Bikini, aperto dalla fondazione Getty Images, in Germania.
Se per tutti il bikini ha 78 anni, pochi sanno che nel IV secolo era già conosciuto. A raccontarcelo sono i mosaici trovati in Villa Romana del Casale ad Enna, oggi patrimonio dell’Unesco. Si possono ammirare donne danzanti in due pezzi e persino una Venere con addosso un due pezzi dorato. Vogliamo inoltre ricordare che le donne romane non facevano sport vestite e neppure si lavavano con addosso gli abiti. Indossavano una fascia (subligaris) per coprire il seno e uno slip scosciato (subligar), non ricorda forse un bikini?
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Un vuoto temporale del bikini si ha fino al 1824, quando a dare scandalo fu una Regina.
Carolina di Barry, regina del regno di Napoli, consorte di Ferdinando di Borbone, fece sobbalzare tutta la corte per aver indossato un completo da bagno con tanto di cappello e guanti per prendere il sole di Posillipo. Nulla di strano se pensiamo che solo 50 anni dopo circa, le donne otterranno il permesso di fare il bagno in pubblico, vestite.
Coprire e scoprire parti del corpo è sempre stato legato al costume e agli usi del tempo. Negli anni del dopoguerra c’era bisogno di libertà e leggerezza e sicuramente il bikini fu davvero “più esplosivo di una bomba sganciata sull’atollo Bikini”. Forse troppo esplosivo.
La bomba sexy infatti arriva più tardi, negli anni ’70 consacrando il bikini come un non plus ultra. Lei è Ursula Andress e il suo è il bikini bianco, con cintura che ha fatto di lei la futura Bond Girl in “007 contro il dr. No” ovviamente lui è Sean Connery.
Oggi il Bikini è un capo di design, complesso o semplice, fatto con i materiali più disparati. E’ ancora amato e odiato dalle donne, un capo che ci ha spogliate e sapientemente coperte nei punti giusti, l’unica differenza è che noi lo chiamiamo costume.
Giornalista | Imprenditrice | Style Coach
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