Un’indagine condivisa da ANSA mostra come oltre 16 milioni di italiani manifesti un disagio mentale medio-grave con attacchi di ansia, stress e depressione in aumento specialmente tra le donne e i più giovani. Andando più nel dettaglio, sembrerebbe che il 10,4% della popolazione soffra di disturbi legati all’ansia che portano, nei casi più gravi, ad avere difficoltà ad affrontare la quotidianità.
Non più incoraggianti i dati relativi alla salute mentale raccolti dall’osservatorio sulle malattie rare che sottolinea che il 60% delle persone nell’ultimo anno ha sofferto di stress o si sia sentito sotto pressione. Le cause? Gli impegni familiari, le difficoltà lavorative, il poco tempo libero e i costi della vita sempre più alti. In nostro aiuto però arrivano tecniche come la mindfulness che possono aiutarci a ritrovare un buon equilibrio.
Cos’è la mindfulness
Con mindfulness ci riferiamo ad una piena consapevolezza che è l’obiettivo di questa pratica: vivere ogni momento con attenzione, senza giudizio, e con totale presenza. Affonda le sue radici nella tradizione buddhista ma oggi è spesso associata ad un ambito più clinico e scientifico. Se dovessimo provare a semplificare il concetto potremmo dire che è l’arte di fermarsi, respirare e ascoltarsi con un ritorno all’essenziale in un mondo che ci spingere a correre senza sosta.
Online si trovano corsi di minduflness digitali che possono essere seguiti da remoto: Il coach Simone Gatto offre l’opportunità di scelta tra videolezioni registrate o dal vivo online per poter ritrovare benessere ed equilibrio, dicendo addio ad ansia e stress sfruttando tutte le potenzialità del percorso e della meditazione.
Qual è lo scopo della mindfulness
Lo scopo principale della mindfulness non è “svuotare la mente” come spesso si pensa, ma imparare a osservarla. Osservare i pensieri, le emozioni, le sensazioni fisiche… tutto ciò che ci attraversa, senza reagire automaticamente.
Questo processo aiuta a sviluppare uno spazio interiore, una sorta di “cuscinetto” tra stimolo e reazione. In quel piccolo spazio c’è la libertà di scegliere in che modo rispondere, invece di lasciarsi travolgere
La mindfulness non cambia la realtà esterna, ma cambia la modalità in cui ci relazioniamo ad essa. E questo può fare un’enorme differenza: ci aiuta a gestire l’ansia, a riconoscere lo stress prima che diventi insostenibile, a restare presenti anche nei momenti difficili.
Come si mette in pratica
Non serve essere esperti né avere ore libere ogni giorno per praticare la mindfulness. Bastano pochi minuti, costanza e l’intenzione sincera di voler rallentare.
Ecco alcune semplici modalità per iniziare:
– Meditazione mindfulness. Seduti in silenzio, concentrandosi sul respiro, sulle sensazioni del corpo o su un suono. Quando la mente si distrae (e succederà!), si riporta gentilmente l’attenzione al momento presente;
– Body scan. Una tecnica che consiste nel portare l’attenzione, una zona alla volta, a tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Ottima per rilassarsi prima di dormire;
– Mindful eating. Mangiare lentamente, assaporando ogni boccone, notando colori, consistenze, odori. Un modo per trasformare anche il pranzo in un momento di connessione con sé stessi;
– Camminata consapevole. Fare una passeggiata prestando attenzione ai passi, al contatto con il terreno, al ritmo del respiro.
Perché aiuta a combattere ansia e stress
Se siamo stressati o in ansia reagiamo automaticamente: il battito cardiaco accelera, il respiro rallenta e i pensieri diventano caotici. In quel momento la mente è nel futuro avvolta di preoccupazioni, o nel passato affrontando rimpianti. Raramente, però, è ancorata nell’oggi. L’obiettivo della mindfulness? Tenerci ancorati al presente.
L’argomento ha interessato gli esperti che effettuando diversi studi hanno evidenziato in che modo la pratica della mindfulness riduca considerevolmente i livelli di cortisolo, ormone dello stress, abbassando poi la pressione sanguigna e migliorando notevolmente la qualità del sonno. Concretamente aiuta a gestire l’ansia. Alcune ricerche hanno saputo dimostrare come disturbi lievi di ansia, attacchi di panico e stress tendono a diminuire facendo di questa pratica la propria filosofia di vita.
Ma il beneficio più grande? La capacità di “stare” con ciò che c’è, persino quando è scomodo. Senza fuggire, senza combattere, ma accogliendo. E da lì, piano piano, guarire.
Nonostante la meditazione faccia parte della mindfulness i due concetti non si sovrappongono al 100%. Potremmo definire un corso di mindfulness online come un’opportunità per provare a ritrovare il proprio centro, legandosi di più al presente e capendo che ci si può fermare, concedere del tempo e ripristinare il proprio equilibrio senza farsi travolgere dalla vita.
