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62 anni fa esordivano i Rolling Stones. Ma come avvenne il primo incontro? Cosa portò Jagger a salire sul palco quella prima sera?
Luglio 1962: il primo satellite per telecomunicazioni viene lanciato in orbita, la creatività, l’arte e la moda esplodono in un mare di idee, la scena musicale internazionale e in particolar modo quella inglese è in pieno fermento.
4 amici di Liverpool hanno da poco trovato un manager e stanno per lanciare la loro carriera nei piccoli club partendo dal celebre Cavern club, sperimentando diverse strategie di immagine, presentandosi al piccolo e al grande pubblico come 4 figli dell’Inghilterra per bene, pulita, elegante.
L’incontro tra Mick e Keith
Qualche anno prima, due ragazzi, vecchi compagni di scuola alle elementari, uno di nome Mick e l’altro Keith, dopo essersi allontanati per qualche anno, si rincontrano a 18 anni, per caso, su un treno. Keith sta andando a lezione alla London School Of Economics e Jagger porta con sé, sotto braccio, un disco di Chuck Berry.
Galeotto fu quel vinile che diede inizio ad una chiacchiera spensierata tra i due amici d’infanzia, inconsci del fatto che da lì sarebbe nato uno dei più longevi sodalizi della storia della musica. Keith Richards e Mick Jagger.
Legati dalla passione comune per il blues e il rock’n’roll, iniziano a frequentare lo stesso giro di amici, al punto che, Jagger, reclutato da un certo Brian Jones in veste di cantante di un nuovo gruppo Rhythm and Blues, decide di portare con sé anche Richards.
La data storica
Il 12 luglio 1962 era una notte d’estate come tante, il neonato gruppo non aveva nome e formazione definita. Il famoso Marquee Club in Oxford Street a Londra aveva in programma una serata blues, ma la band che doveva esibirsi, la Blues Incorporated del chitarrista Alexis Korner, quella sera non potè presentarsi perché invitato per un’apparizione tv sulla BBC.
Il cantante di quella band era Mick Jagger, che, però, non partecipò al programma televisivo. Brian Jones, in compagnia di Jagger, Keith Richards, Dick Taylor, Ian Stewart, Mick Avory o Tony Chapman (sul batterista ci sono diversi dibattiti che mettono in dubbio la presenza di uno o dell’altro quella sera) si trovavano, così, al Marquee.
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Jones si lanciò nel proporre ad Harold Pendleton, proprietario del locale, di sostituire con i suoi compagni i Blues Incorporated, almeno per quella sera. E così fu. Lo stesso Jones chiamò un giornale locale, Jazz News, per promuovere il concerto e leggenda vuole che, alla domanda del redattore sul nome della band, il chitarrista rispose con la prima canzone del disco che si trovava di fianco a lui in quel momento: Rollin’ Stone.
Il 12 luglio 1962 fu ufficialmente la serata d’esordio degli anti-Beatles, il simbolo di una Gran Bretagna rock’n’roll, selvaggia, ribelle: i Rolling Stones.
Jagger-Richards oggi
Oggi, il sodalizio Jagger-Richards continua, tra alti e bassi, dopo oltre mezzo secolo di scandali, droghe e trasgressioni. Nel 2020, dopo la profetica “Living in a Ghost Town” uscita durante il lockdown, i Rolling Stones ci hanno regalato una perla inedita, “Criss Cross”, scritta e registrata nel 1973 e mai pubblicata.
Si trattava, infatti, di un outtake di “Goats head soup”, uno degli storici album della band. Criss Cross è stato poi dallo scorso settembre 2020, uno dei dieci brani, tra versioni alternative e tracce inedite, che hanno composto la riedizione speciale dell’album anni ’70 Goats Head Soup.
Le ultime uscite
Lo scorso anno la band di Jagger ci ha regalato un EP temporaneo disponibile in streaming per un solo mese: cinque canzoni, per un totale di 24 minuti di musica. Nell’ordine: “Sympathy for the devil“, “Wild horses“, “You got me rocking“, “Happy” e “Rough justice“, tratte da “A bigger bang: live on Copacabana beach“, l’album dal vivo che Mick Jagger e soci hanno ufficialmente (e stavolta interamente) pubblicato il 9 luglio 2021, contenente le registrazioni audio e video (remixate, rieditate e rimasterizzate) del concerto gratuito che tennero nel febbraio del 2006 sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro.
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I Rolling Stones non si fermano mai e per celebrare i 40 anni dalla pubblicazione dell’album “Tattoo You” rilasciato nell’agosto del 1981, hanno pubblicato alla fine del 2021 un box set speciale che continua la tradizione degli Stones di ristampare i loro album più classici con l’aggiunta di materiale inedito.
Un anno fa, il Sixty Tour ha fatto tappa a Milano al San Siro. Oggi 61 anni sono trascorsi dal primo live e niente è cambiato. Neil Young diceva “Rock’n’roll can never die”. Aveva ragione. E Jagger e compagni ne sono la prova vivente.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.